E subito dopo considerare il fatto che un miliardo di cinesi comincia a comprare carne e ad usare l'auto.

era ora....non volete l'uguaglianza per tutti??

non credo sia un discorso di materie prime..
ci sono talmente tante altre fonti da cui estrarre energia..è che adesso è il turno di lucrare sul petrolio e allora si procede così..
la crisi energetica è un campanello fasullo di allarme per giustificare i prezzi e lucrare, guadagnare soldi e potere..
come detto in qualche post fa cambierà la materia prima ma l'equazione è semplice

una parte di schiavi che producono a basso costo ciò che l'altra parte del mondo devo consumare per far circolare l'economia..
non c'è altro sistema per intascarsi soldi..
cambierà la materia prima ma il discorso sarà lo stesso

Mah, sul lungo hai ragione afrika. Nell'immediato non vedo poi tante altre risorse spendibili.
Il passaggio ad una nuova forma di energia non sara' sicuramente indolore ed e' la prossima partita che si dovra' giocare.

era ora....non volete l'uguaglianza per tutti?? [/quote]

non e' questione di volere o non volere. Son fatti su cui noi abbiamo poco o nulla influenza.
Il dato di fatto e' che se un miliardo di cinesi va in auto e pretende di essere pagato 20 dollari l'ora (estremizzo), un miliardo di occidentali paghera' la vita 4 volte quel che paga ora e, per esempio, dimezzera' il suo parco macchine. (in realta' le proporzioni sono 1 a sei) cioe' devo ridurre di molto il mio tenore di vita per consentire un lieve aumento del tenore di vita orientale.


comunque detto per inciso.. e tornando all'argomento originale.
Viste come vanno le cose io non sono affatto sicuro del fatto che gheddafi stia perdendo posizioni. Mi sembra messo meglio di quel che si vuol far credere.

sabbia ha scritto:Mah, sul lungo hai ragione afrika. Nell'immediato non vedo poi tante altre risorse spendibili.
Il passaggio ad una nuova forma di energia non sara' sicuramente indolore ed e' la prossima partita che si dovra' giocare.

ci sono ci sono è che non conviene farle saltar fuori..

ad esempio la jatropha citata prima al posto del mais come carburate..e dagli scarti si recupera gas per i fornelli..e aiuta anche combattere la desertificazione..

è solo un piccolo esempio..e poi anche chissà quando si esaurirà tutto sto petrolio..le stime i dati..si falsificano in un secondo..

per la libia anch'io sono un pò preoccupata ultimamente per l'essere "mal messo" del colonnello..

beh direi che gli sviluppi della situazione libica fanno presagire per l'Italia la necessita'un razionamento del gasolio/benzina prima della fine dell'estate.
mentre ci sonop posto un link alla famosa foto della bimba che striscia verso il campo di soccorso distante circa un km e seguita da un avvoltoio desideroso di usarla come pasto.
Il fotografo, Kevin Carte con questa foto ha vinto il pulitzer nel 94. Ha raccontato di aver atteso circa 20 minuti prima di scattare in attesa che l'avvoltoio spiegasse le ali (per ottenere una foto piu drammatica).Poi ,deluso, ha infine scattato e se ne e' andato lasciando la piccola al suo destino. Ha poi dichiarato di non sapere che fine abbia fatto la bambina.
la foto e' qui:
http://www.clickblog.it/post/5315/lafri ... vin-carter

Giusto per dire quanto siamo sensibili a volte noi uomini.

Non conoscevo la storia del fotografo... allucinante !... almeno si è tolto dai cog....
La Libia stà per essere dimenticata, complici anche altri avvenimenti drammatici... il colonnello stà spazzando via la rivolta mentre il mondo non fà altro che disapprovare solamente, traccheggiando forse consapevolmente in modo da poter tornare finalmente a fare affari e baciare le mani !

Si lui si e' tolto dai coglioni, ma quelli che gli hanno dato il pulitzer sono ancora li tutti belli vivi.
Per il discorso gheddafy, beh se resta a cavallo non so se avra' ancora voglia di rispettare gli accordi ed i contratti con l'Italia.
E, se non lo fa, saran cazzi.

tutto ha un prezzo... e il fatto che nessuno l'abbia appoggiato lascia presagire che li rispetterà.. solo che la posta si alzerà.. altri soldi, altro baciamano..

beh c'e' anche da dire che il gruppo di fotografi del "bangbangclub" a cui apparteneva carter e che era specializzato in reportage in luoghi bollenti e' composto nel bene e soprattutto nel male da gente fuori dal comune.
Uno di loro, saltato su una mina e con le gambe a pezzi, mentre veniva soccorso e trasportato via ha chiesto ed usato la sua fotocamera per fotografare "dal di dentro" l'operazione di soccorso.
Forse da qualche parte trovo il link.

Beh il questione di prezzo e' appunto il problema. In questo momento scommetto ci saranno trattative frenetiche in corso.

