silvio stringi il culo?

4 chiacchiere tra amici

Moderatore: Fondatori

Avatar utente
King
Messaggi: 6082
Iscritto il: 19/05/2010, 15:12
Località: Novara
Regione:
Piemonte
MessaggioInviato: 18/05/2011, 16:38
FIDIA ha scritto: e comunque se noi ITALIANI, non ci fossimo attaccati al treno dell'Euro....oggi saremo andati a fare in culo con la nostra Liretta!! :obscene-buttred:


credo che ciò sia terribilimente vero e innegabile.
"Chi vive sperando, muore cagando!" (Lorusso, isoletta dell'Egeo che non conta un cazzo, 1941)
Avatar utente
Escort
Messaggi: 2838
Iscritto il: 05/07/2010, 9:03
Località: dorgali
Regione:
sardegna
MessaggioInviato: 18/05/2011, 22:36
questo per esempio è un programma politico:
Tratto da Sardigna Natzione Indipendentzia:

''PRO UN’ISTADU SARDU INDIPENDENTE

PROGRAMMA ELETTORALE
SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA è l’organizzazione politica che riunisce tutti coloro che lottano democraticamente e pacificamente per la sovranità del Popolo Sardo sulla propria terra, per il suo diritto all’Indipendenza e alla presenza in Europa e nel Mondo con una propria soggettività statuale. Essa si propone ai Sardi con un progetto politico chiaro che contrasta nettamente con i programmi di umiliante subalternità riproposti ad essi dai due poli italianisti e unionisti di destra e di sinistra. Sardigna Natzione rifiuta inoltre sdegnosamente la sudditanza poiché umilia e impoverisce il Popolo Sardo, e lotta con decisione e fermezza per l’Indipendenza della Nazione Sarda in quanto non solo è un suo diritto-dovere, ma anche perché essa conviene ai Sardi, ed è inoltre un requisito necessario ed essenziale per contare di più in Europa e nel Mondo.

Il nostro progetto
Bisogna scardinare la blindatura dello stato italiano, esso non è il nostro stato è uno stato straniero che ci ha assoggettati e ci tiene prigionieri.

I patrioti sardi hanno il diritto ed il dovere di cercare alleati, sfruttare le contingenze favorevoli e usare qualsiasi mezzo per rompere le catene della detenzione. La nostra lotta non è secessione ma liberazione, il nostro popolo non fa parte della nazione italiana, non siamo ne migliori ne peggiori ma sicuramente diversi e dunque un’altra nazione, la nazione sarda. Rivendichiamo i nostri diritti nazionali e se per averli è necessario liquidare lo stato centralista noi indipendentisti siamo pronti a contribuire con quanto è nelle nostre possibilità.

Nel nostro progetto non è comunque l’isolamento l’obiettivo finale, noi non vogliamo un popolo sardo isolato e in regime di autarchia, vogliamo l’indipendenza per porre le basi di un federalismo basato sulla libera e paritaria adesione degli stati membri.

L’utopia può diventare realtà se si creano due condizioni fondamentali; il nostro popolo diventa sovrano sulla Sardegna indipendente e nessun altro stato avanza pretese di sovranità sul territorio sardo. Queste due condizioni si possono conseguire solo con la dissoluzione dell’attuale stato italiano, bisogna entrare all’interno delle contraddizioni che stanno portando il nord, suo punto forte, a diventare il suo punto debole, accentuarne lo scontro e portare il centralismo panitaliano all’autodistruzione.

Solo in questo modo si potranno liberare le potenzialità delle nazioni storiche e delle nazioni di volontà che oggi si sentono imprigionate all’interno dello stato centralista italiano. Saranno esse le protagoniste di un nuovo modo di aggregare i popoli e costituire stati federali amalgamati dal cemento del reciproco rispetto tra gli stati membri e non dalle armi degli eserciti e tantomeno dalla imposizione di false patrie e inesistenti nazioni.

E’ in questo contesto che Sardigna Natzione ha assunto la determinazione di dare più forza alla sua politica estera ed ha deciso di intrattenere rapporti con tutti i movimenti politici, interni o esterni allo stato italiano, che lottano per la propria indipendenza e/o riconoscono il diritto del popolo sardo autodeterminazione. Non potevamo dunque trascurare il fenomeno Lega e le sue intuizioni nazionaliste.

