In questa notte insonne e piena di pensieri ( domani mi operano la Gilda) ispirato da alcune foto messe da Giba , dove si vede Ciriani che con naturale semplicità si prepara il pranzo in chissà quale parte del deserto ( dove per deserto si intende deserto !!! dove in allora probabilmente l'ultimo uomo bianco che era passato era Scipione l'africano )

Mi chiedo : “ noi ( in senso generico ) che diciamo di fare fuoristrada , noi che spendiamo cifre assurde in assetti , gomme sempre più performanti , blocchi , semiassi.... ora ci sono i cerchi in carbonio anti proiettile … utilissimi in caso Brega sparasse cazzate durante un'uscita …. ”

Tutto per migliorare i nostri land xchè così siamo tranquilli … tranquilli si... ma di mantenere le famiglie dei vari preparatori e rivenditori … ( che non me ne vogliano )

Noi che leggiamo riviste dove tentano di farci credere che se non abbiamo scarponcini, pantaloni e giubbotti in tessuto spaziale dell'ultimo tipo non riusciremmo ad essere tranquilli neanche quando andiamo a fare la spesa sotto casa …

E lui - Ciriani - è li nel deserto , dopo aver magari percorso a fatica 30 km nell'ultima settimana , con i suoi pantaloni in cotone bianco la maglietta tipo prendi 10 e paghi 3 della Lidl e le babbucce che con naturalezza si prepara il pranzo...

Quanti altri esempi mi vengono in mente …. i partecipanti al Camel che senza tante musse e preparazioni (staccaruota ,puntoni con piegatura di X gradi per guadagnare X mm di escursione) si buttavano in posti assurdi … gli autisti di Overland – prime edizioni - che guidavano nel deserto della mongolia gli iveco con i mocassini ….

Senza andare troppo lontano … Giba quando lo senti raccontare e vedi le Sue foto rimani a bocca aperta …. con il suo 110 e le 7.50 percorre km e km attraversando posti assurdi degni di pubblicazione …. semplicemente …. attrezzato di solo entusiasmo e passione ….

Come dicevo prima , mi chiedo non stiamo esagerando ? Non dovremmo fermarci un attimo e pensare di fare fuoristrada e basta ?

Ora non dico che dovremmo tutti fare un escursione in Malesia con land di serie per sentirci veri fuoristradisti … però....

E' ovvio che ognuno è libero di intendere il fare fuoristrada come meglio crede … già per me non è interessante stare tutto il giorno dentro una buca e darci tanto fino a quando riesco ad uscire …. io vado se nel mio percorso incontro una buca … se riesco passo … se non riesco cerco di aggirarla ….e se non posso evitarla ….. al momento decido ….

In effetti quanti e quali accessori di quelli che abbiamo noi sono veramente utili ed indispensabili ?

ecco ora mi sono sfogato e potete mandarmi a fare in culo ....

che dire, tutto e´necessario, nulla e´indispensabile. Probabilmente gran parte du quello che facciamo sulle nostre land e´"superfluo", ma credo che spesso e volentieri intervenga anche un certo senso di "appagamento" e soddisfazione personale, anche se al massimo si va a fare la spesa all´ipermercato. In ogni caso, anche il buon Cirani non mi pare che lasciasse nulla al caso

doghy ha scritto:che dire, tutto e´necessario, nulla e´indispensabile. ...................
.................. In ogni caso, anche il buon Cirani non mi pare che lasciasse nulla al caso

Beh, direi tutto è utile (forse), nulla è indispensabile (tanto c'è sempre qualcos'altro che manca).........

Cirani giustamente partiva per le sue esplorazioni, misioni con un mezzo preparato con grande meticolosità. Non si può dire che avese il mezzo perfett oma certo aveva un mezzo che conosceva vite per vite con le modifiche che l'esperienza di volta in volta gli aveva insegnato. Non si può certo definire l'Aziza un mezzo di serie.
Luca, ce lo siamo detto migliaia di volte. Le nostre Land sono i nostri giocatoli, altrimenti non si spiegherebbe la Fiasco-mobile. Molte modifiche sono fine a se stesse. Tante sono frutto dell'esperienza ( 'sto pezzo si è rotto lo metto più grosso). Ma noi dobbiamo sempre dare una giustificazione a noi stessi e a chi ci osserva perplesso o incuriosito armeggiare con gli attezzi (ed il portafogli) che motivi l'indispensabilità della modifica.

