ELETTROTECNICA
Inviato: 12/07/2010, 8:59
Analizziamo insieme il significato dei termini che si incontrano quando si parla di circuiti elettrici :
I = corrente è un flusso di carica elettrica che attraversa un materiale; nel caso di conduttori metallici la corrente elettrica corrisponde al flusso di elettroni (particelle con carica negativa che costituiscono l'atomo)
La corrente può essere di tipo continuo (cioè la sua entità non varia nel tempo) oppure alternata (rappresentando su di un grafico intensità di corrente-tempo otteniamo la forma di una sinusoide
La unità di misura della corrente è l'ampere (elettrotecnica) oppure il mA (1/1000 Ampere) in elettronica; l'ampere ci dice quanta quantità di carica passa in un conduttore in una unità di tempo (1C/1s)
R = resistenza è la capacità intrinseca di un materiale di opporsi al passaggio di corrente cioè all'attraversamento del materiale stesso da parte della carica elettrica si misura in ohm
in base a tale capacità i materiali si possono distinguere in conduttori (es rame alluminio oro) buona capacità di conduzione gli isolanti (esceramica vetro silicone) cattiva capacità di conduzione elettrica semiconduttori sono materiali che hanno caratteristiche intermedie tra conduttori e isolanti e possono essere modificati in tale senso attraverso un procedimento tecnologico
V = tensione si misura in volt - dato un generatore di tipo elettrico (batteria - generatore) la tensione è la capacità di produrre una corrente quando andiamo a chiudere il circuito tra il polo positivo e quello negativo della batteria
La tensione può essere continua (cioè chiudendo il circuito ed osservando la corrente si misura una corrente continua) oppure alternata (cioè si osserva una corrente di forma d'onda sinusoidale)
definite queste 3 grandezze possiamo introdurre la 1 legge di ohm che è quella che le lega tra di loro :
la 1 legge di ohm dice I=V/R cioè la corrente è direttamente prop alla tensione e inversamente prop alla resistenza applicata
questo ci permette di introdurre anche il concetto di potenza di un circuito elettrico alimentato in corrente continua
data una resistenza di valore R alimentata da una tensione V si ricava la potenza P=R*I^2 ma poichè V=R*I P=V*I cioè il prodotto della intensità della corrente pre la tensione
altra formula derivata da quella della pot (sempre per sostituzione) è P=V^2/R
es auto lampada da 50w di potenza V^2/R=50 12^2/R=50 R=144*50=2.88 OHM la resistenza della lampada deve essere di 2.88 OHM
introdotta la 1 legge di ohm possiamo introdurre il
CORTO CIRCUITO : si verifica quando tra 2 punti di un circuito la resistenza è nulla o trascurabile quindi siccome V=R*I la tensione è prossima allo zero (es tocco un cavo a massa e il telaio dell'auto riscontro 0 come differenza di tensione)
CIRCUITO APERTO : si verifica quando tra 2 punti di un circuito la resistenza è elevatissima quindi non circola corrente e non vi è caduta di tensione; la tensione riscontrata è quella dell'alimentazione (es batteria scollegata)
I = corrente è un flusso di carica elettrica che attraversa un materiale; nel caso di conduttori metallici la corrente elettrica corrisponde al flusso di elettroni (particelle con carica negativa che costituiscono l'atomo)
La corrente può essere di tipo continuo (cioè la sua entità non varia nel tempo) oppure alternata (rappresentando su di un grafico intensità di corrente-tempo otteniamo la forma di una sinusoide
La unità di misura della corrente è l'ampere (elettrotecnica) oppure il mA (1/1000 Ampere) in elettronica; l'ampere ci dice quanta quantità di carica passa in un conduttore in una unità di tempo (1C/1s)
R = resistenza è la capacità intrinseca di un materiale di opporsi al passaggio di corrente cioè all'attraversamento del materiale stesso da parte della carica elettrica si misura in ohm
in base a tale capacità i materiali si possono distinguere in conduttori (es rame alluminio oro) buona capacità di conduzione gli isolanti (esceramica vetro silicone) cattiva capacità di conduzione elettrica semiconduttori sono materiali che hanno caratteristiche intermedie tra conduttori e isolanti e possono essere modificati in tale senso attraverso un procedimento tecnologico
V = tensione si misura in volt - dato un generatore di tipo elettrico (batteria - generatore) la tensione è la capacità di produrre una corrente quando andiamo a chiudere il circuito tra il polo positivo e quello negativo della batteria
La tensione può essere continua (cioè chiudendo il circuito ed osservando la corrente si misura una corrente continua) oppure alternata (cioè si osserva una corrente di forma d'onda sinusoidale)
definite queste 3 grandezze possiamo introdurre la 1 legge di ohm che è quella che le lega tra di loro :
la 1 legge di ohm dice I=V/R cioè la corrente è direttamente prop alla tensione e inversamente prop alla resistenza applicata
questo ci permette di introdurre anche il concetto di potenza di un circuito elettrico alimentato in corrente continua
data una resistenza di valore R alimentata da una tensione V si ricava la potenza P=R*I^2 ma poichè V=R*I P=V*I cioè il prodotto della intensità della corrente pre la tensione
altra formula derivata da quella della pot (sempre per sostituzione) è P=V^2/R
es auto lampada da 50w di potenza V^2/R=50 12^2/R=50 R=144*50=2.88 OHM la resistenza della lampada deve essere di 2.88 OHM
introdotta la 1 legge di ohm possiamo introdurre il
CORTO CIRCUITO : si verifica quando tra 2 punti di un circuito la resistenza è nulla o trascurabile quindi siccome V=R*I la tensione è prossima allo zero (es tocco un cavo a massa e il telaio dell'auto riscontro 0 come differenza di tensione)
CIRCUITO APERTO : si verifica quando tra 2 punti di un circuito la resistenza è elevatissima quindi non circola corrente e non vi è caduta di tensione; la tensione riscontrata è quella dell'alimentazione (es batteria scollegata)