Per Sardigna Natzione la Lega Nord è un movimento indipendentista straniero che si fa interprete della volontà del proprio popolo di riconoscersi come nazione per cui le nostre relazioni con essa rientrano nella nostra politica internazionale con le nazioni senza stato. Ci teniamo comunque a chiarire, senza voler minimamente interferire sulla politica interna della nazione padana, che siamo fermamente contrari ad alcuni punti della politica sociale portata avanti dalla Lega in quanto lasciano trasparire, forse anche in maniera ingiustificata, atteggiamenti razzisti e antimeridionalisti che non possiamo condividere. Ciò non ci impedisce di capire che la Lega sta contribuendo a creare le condizioni storiche che possono determinare la concrettizzazione delle aspirazioni di indipendenza del nostro popolo. La nostra scelta, di dare più peso alle relazioni con l’estero e dunque anche con la Lega, intende conseguire due obbiettivi che riteniamo fondamentali;
* vogliamo cogliere l’occasione storica per contribuire ad indebolire lo stato centralista italiano e far capire che esiste un altro modo più democratico e moderno di concepire le aggregazioni tra popoli.
* vogliamo dimostrare che essere indipendentisti non significa volersi chiudere nel proprio isolamento ma al contrario significa volersi porre in relazione con gli altri popoli, da protagonisti e non da sottomessi.

Questa nostra scelta, è condivisa da tutta Sardigna Natzione, sarà nostro compito farla capire a tutti i sardi e non rovinerà certo i rapporti con i partiti italiani poiché al momento sono di totale contrapposizione in quanto per noi nazionalisti essi sono la longa manus e l’alter ego dello stato italiano in Sardegna.


Natzione e Cussentzia Natzionale de su populu sardu
Custu grustu de pessones chi cramamus Sardos istan in d'unu territoriu a banna , son divessos da ateros gruppos in sa linba , in sa curtura, in s'istoria, in su canpu sotziale e economicu, an sa cussentzia de aere un'dentitate divessa e particulare e an disitzu de si ordire a sa sola sos tretos culturales , sotziales e puliticos.

Custos caratiles aken de su populu sardu una natzione a su paris de totu sas ateras.

Su territoriu a banna sos sardos lu possedin e bi istan dae seculos e seculos, no est in cundierra kin nessune ca su territoriu est ocupatu solu dae sardos.


La Natzione Sarda
La caratteristica specifica della oppressione vissuta dal nostro popolo sta nella negazione della esistenza del diritto alla "diversità" che presuppone l'essere Sardi nello stato italiano. Sino a non molti anni fa’, coloro che si occupavano delle questioni legate alle etnie e nazioni, dovevano scontrarsi con enormi diffidenze, che derivavano da un rifiuto generalizzato ad ammettere che esistesse e che stesse crescendo la dimensione etnica nella società industriale avanzata.

Nello stato italiano tale diffidenza era più acuta che altrove perché' le "lenti" con le quali si tendeva ad analizzare tali questioni erano quelle della modernità e della modernizzazione. Così ad esempio la questione della "differenza" etnica e linguistica veniva vista come una dimensione residuale, da considerarsi come indicatrice di devianza, destinata ad essere superata nel corso del tempo. Vi era poi un motivo di natura empirica. Nel passato in Sardegna raramente la questione nazionale, intesa in termini scientifici, era patrimonio del vissuto degli intellettuali. Costoro erano più arretrati del nostro popolo che a partire dagli anni 80 in poi aveva prodotto una crescita delle forme della affermazione nazionale.

E' allora divenuto impossibile chiudere gli occhi di fronte a tale fenomeno ed è nata la necessità di rivederne le interpretazioni. Ma il processo di "revisione" non è avvenuto, come sarebbe stato logico attendersì, al di fuori delle preesistenti tradizioni teoriche, si è piuttosto cercato di mistificare il problema, di farlo rientrare nei solco del vecchio e fallimentare patrimonio ideologico autonomista che sostanzialmente negava la pur indiscutibile esistenza di una questione nazionale sarda e quindi il diritto all'autodeterminazione. Si cerca di ripetere con una forma nuova la pratica di quei quarantacinque anni di regime autonomistico che sono anni di manbassa sulle risorse e potenzialità della nostra isola.