Sempre viaggiato in moto percio ci si portava via solo lo stretto necessario (indistintamente se la meta era Tamarrasset o la riviera Romagnola). La cartina geografica era rigorosamente cartacea (presi da Stanford's a Londra perché introvabili qui). Abitudini che ti rimangono a vita.

Se parliamo di viaggi secondo me l'essenzialità è vincente.Se parliamo invece di trial,beh,il discorso cambia ed è giusto dare sfogo alla propria libidine con assetti mostruosi.Neanche a me garba ficcarmi in una buca se posso aggirarla,ma ogniuno si diverte a modo suo.

A proposito di viaggi coi controcazzi:
Il buon Diego Assandri è ripartito con il suo compare Luca Oddera,fanno questo giretto qui:

http://www.diegoassandri.net/www.diegoa ... jects.html

...

Avete ragione tutti, ma se non riusciamo neanche a trovarci per un w.e. come potete pensare a grandi viaggi e raid? altro che Africa o chissa dove..io mi accontento di fare un giro per le montagne o i boschi qui intorno....( ho scritto accontento, non che sono contento)

Luca: tanti auguri x Gilda. Fammi sapere come va

giba, la preparazione di un mezzo non è solo l'installazione di modifiche più o meno appariscenti. Cirani partiva per i suoi viaggi prima di tutto con una macchina nuova e poi meticolosamente controllata e collaudata in uscite di test locali. Questa per me è preparazione. All'epoca una air camping era una preparazione spinta. Già due fari aggiuntivi erano da fuoriserie.
Certo che la tua macchina è più preparata di quella di Cirani. I tempi cambiano, le esigenze pure , ma soprattutto le esperienze insegnano e son passati tanti anni da quei periodi pionieristici. Eppure viene portata ad esempio di cosa si può fare con una macchina di serie.......

luca 300 ha scritto:In questa notte insonne e piena di pensieri ( domani mi operano la Gilda) ispirato da alcune foto messe da Giba , dove si vede Ciriani che con naturale semplicità si prepara il pranzo in chissà quale parte del deserto ( dove per deserto si intende deserto !!! dove in allora probabilmente l'ultimo uomo bianco che era passato era Scipione l'africano )

Mi chiedo : “ noi ( in senso generico ) che diciamo di fare fuoristrada , noi che spendiamo cifre assurde in assetti , gomme sempre più performanti , blocchi , semiassi.... ora ci sono i cerchi in carbonio anti proiettile … utilissimi in caso Brega sparasse cazzate durante un'uscita …. ”

Tutto per migliorare i nostri land xchè così siamo tranquilli … tranquilli si... ma di mantenere le famiglie dei vari preparatori e rivenditori … ( che non me ne vogliano )

Noi che leggiamo riviste dove tentano di farci credere che se non abbiamo scarponcini, pantaloni e giubbotti in tessuto spaziale dell'ultimo tipo non riusciremmo ad essere tranquilli neanche quando andiamo a fare la spesa sotto casa …

E lui - Ciriani - è li nel deserto , dopo aver magari percorso a fatica 30 km nell'ultima settimana , con i suoi pantaloni in cotone bianco la maglietta tipo prendi 10 e paghi 3 della Lidl e le babbucce che con naturalezza si prepara il pranzo...

Quanti altri esempi mi vengono in mente …. i partecipanti al Camel che senza tante musse e preparazioni (staccaruota ,puntoni con piegatura di X gradi per guadagnare X mm di escursione) si buttavano in posti assurdi … gli autisti di Overland – prime edizioni - che guidavano nel deserto della mongolia gli iveco con i mocassini ….

Senza andare troppo lontano … Giba quando lo senti raccontare e vedi le Sue foto rimani a bocca aperta …. con il suo 110 e le 7.50 percorre km e km attraversando posti assurdi degni di pubblicazione …. semplicemente …. attrezzato di solo entusiasmo e passione ….

Come dicevo prima , mi chiedo non stiamo esagerando ? Non dovremmo fermarci un attimo e pensare di fare fuoristrada e basta ?

Ora non dico che dovremmo tutti fare un escursione in Malesia con land di serie per sentirci veri fuoristradisti … però....

