giba ha scritto:mi intrometto quì.Non trovo le prime discussioni di questa tragedia,ora alla luce dei fatti di questi ultimissimi giorni,pensate ancora che sia la rivolta del pane????? Orlando mi senti ciao

Cosa intendi?

mi associo..giba spiega meglio..mercì!!

La penso anch'io come Gegio..
o forse lo spero fortissimamente..non trovo giusto attribuire questa forza all'islam..è una rivolta di massa.

Fa impressione la gente che rimane in strada nonostante dal cielo piovano bombe,
il bicchiere é colmo, straborda la forza della disperazione

senza i mossad non si muove nulla..

sabbia ha scritto:Brega, scusa, perche dici che per Israele e' l'ora X?.

perche o cè un controllo in tutto..o a sto giro sono la preda sacrificale..io penso che tutto sia ampiamente sotto controllo..e spinto da nuove caste capitalistiche..

sono anche io dell'idea che sotto non ci sia solo una rivolta del pane.
O meglio, tramite i nuovi strumenti finanziari hanno alzato artificialmente il prezzo delle materie prime fino al punto da togliere il pane in quella zona.
Mi sembra tutto troppo ben organizzato. In fin dei conti il primo vantaggio che la finanza potrebbe avere e' il blocco finanziario dei paesi coinvolti.
In secondo luogo , il controllo del transito su suez (dove passa molto del petrolio e buona parte delle navi portacontainer cinesi).
Terzo punto controllo dell'area e mantenimento del dollaro come moneta di riferimento. Quarto impedire il collegamento russia/europa/nordafrica che era in via di formazione. Quinto colpire Germania e francia direttamente e indirettamente attraverso al crollo del sistema bancario Italiano. Sesto mettere in difficolta' l'Arabia Saudita. Su Israele ho qualche perplessita' , non inquadro bene quali possano essere i vantaggi, gli svantaggi mi sembrano piuttosto evidenti. Probabilmente mi manca qualche tassello per valutare correttamente.

Il vero problema potrebbe essere la Cina che con incremento del 10% annuo sta surclassando tutti come consumi, in pratica significa che entro cinque anni raddoppiera' il suo consumo. Ora in una situazione in cui il pianeta non riesce a estrarre abbastanza petrolio/gas una crescita simile puo significare soltanto un crollo dei consumi americano ed europeo. Indi penso che gli americani stiano facendo carte false per spingere euro e cina indietro.

la cina..sarà e è l incubo peggiore..un mostro..con il peggio del capitalismo..e il peggio del comunismo..la macchina perfetta...

Afrika ha scritto:!...

l'unico lato economico a cui mi vien da pensare sono le famiglie che hanno investito quei quattro soldi risparmiati da una vita in azioni che adesso valgon meno di zero..
...

Io ho degli amici che hanno dovuto lasciare tutto quello che avevano in Libia e che sono stati costretti a rientrare come profughi in Italia dopo il passaggio al potere del colonnello, ovviamente senza nessun risarcimento e/o rimborso.

ci risiamo....

TRIPOLI/NAZIONI UNITE (Reuters) - Le Nazioni Unite hanno autorizzato un'azione militare contro il leader libico Muammar Gheddafi alcune ore dopo che quest'ultimo aveva minacciato di procedere senza pietà nei confronti della roccaforte ribelle di Bengasi, e l'Italia si è detta pronta a mettere a disposizione le proprie basi.

"Verremo. Casa per casa, stanza per stanza", ha detto Gheddafi ieri in un discorso alla radio rivolto alla città di Bengasi, nell'est del Paese.

La tv Al Jazeera ha mostrato migliaia di persone che ascoltavano il discorso nella piazza centrale di Bengasi e poi l'esplodere dei festeggiamenti dopo la notizia del voto dell'Onu. Ci sono stati anche fuochi d'artificio e sono risuonati colpi d'arma da fuoco.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, riunito in seduta d'emergenza, ha approvato una risoluzione che prevede la creazione di una no-fly zone per fermare le truppe governative, ora a 100 chilometri da Bengasi, e che autorizza "tutte le misure necessarie" per proteggere i civili dalle forze di Gheddafi.

Ma resta poco tempo alla città che è stata il cuore della rivolta contro il raìs.

Fonti diplomatiche francesi dicono che un'azione militare potrebbe arrivare nel giro di poche ore e potrebbe coinvolgere Francia, Gran Bretagna e forse Stati Uniti, oltre ad almeno uno Stato arabo. Ma una fonte militare statunitense dice che nell'immediato non è attesa alcuna azione militare.

L'Italia è pronta a mettere a disposizione le proprie basi militari, ha detto a Reuters una fonte governativa. La base aerea di Sigonella in Sicilia, che fornisce supporto logistico alla Sesta Flotta degli Stati Uniti, tra quelle Nato, è una delle più vicine alla Libia.

"E' uno sviluppo positivo", ha detto la fonte alcuni minuti dopo l'approvazione della risoluzione a favore della no-fly zone.

Alla domanda se l'Italia abbia deciso di mettere a disposizione le proprie basi, la fonte ha risposto: "Sì, abbiamo detto che siamo pronti a farlo".

-- Sul sito http://www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su http://www.twitter.com/reuters_italia

giba ha scritto:mi intrometto quì.Non trovo le prime discussioni di questa tragedia,ora alla luce dei fatti di questi ultimissimi giorni,pensate ancora che sia la rivolta del pane????? Orlando mi senti ciao

Scusa Giba, leggo solo oggi.........Certo che ne sono convinto, forse tu riesci a credere anche solo ad una parola di Gheddafi? Questo signore è un dittatore e stà difendendo con tutte le sue forze i suoi territori e pur di non mollare è disposto ad annientare il suo avversario, cosa che peraltro ha sempre fatto senza farsi tanti scrupoli con i metodi che più riteneva adatti.
Giba, lascia perdere l'Islam. Lungi da me difendere certe aberrazioni estremistiche ma veramente non si è sentito un solo slogan che faccia pensare ad una matrice religiosa della rivolta. In tutto il nord africa, non solo in Libia.

Vorrei aggiungere che anche se non mi è per nulla chiaro il quadro attuale ho la sensazione che la situazione sia molto tesa anche in Marocco e la protesta sociale ha già fatto mobilitare tutte le forze di polizia e costretto il re ad interventi pubblici dal chiaro intento cerchiobottista.