La foto è davvero terribile, l'ho vista tempo fa e preferisco non rivederla, certo il comportamento del reporter fa orrore ma forse è proprio il suo distacco a far uscire fuori la drammaticità della situazione, in un certo senso fa parte del suo mestiere..
Quoto Gegio sulla pochezza di certi giornalisti che sono braccia rubate all'agricoltura coem d'altronde certi tg sono spazi rubati all'informazione..

zurg ha scritto:La foto è davvero terribile, l'ho vista tempo fa e preferisco non rivederla, certo il comportamento del reporter fa orrore ma forse è proprio il suo distacco a far uscire fuori la drammaticità della situazione, in un certo senso fa parte del suo mestiere..
Quoto Gegio sulla pochezza di certi giornalisti che sono braccia rubate all'agricoltura coem d'altronde certi tg sono spazi rubati all'informazione..

Fosse stata sua figlia avrei voluto vederlo stare li 20 minuti per fare la foto......il bastardo almeno dopo lo scatto poteva portarla fino ad un punto di soccorso, è giusto che sia morto.

è raccapricciante..
è vero che se nessuno fotografa, documenta, il mondo non sà..
ma andarsene dopo la foto..
credo non ci sia regola che possa dettare gli istinti umani..e personalmente non riesco a giustificare il non soccorrere una bambina in pericolo.
ancora più racapriccianti sono i commenti sotto fatti da una comoda poltrona..
"tanto la bambina sarebbe morta comunque".."c'era il rischio di malattie infettive".."tu daresti la tua vita per una persona che non conosci nemmeno"..

non ho parole..

tanto la bambina sarebbe morta comunque".."c'era il rischio di malattie infettive".."tu daresti la tua vita per una persona che non conosci nemmeno

facevano meglio a starsene zitti...

giba ha scritto:io non l'avrei fatta......tra l'altro....aspettando 20 minuti....cosa aspettava.......che gli saltasse addosso....per fare una foto più...... drammmatica....raccapricciante....vendibile....................................................................................

se volete ho un libro che si intitola" INFERNO" è pieno zeppo di queste "immagini" publico qualcosa?????

Lassa perde....

esatto Giba..
per le foto io me le risparmio volentieri..

In Benin 2 anni fa dovetti fotografare il reparto pediatrico di un ospedale..era necessario per documentare una raccolta fondi, un progetto non della maison, era un favore che ci ha chiesto il primario stesso dell'ospedale..
ho preteso che mi seguisse un'infermiera che ogni volta spiegava prima di scattare le foto il perchè..
nonostante fosse un ospedale, anche bello per essere in Africa, è stato terribile..
inquadravo in fretta e poi chiudevo gli occhi poco prima di scattare..ogni fotografia era una pugnalata..

chissà quanto sono durati 20 minuti di attesa..chissà quanto è durato sulla sua coscienza non sapre che fine avesse fatto lacbambina..

Secondo quanto dichiarato dal fotografo ha aspettato 20 minuti che il rapace aprisse le ali per fare una foto piu' d'effetto.
Bisogna anche notare che il campo di soccorso era a circa un km di distanza.

Io penso che, vista la carriera precedente del fotografo e la storia della sua vita, sia stato spinto dagli eventi a cui ha assitito in una regione dell'anima in cui non ti tocca piu' nulla.
In un mondo come quello delle rivolte Africane in cui e' tutto violentemente sopra le tue capacita' di osservazione e sopportazione,credo che considerasse il destino di quella bimba come non dipendente dalla sua capacita' di agire. Una sorta di fatalismo in cui vige il motto "ognun per se e si salvi chi puo'". Personalmente, in misura molto minore, in un occasione (comunque molto dura e al limite) sono arrivato a sfiorare un modo di pensare simile e mi immagino che, dopo anni passati a guardare davvero l'orrore e a documentarlo, si possa giungere a considerarsi come non facenti parte della scena. Sentirsi spettatori casuali e senza possibilita' di cambiare il corso delle cose. Diversamente il peso della coscienza sarebbe troppo greve, ed infatti si e' ucciso.

Sabbia è vero quel che dici..in parte..
non voglio giudicare il fotografo, non conosco la sua storia..
ma condivido che ci sono situazioni al limite in cui, purtroppo, non si può far nulla..questa non mi sembra una di quelle..
la freddezza di aspettare 20 minuti, il posto di soccorso ad i 1 km..
magari la bambina non ce l'avrebbe fatta comunque..ma cosa costava portarcela..
poi è anche vero che nei centri medici capita che non curino tutti perchè si trovano costretti a dover scegliere per mancanza di mezzi..
però prenderla in braccio e portarcela..

prenderla in braccio,sarebbe stato un gesto di compassione. Ma, a giudicare dai fatti, quel fotografo ,in quel momento, non era piu capace di provare compassione.