E' ovvio che ognuno è libero di intendere il fare fuoristrada come meglio crede … già per me non è interessante stare tutto il giorno dentro una buca e darci tanto fino a quando riesco ad uscire …. io vado se nel mio percorso incontro una buca … se riesco passo … se non riesco cerco di aggirarla ….e se non posso evitarla ….. al momento decido ….

In effetti quanti e quali accessori di quelli che abbiamo noi sono veramente utili ed indispensabili ?

ecco ora mi sono sfogato e potete mandarmi a fare in culo ....

mi hai tolto le parole di bocca...........

mi hai tolto le parole di bocca...........

SPERIAMO che in bocca non ti metta qualcos'altro

alla base di tutto il discorso credo ci sia la sostanziale distinzione dei fuoristradisti in 2 categorie:
rumatori e viaggiatori.
Chi ama dedicarsi al trial è logico che cercherà di affinare la preparazione del proprio mezzo aggiungendo profressivamente (o in una botta sola...) tutti gli ammennicoli del caso: assetto, blocchi, verro...
Chi ama viaggiare non ha poi così bisogno di tanta preprazione del mezzo dal punto di vista meccanico: il suo allestimento sarà rivolto ad attrezzature specifiche e a oggetti per la camperizzazione.
Io, e parlo per quei pochissimi viaggi che ho fatto, ho sempre amato arrangiarmi, riducedno al minimo la preparazione del mezzo: addirittura son sempre andato via (parlo dei viaggi in Nord Africa, non delle gite domenicali o delle vacanze al mare...) con le 205 (una sola volta con le 7.50), non ho mai avuto delle piastre da sabbia, verro, blocchi, snorkel, gomme particolari (sempre avuto wrangler AT o Michelin XPC)... quello che conta credo sia usare la testa e non andare a ficcarsi in situazioni più grandi di sè... Certo in caso di emergenza io forse sarei rimasto là, mentre qualcuno con il mezzo equipaggiato come si deve, sarebbe tornato indietro sulle sue ruote... ma chi può dirlo???

E poi c'è una terza categoria di fuoristradisti: FIASCO!!!!

Brugo ha scritto:Se parliamo di viaggi secondo me l'essenzialità è vincente.Se parliamo invece di trial,beh,il discorso cambia ed è giusto dare sfogo alla propria libidine con assetti mostruosi.Neanche a me garba ficcarmi in una buca se posso aggirarla,ma ogniuno si diverte a modo suo.

A proposito di viaggi coi controcazzi:
Il buon Diego Assandri è ripartito con il suo compare Luca Oddera,fanno questo giretto qui:

http://www.diegoassandri.net/www.diegoa ... jects.html

...

.....che bello!!

Scusa Brugo, non avevo letto il tuo post... direi che siamo d'accordo...

Quota anche Gegio: la base di partenza è già al top level, parlando di Defender... ogni aggiunta è, per l'appunto, un di più, a volte indipensabile per le esigenze specifiche (ma non esiste una regola generale), a volte utile solo all'autocompiacimento del proprietario... e anche questo fa parte, perchè no?, delle soddisfazioni della vita.

@giba: certo che si può viaggiare anche con la macchina di serie, ma se Nino dopo due spedizioni importanti ha deciso di preparare la sua auto definitiva come l'aziza 3 (che nel suo libro descrive da pag 112 a pag 121 e non sono solo protezioni) significa che, come si è già detto, tutto è utile ma nulla indispensabile.

Bisogna tenere conto di una terza categoria di appassionati: quelli che usano la macchina tanto per fare trial quanto per viaggiare. Io sono uno che crede fermamente nel fatto che bisogna apportare al veicolo solo e soltanto le modifiche veramente indispensabili, pertanto ho messo mano alla mia macchina solo quando mi sono reso conto sul campo che senza la modifica rischiavo un danno serio, o quando ho capito che con quella modifica avrei guadagnato parecchio nella qualità del viaggio. A me la macchina serve tutti i giorni come trasporto, mi serve per le faccende "agricole", mi serve per divertirmi ai raduni e mi serve per viaggiare.
Faccio l'esempio del mandorlato sui parafanghi: per molti è un vezzo, ma per chi carica il tetto dell'auto o ha la tenda è una necessità. Un altro esempio sono le protezioni sottoporta: fino a quando usavo la macchina solo per viaggiare, non ne ho mai avuto bisogno. Poi ho fatto un pò di trial, e ho disfato i sottoporta originali, e quindi ho dovuto mettercele per evitare danni. Ho cambiato tipo di ammortizzatori solo dopo aver constatato che quelli originali su piste dure vanno bene per mezz'ora, poi si scaldano e non lavorano più. Già che dovevo cambiarli, ci ho messo qualcosa di più adatto. I blocchi li ho messi quando mi sono reso conto che mi permettevano di fare trial stressando molto meno la meccanica, e così via.