Ma oggi matura la consapevolezza tra la nostra gente che l'attuale condizione di sottosviluppo e l'effetto di una politica portata avanti da una partitocrazia truffaldina e ladrona, che si è arricchita svolgendo un ruolo intermediario e favorendo i gruppi di potere d'oltremare gli interessi dei quali erano antagonisti con quelli dei Sardi.


Polo dei sardi liberi , per il coraggio dell’autogoverno
Il nazionalismo sardo è in fermento, si sta muovendo qualcosa di nuovo, Sardigna Natzione, Costituente Sardista e Movimentu Natzionalista Sardu hanno iniziato a confrontarsi in una serie di congressi itineranti il "Polo dei sardi Liberi" può diventare una realtà politica sardista seriamente alternativa ai due poli italianisti. Per un indipendentista tale prospettiva è la concretizzazione di una perenne utopia, i nazionalisti di oggi dimostrerebbero di essere stati più capaci dei nazionalisti di ieri, darebbero ai sardi uno strumento politico moderno, in grado di esprimere un reale autogoverno e restituire al popolo sardo la sovranità sulle proprie risorse e sul proprio territorio. Per uscire dalla sfera dell’utopia e costruire il concreto bisogna comunque fissare qualche pietra di fondazione. Il sardismo non è contenibile in un partito politico, non può essere imprigionato nella giaculatoria dei partiti dove è stato costretto a mettersi in fila assieme alla variegata gamma dei partiti italianisti. Il nazionalismo indipendentista non è contenibile in una ideologia politica da mettere in alternativa a comunismo, socialismo, socialdemocrazia o altre forme di organizzazione sociale che un popolo si può autonomamente dare.

Il nazionalismo non è un sottoinsieme ne della sinistra, ne del centro, ne della destra, non è neanche ad esse complementare è piuttosto il loro insieme universo e le contiene pienamente tutte.

Il nazionalismo indipendentista è il nuovo spettro che si aggira per l’Europa e per il Mondo è l’anelito di libertà dei popoli oppressi delle nazioni "proletarie" che non vogliono impinguare il capitale degli stati-nazione e vogliono avere con essi un rapporto paritario e di reciproca dipendenza.
''
Ogni mattina, un Gallo si alza e canta
Ogni mattina, un Merlo si alza e fischia
Ogni mattina un Canarino si alza e cinguetta
Non importa che uccello HAI,
l'importante è che si Alzi
Immagine
Avatar utente
Escort
Messaggi: 2838
Iscritto il: 05/07/2010, 9:03
Località: dorgali
Regione:
sardegna
MessaggioInviato: 18/05/2011, 22:40

Il nascente "Polo dei Sardi Liberi" e tantomeno una sua componente, non dovrà tendere a diventare il partito unico del sardismo ma piuttosto lo strumento politico della parte più consapevole e più resistente del popolo sardo atto a fungere da polo di attrazione anche per il sardismo non libero e attualmente imprigionato nelle gabbie dei partiti italianisti. Bisogna, coinvolgere tutto il sardismo diffuso, anche quello interno ai partiti italiani, aggregarlo su di un progetto di autogoverno, aiutarlo ad uscire dalle gabbie italianiste, porlo nelle condizioni di poter continuare ad essere di destra o di sinistra e far capire a tutti che l’essere sardisti non impedisce di professare fedi religiose e neanche politiche.

Il progetto di autogoverno non deve comunque porsi obbiettivi minimali, si può anche tendere verso il federalismo, meglio se europeo, ma la ricontratazione dei rapporti con lo stato italiano deve comunque passare per la totale indipendenza della nazione sarda.

Senza il requisito della indipendenza, qualunque ricontratazione con lo stato italiano si trasformerebbe in una semplice riverniciatura del rapporto di dipendenza.


Consapevolezza dell'identità
I sardi sono ormai consapevoli della necessità di affermare la propria identità e cultura. Risulta perciò evidente il bisogno di ricerca di una via di sviluppo delle proprie potenzialità, in concorso con l’intera comunità internazionale.

Nel nostro popolo emerge un forte bisogno di libertà.

