Cari miei, io mi riferisco ai viaggi in Africa e in M. Or. E tengo presente costi e benefici di un frigo con quelle destinazioni.
Gegio m'intende:
Ho fatto tre Afriche senza frigorifero (in verità in Namibia ce l'avevamo ma ci tenevamo solo la frutta) e non l'ho mai ritenuto indispensabile: a mezzogiorno scatolette, alla sera un ristorantino per farsi due brochette lo si trovava (quasi) sempre.
[* Io, a mezzogiorno, appena vedo un capanno che fa la carne di montone alla brace, inchiodo. Il pomeriggio mangio frutta (fresca e secca) mentre guido. La sera mi fermo quando vedo luccicare le spade per il kebab]
Anche secondo me è più dissatante un thé caldo bollente di una bibita gelata ma alle volte non è poi così emplice ed immediato scaldare l'acqua
Giusto: scaldare l'acqua per il tè non è né semplice, né immediato come aprire il frigo e mettere mano a una bottiglia a volte troppo fredda per essere "attaccata" subito. Io la vedo così: a 50 gradi, l'acqua (purché sia) è essenziale per non disidradarsi; il tè è il miglior dissetante-corroborante possibile. Ma soprattutto, preparato, colato, servito, è il "gran sacerdote" dell'amicizia nascente, dell'accordo fatto, del buon viaggio e del buon ritorno.
Cappellone, camicia bianca, un kiletto di frutta secca nei pantaloni, borraccia piena di tè, una buona dose d'acqua all'ombra dello zainetto, pipa-snorkel nel taschino... il dromedario-gen passeggia sotto il sole...