cirani ha preparato con il max dei tempi..ora un viaggio degno della sua avventura sasrebbe arrivare sul himalaia..coi mezzi e progresso..

c'è solo 1 cosa indispensabile : l'Afica......

giba ha scritto:All'ora Andrea secondo tè,i tecnici della Land,mandan fuori macchine che dopo mezzora di sterrato,viaggiano con ammortizzatori che non lavorano più???questa è una domanda da profano,poi mi dici quali sono le migliorie della qualità nel viaggio che potrei avere se cambio "qualcosa"di strettamente necessario??

Gli ammortizzatori di serie sono fatti per impiego generico, ossia devono essere adatti più o meno per tutti gli impieghi tipici e più o meno tutte le condizioni di carico del veicolo. Questo significa che se fossero tarati per grandi carichi con lunghe ore di terreni sconnessi, sarebbero troppo rigidi sulle normali strade o con veicolo scarico. Viceversa, se fossero pensati solo per il confort su strada non sarebbero più adatti a veicolo carico ecc.. In pratica sono un compromesso, e oltretutto devono costare poco. L'impiego a macchina piuttosto carica su piste dure è comunque un impiego estremo, che porta l'olio a scaldare parecchio, fa schiuma e smette di lavorare come dovrebbe. Questa è la semplice spiegazione, supportata da decine di esperienze simili, di gente con molta più esperienza della mia. Anche a me è successo. Al contrario di altri però ho trovato che le molle originali fossero invece sufficentemente rigide anche per quell'impiego. La modifica che ha cambiato la qualità del viaggio è proprio questa, gli ammortizzatori. Credici o no, adesso la macchina è migliorata moltissimo sotto tutti gli aspetti della guida e nel suo comportamento, è molto più sicura e stabile. Considera che non ho fatto un intervento "preventivo", ma li ho sostituiti quando era ora di farlo, e ho optato per qualcosa di meglio degli originali. Se ne avrai voglia ti farò provare la macchina, così mi dirai se ne valeva la pena.

giba ha scritto:All'ora cosa mi consigli di fare,ormai la mia ha percorso 200milakm,ho ancora gli originali,in garage poi ne ho diversi,recuperati da Scabini alla Equipe,che sono nuovi,butto tutto e cambio? così pure le molle,ne ò diverse copie nuovissime. Io però non ho mai avuto esigenze di cambiare,non corro,gli ostacoli se possibile li evito,asfalto e sterrati,non ho mai avuti problemi di nessun genere,come credo di aver già detto,sono di "bocca buona"(non fate commenti erotici). ciao

Fossi in te li sostituirei, visto che hanno 200 mila km!!! Se non vuoi provare ammortizzatori non originali, monta gli originali nuovi che hai in garage che sicuramente sarà un passo avanti... Le molle quando invecchiano si snervano, quindi fossi in te le cambierei, vedrai che ne giova tutto l'assieme. Se hai bisogno d'aiuto fammi sapere che una mano te la do volentieri

Confermo!!! ho sostuito molle e ammortizzatori a 240.000 km.
Gli ammo erano competamente andati, le molle forse avrebbero retto ancora. Ho montato il kit heavy duty della Britpart.
devo dire che la macchina è completamente cambiata: da una gondola son passato ad un motoscafo da corsa...
Anche (e soprattutto) in fuoristrada la differenza è notevole!

Consiglio di farlo: il kit l'ho pagato sui 200 euri... non sarà il massimo della qualità, ma per adesso (circa 6.000 km fatti) mi trovo veramente bene.
Se non vuoi irrigidire troppo non mettere le heavy duty, noterai comunque un cambiamento dalla notte al giorno...

il fatto, è che guidandola tutti i giorni e sempre quella, non ti accorgi che non hai più nulla del reparto sospensioni e adatti la guida giorno per giorno alla macchina......Giba prova un 110 con ammortizzatori nuovi e poi mi dici....oppure fai la prova dell'alce con la tua, ma fallo in un prato però