L’affermazione della propria cultura e la consapevolezza che ogni paese può e deve governare l’economia, in forme adatte alla combinazione delle sue risorse ed alla preservazione della sua identità, in concorso con l’intera comunità internazionale , sono idee che divengono ormai patrimonio comune dei Sardi.

L’idea dei diritti di una nazione costituisce uno degli avanzamenti nella storia dell’umanità, ed é assolutamente irreversibile, perché, per la stessa natura umana, l’esistenza di comunità nazionali, culturali ed etniche quali entità politiche rappresenta un imprescindibile fattore di progresso del mondo intero.

Ma ai Sardi sono negati anche questi fondamentali diritti.
Ogni mattina, un Gallo si alza e canta
Ogni mattina, un Merlo si alza e fischia
Ogni mattina un Canarino si alza e cinguetta
Non importa che uccello HAI,
l'importante è che si Alzi
Immagine
Avatar utente
Guastatore
Messaggi: 2511
Iscritto il: 07/05/2010, 22:46
Località: Savona
Regione:
Liguria
MessaggioInviato: 19/05/2011, 8:12
Ha un suo fascino ma lo trovo anche un po' delirante (un po' tanto..)
I CIUCCIACALZINI DEVONO SCHIATTARE-LE ZOCCOLE FAN QUELLO CHE GLI PARE-I FONDATORI STANNO A VIGILARE- I GUASTATORI FAN TUTTO FUNZIONARE
DEADLANDERS...E ALLORA?
Avatar utente
Escort
Messaggi: 2838
Iscritto il: 05/07/2010, 9:03
Località: dorgali
Regione:
sardegna
MessaggioInviato: 19/05/2011, 8:20
delirante era il fatto che nella prima guerra mondiale, tanti giovani sardi sono morti combattendo nelle trincee contro gli austroungarici nel veneto, in trentino etc, perche il re d'itaGlia aveva promesso l'indipendenza dell'isola in caso di aiuto a liberare i territori del nord, i giovani sardi sono corsi in massa ad arruolarsi per aiutare l'italia in cambio della liberta della nostra terra, naturalmente ne sono morti tantissimi, ma il re si rimangio le parole, e di fatto non ha mantenuto le promesse, in seguito Emilio Lussu, eroe della 1 guerra, fondo il partito sardo d'azione, che aveva l'ideale dell'indipendenza, in seguito si formarono altre realta politiche come sardigna natzione e altri movimenti politici, che si pongono lo stesso obbiettivo.
Ultima modifica di antroy il 19/05/2011, 8:25, modificato 1 volta in totale.
Ogni mattina, un Gallo si alza e canta
Ogni mattina, un Merlo si alza e fischia
Ogni mattina un Canarino si alza e cinguetta
Non importa che uccello HAI,
l'importante è che si Alzi
Immagine
Avatar utente
Escort
Messaggi: 2838
Iscritto il: 05/07/2010, 9:03
Località: dorgali
Regione:
sardegna
MessaggioInviato: 19/05/2011, 8:23
Brugo ha scritto:Ha un suo fascino ma lo trovo anche un po' delirante (un po' tanto..)


comunque, è cosi delirante quest'idea che tante persone, provenienti da ogni parte del mondo e oramai stabilitisi qua nell'isola definitivamente, trovano che l'unica via sia l'indipendenza della sardegna, naturalmente c'è anche chi crede che berlusconi sia un benefattore, ma ognuno crede in cio che piu gli piace.
Ogni mattina, un Gallo si alza e canta
Ogni mattina, un Merlo si alza e fischia
Ogni mattina un Canarino si alza e cinguetta
Non importa che uccello HAI,
l'importante è che si Alzi
Immagine

