Che bello! Sono emozionata! Dietro ogni marmellata c'è tantissimo lavoro e voglia di racchiudere le stagioni "in vasetto". Mi ricordo da piccola quanto era bello mangiare la marmellata di fragole di mia mamma in pieno inverno e quanto era bello pensare al sole, il caldo e l'estate quando tutto era grigio e freddo. Ogni marmellata è stata una scoperta e l'obbiettivo di mantenere tutto il più semplice possibile senza ricorrere all'aiuto di sostanze oltre allo zucchero e succo di limone a volte ha reso la vita difficile con sorprese inattese ma ha sempre dato risultati unici e buonissimi. E poi mi fanno schifo le marmellate di adesso nei supermercati; io voglio mangiare frutta, non un frullato anonimo. E poi mi chiedo come ha fatto l'industria alimentare abituarci a mangiare frullati chimici spacciati per marmellata?
Il tutto è nato dalla marmellata di arance; vedevo gli alberi di arance selvatiche pieni di frutti che la gente lasciava cadere e marcire. Una delle marmellate più buone che faceva mia mamma era proprio quella di arance. A gennaio andava al mercato e comprava le arance amare di Siviglia e poi riempiva la casa con il loro profumo. Volevo semplicemente ritrovare quel gusto e forse è stato un modo per ritrovare un punto nel passato per proiettarmi nel futuro; una sicurezza in un momento di fragilità.
Non so dove ci porterà questa "impresa" ma mi piace e sono sicura che questa volta per me sarà un bel viaggio