DeadLander
Messaggi: 1781
Iscritto il: 13/07/2010, 13:05
MessaggioInviato: 19/05/2011, 8:28
amche il mio nonno si è preso una palottola sul fianco in trincea nel 15/18....ma pur essendo Lombardo non si è mai liberato dell'egemonia romana.... : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
La forza non sta nella difesa ma nell'attacco.
Avatar utente
Guastatore
Messaggi: 2511
Iscritto il: 07/05/2010, 22:46
Località: Savona
Regione:
Liguria
MessaggioInviato: 19/05/2011, 9:27
Io capisco ed apprezzo le intenzioni e le motivazioni,quel che mi lascia perplesso è sempre quel tono anacronistico da insurrezione contadina.
Ho parlato tanto con dei Corsi,militanti e non,independentisti e non,se li si ascolta senza preconcetti hanno tutti ragione.Infatti io non sono riuscito a farmi un'idea mia abbastanza chiara da poter dire quale sarebbe la soluzione migliore.
Credo che prima dei proclami popolari bisognerebbe proporre metodi,strategie e soluzioni.
Ad esempio: se la Sardegna domani avesse l'indipendenza e fosse riconosciuta come nazione a sè,le pensioni chi le pagherebbe ? Metterebbe su un esercito ? Una propria forza di polizia ? Il sistema fiscale come sarebbe ? E l'assistenza sanitaria ?
Credo che queste siano le domande che si fa la gente comune ed a queste dovrebbe esser data una risposta ancor prima di mettere in moto tutto il resto.
I CIUCCIACALZINI DEVONO SCHIATTARE-LE ZOCCOLE FAN QUELLO CHE GLI PARE-I FONDATORI STANNO A VIGILARE- I GUASTATORI FAN TUTTO FUNZIONARE
DEADLANDERS...E ALLORA?

DeadLander
Messaggi: 1781
Iscritto il: 13/07/2010, 13:05
MessaggioInviato: 19/05/2011, 9:29
Brugo ha scritto:Io capisco ed apprezzo le intenzioni e le motivazioni,quel che mi lascia perplesso è sempre quel tono anacronistico da insurrezione contadina.
Ho parlato tanto con dei Corsi,militanti e non,independentisti e non,se li si ascolta senza preconcetti hanno tutti ragione.Infatti io non sono riuscito a farmi un'idea mia abbastanza chiara da poter dire quale sarebbe la soluzione migliore.
Credo che prima dei proclami popolari bisognerebbe proporre metodi,strategie e soluzioni.
Ad esempio: se la Sardegna domani avesse l'indipendenza e fosse riconosciuta come nazione a sè,le pensioni chi le pagherebbe ? Metterebbe su un esercito ? Una propria forza di polizia ? Il sistema fiscale come sarebbe ? E l'assistenza sanitaria ?
Credo che queste siano le domande che si fa la gente comune ed a queste dovrebbe esser data una risposta ancor prima di mettere in moto tutto il resto.
Brugo...sei troppo avanti!
;) ;) ;) ;)
La forza non sta nella difesa ma nell'attacco.
Avatar utente
Ciucciaranelle al mentolo
Messaggi: 15013
Iscritto il: 08/05/2010, 11:28
Località: Cogliate
Regione:
Lombardia
MessaggioInviato: 19/05/2011, 12:45
Brugo ha scritto:Io capisco ed apprezzo le intenzioni e le motivazioni,quel che mi lascia perplesso è sempre quel tono anacronistico da insurrezione contadina.
Ho parlato tanto con dei Corsi,militanti e non,independentisti e non,se li si ascolta senza preconcetti hanno tutti ragione.Infatti io non sono riuscito a farmi un'idea mia abbastanza chiara da poter dire quale sarebbe la soluzione migliore.
Credo che prima dei proclami popolari bisognerebbe proporre metodi,strategie e soluzioni.
Ad esempio: se la Sardegna domani avesse l'indipendenza e fosse riconosciuta come nazione a sè,le pensioni chi le pagherebbe ? Metterebbe su un esercito ? Una propria forza di polizia ? Il sistema fiscale come sarebbe ? E l'assistenza sanitaria ?
Credo che queste siano le domande che si fa la gente comune ed a queste dovrebbe esser data una risposta ancor prima di mettere in moto tutto il resto.


Hai perfettamente ragione, il fatto è che le ideologie ed i grandi proclami (pur contenendo magari concetti validi) sono molto più attraenti dello studio dei problemi pratici. Motivo per cui le ideologie e le rivoluzioni implementate poi nella realtà falliscono miseramente.
Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
"Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive."
Avatar utente
Gran Cammelliere
Messaggi: 12557
Iscritto il: 10/05/2010, 14:10
Località: Bergamo, Planet Earth
MessaggioInviato: 19/05/2011, 12:47
tranne i deadlanders :obscene-drinkingcheers:
___surrealismo unica via___
"Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango... Ma quelli che non amano nè il cane, nè il fango... Quelli no... Non si possono lavare." Jacques Prevert
Avatar utente
Ciucciaranelle al mentolo
Messaggi: 15013
Iscritto il: 08/05/2010, 11:28
Località: Cogliate
Regione:
Lombardia
MessaggioInviato: 19/05/2011, 12:53
yeah ha scritto:tranne i deadlanders :obscene-drinkingcheers:


:obscene-drinkingcheers: questo è vero... Ma bisogna lavorare duro per tenerci attaccati alle nostre origini, perchè lo spettro della globalizzazione del forum e conseguente annacquamento dell'ideale è un rischio concreto. Minchia che frase.
Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
"Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive."
Avatar utente
Mastro Salamella
Messaggi: 14061
Iscritto il: 06/07/2010, 13:28
Località: Monza
MessaggioInviato: 19/05/2011, 12:54
Guybrush Treepwood ha scritto:
yeah ha scritto:tranne i deadlanders :obscene-drinkingcheers:


:obscene-drinkingcheers: questo è vero... Ma bisogna lavorare duro per tenerci attaccati alle nostre origini, perchè lo spettro della globalizzazione del forum e conseguente annacquamento dell'ideale è un rischio concreto. Minchia che frase.

ora che hai pensato ed espresso un concetto cosi difficile ti mertiti 2 settimane di riposo!!!
Una volta per vardà i ciap dovevi slargà i mutand, adess per vardà i mutand devi slargà i ciap...
Avatar utente
Ciucciaranelle al mentolo
Messaggi: 15013
Iscritto il: 08/05/2010, 11:28
Località: Cogliate
Regione:
Lombardia
MessaggioInviato: 19/05/2011, 12:55
Dani4x4 ha scritto:
Guybrush Treepwood ha scritto:
yeah ha scritto:tranne i deadlanders :obscene-drinkingcheers:


:obscene-drinkingcheers: questo è vero... Ma bisogna lavorare duro per tenerci attaccati alle nostre origini, perchè lo spettro della globalizzazione del forum e conseguente annacquamento dell'ideale è un rischio concreto. Minchia che frase.

ora che hai pensato ed espresso un concetto cosi difficile ti mertiti 2 settimane di riposo!!!


:lol: :lol: :lol: Faccio il permesso ed esco :lol:
Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
"Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive."
Avatar utente
Escort
Messaggi: 5887
Iscritto il: 10/05/2010, 11:03

Regione:
longobardia
MessaggioInviato: 19/05/2011, 12:56
Dani4x4 ha scritto:
Guybrush Treepwood ha scritto:
yeah ha scritto:tranne i deadlanders :obscene-drinkingcheers:


:obscene-drinkingcheers: questo è vero... Ma bisogna lavorare duro per tenerci attaccati alle nostre origini, perchè lo spettro della globalizzazione del forum e conseguente annacquamento dell'ideale è un rischio concreto. Minchia che frase.

ora che hai pensato ed espresso un concetto cosi difficile ti mertiti 2 settimane di riposo!!!


lo collochiamo in mobilità dandogli 3 mesi di buonauscita :obscene-buttred:
DA OLD SKOOL....
Avatar utente
Ciucciaranelle al mentolo
Messaggi: 15013
Iscritto il: 08/05/2010, 11:28
Località: Cogliate
Regione:
Lombardia
MessaggioInviato: 19/05/2011, 12:58
revenge ha scritto:
Dani4x4 ha scritto:
Guybrush Treepwood ha scritto:[
lo collochiamo in mobilità dandogli 3 mesi di buonauscita :obscene-buttred:


Te vai a controllare la pressione delle gomme della Ford che ti aspetta un viaggio difficile in Liguria! :teasing-tease: :obscene-birdiedoublered:
Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
"Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive."
Avatar utente
Mastro Salamella
Messaggi: 14061
Iscritto il: 06/07/2010, 13:28
Località: Monza
MessaggioInviato: 19/05/2011, 12:59
Guy preferisce la buona entrata.. :obscene-sexualdoggy:
Una volta per vardà i ciap dovevi slargà i mutand, adess per vardà i mutand devi slargà i ciap...
Avatar utente
Escort
Messaggi: 2838
Iscritto il: 05/07/2010, 9:03
Località: dorgali
Regione:
sardegna
MessaggioInviato: 19/05/2011, 14:24
Brugo ha scritto:Io capisco ed apprezzo le intenzioni e le motivazioni,quel che mi lascia perplesso è sempre quel tono anacronistico da insurrezione contadina.
Ho parlato tanto con dei Corsi,militanti e non,independentisti e non,se li si ascolta senza preconcetti hanno tutti ragione.Infatti io non sono riuscito a farmi un'idea mia abbastanza chiara da poter dire quale sarebbe la soluzione migliore.
Credo che prima dei proclami popolari bisognerebbe proporre metodi,strategie e soluzioni.
Ad esempio: se la Sardegna domani avesse l'indipendenza e fosse riconosciuta come nazione a sè,le pensioni chi le pagherebbe ? Metterebbe su un esercito ? Una propria forza di polizia ? Il sistema fiscale come sarebbe ? E l'assistenza sanitaria ?
Credo che queste siano le domande che si fa la gente comune ed a queste dovrebbe esser data una risposta ancor prima di mettere in moto tutto il resto.


tutte le strutture realizzate in sardegna secondo te come sono state pagate? con i soldi dei sardi o sono piovute dal cielo? chi ha detto che c'è bisogno di un esercito? i contributi fino ad ora pagati a chi vanno a bossi o ai sardi? la valutazione di un giusto ed equo tributo poi fara guadagnare molto piu che lo stillicidio attuale, ci sono inoltre numerosi debiti che lo stato italiano deve risarcire alla sardegna, primo fra tutti lo sfruttamento del territorio con le basi militari, i danni ambientali poi chi li paga? le varie raffinerie, che sporcano e inquinano a chi pagheranno i danni? avendo la diretta gestione potremo trarre maggiori vantaggi con minore spese. comunque chi è interessato alla questione puo aproffondire l'argomento , io non ne capisco un cavolo di economia, pero ci sono persone preparate e competenti che hanno i progetti eventuali.
Ogni mattina, un Gallo si alza e canta
Ogni mattina, un Merlo si alza e fischia
Ogni mattina un Canarino si alza e cinguetta
Non importa che uccello HAI,
l'importante è che si Alzi
Immagine
Avatar utente
King
Messaggi: 6082
Iscritto il: 19/05/2010, 15:12
Località: Novara
Regione:
Piemonte
MessaggioInviato: 19/05/2011, 14:34
ho visto proprio ieri sera su Rai 5, uno speciale sulla Sardegna: tra le altre cose parlavano in maniera abbastanza approfondita del poligono di Perdas de Fogu... mamma mia!! da far accapponare la pelle! e quel che è peggio che tutto il parlarne, che ultimamente se ne fa (giustamente del resto) sta facendo scappare i turisti... oltre al danno la beffa!
"Chi vive sperando, muore cagando!" (Lorusso, isoletta dell'Egeo che non conta un cazzo, 1941)

DeadLander
Messaggi: 1781
Iscritto il: 13/07/2010, 13:05
MessaggioInviato: 19/05/2011, 15:12
Antonello, tutti bei propositi, ma ti assicuro che sono chimere....
creare economia in <sardegna di questi tempi facendo lavorare il settore chimico o petrolifreo senza vedere le enormi possibilità che ha portato benessere e può ancora portarne il turismo è da pazzi!
io lavoro nel settore immobiliare e turistico in Gallura da ormai 16 anni e ti assicuro che QUI senza il turismo siamo MORTI!!! per render l'idea ti dico solo di leggere le pagine della NUOVA SARDEGNA, di oggi in particolare e vedrai che la situazione è drammatrica e non potrai certo dirmi che se fosse la SARDEGNA indipendente i problemi non ci sarebbero.....
Ad Arzachena la zona PIP artigianale è un fallimento, i terreni dati a condizoni particolari agli artigiani per poter costruire i loro capannoni sono ancora là inedificati, la penuria di lavoro per i ricchi clienti della Costa Smeralda ha toccato anche loro, niote aziende nel settore della Nautica sono fallite o in grave difficoltà, imprese edili e hotel sono alla fame.
La forza non sta nella difesa ma nell'attacco.
PrecedenteProssimo

Torna a Davanti a un buon bicchiere.....

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 20 ospiti

cron