il deadmulino

Eccomi qua a darvi news.
Purtroppo il deadmulino dovrà aspettare ancora un po’ a vedere la luce e vi spiego perché.
Proprio mentre a Carrara si raccoglievano i fondi in Benin hanno ricominciato le piogge, cosa anomala, in quanto dovrebbe stagione secca.
La terra, già stracolma di umidità dalla stagione delle piogge appena terminata (agosto/settembre) non è stata più in grado di assorbire nulla e si è verificata la catastrofe (vedete il link)
http://it.peacereporter.net/articolo/24 ... +alluvioni
Justine, la responsabile della maison, è rientrata da qualche giorno da Afaranga, (vicino a Djougou se cercate sulle cartine) il villaggio dove verrà costruito il mulino, dove ha parlato con il capo villaggio il quale le ha detto che probabilmente non riusciranno ad iniziare i lavori prima della stagione delle piogge (fine aprile) in quanto stanno ancora ultimando la costruzione di alcune case distrutte dalle alluvioni.
Con l’inizio della stagione delle piogge i lavori si bloccano per diversi motivi:
- i mattoni nei villaggi vengono prodotti uno ad uno con degli stampi manuali e vengono fatti essiccare al sole, se piove non è possibile.
- la strada è percorribile solo dai migliori Land Rover (per dirla in termini nostri) perché si allaga spesso e i mezzi locali non possono garantire i rifornimenti del materiale che man mano è necessario alla costruzione (i computi metrici estimativi in Africa non sono ancora arrivati, comprano poco alla volta per non avere residuo di materiale, esattamente come fanno per gli alimenti, anche un solo sacco di cemento che avanza è un grave spreco)
- è il periodo in cui si lavorano i campi per cui la gente è già bella carica di lavoro durante le ore di luce.
Considerando tutti questi fattori Justine ed il capo villaggio si sono così accordati: per la fine di aprile costruiranno, insieme alle ultime case, anche lo stabile che conterrà il mulino e ad Ottobre si costruirà il mulino vero e proprio.
(La costruzione dello stabile è autofinanziata dal villaggio grazie agli introiti prodotti dal primo mulino, costruito un anno fa, per macinare il miglio.)
Anche a noi qui in Italia sembrano più che sensate le motivazioni che portano a questo ritardo, non voluta da nessuno, e abbiamo deciso di rispettare le decisioni locali senza interferire anche perché è da tempo che collaboriamo con il villaggio (costruzione di un pozzo e del mulino per la macina del miglio) e si sono sempre dimostrati responsabili e affidabili.
So che è tanto tempo, ma diversamente non si può fare a meno di non spendere cifre allucinanti per ogni volta noleggiare un 4x4 decente (e chi ci è stato lo sa la fatica che si fa a trovarlo) e rischiare di sprecare materiale ed energie perché magari piove a dirotto su mattoni freschi, ma non sono dei modi di procedere corretti nel rispetto delle loro tempistiche e nell’immagine etica che si darebbe (il bianco sprecone che con i soldi può)
Per qualsiasi chiarimento ovviamente basta chiedere!!
Purtroppo il deadmulino dovrà aspettare ancora un po’ a vedere la luce e vi spiego perché.
Proprio mentre a Carrara si raccoglievano i fondi in Benin hanno ricominciato le piogge, cosa anomala, in quanto dovrebbe stagione secca.
La terra, già stracolma di umidità dalla stagione delle piogge appena terminata (agosto/settembre) non è stata più in grado di assorbire nulla e si è verificata la catastrofe (vedete il link)
http://it.peacereporter.net/articolo/24 ... +alluvioni
Justine, la responsabile della maison, è rientrata da qualche giorno da Afaranga, (vicino a Djougou se cercate sulle cartine) il villaggio dove verrà costruito il mulino, dove ha parlato con il capo villaggio il quale le ha detto che probabilmente non riusciranno ad iniziare i lavori prima della stagione delle piogge (fine aprile) in quanto stanno ancora ultimando la costruzione di alcune case distrutte dalle alluvioni.
Con l’inizio della stagione delle piogge i lavori si bloccano per diversi motivi:
- i mattoni nei villaggi vengono prodotti uno ad uno con degli stampi manuali e vengono fatti essiccare al sole, se piove non è possibile.
- la strada è percorribile solo dai migliori Land Rover (per dirla in termini nostri) perché si allaga spesso e i mezzi locali non possono garantire i rifornimenti del materiale che man mano è necessario alla costruzione (i computi metrici estimativi in Africa non sono ancora arrivati, comprano poco alla volta per non avere residuo di materiale, esattamente come fanno per gli alimenti, anche un solo sacco di cemento che avanza è un grave spreco)
- è il periodo in cui si lavorano i campi per cui la gente è già bella carica di lavoro durante le ore di luce.
Considerando tutti questi fattori Justine ed il capo villaggio si sono così accordati: per la fine di aprile costruiranno, insieme alle ultime case, anche lo stabile che conterrà il mulino e ad Ottobre si costruirà il mulino vero e proprio.
(La costruzione dello stabile è autofinanziata dal villaggio grazie agli introiti prodotti dal primo mulino, costruito un anno fa, per macinare il miglio.)
Anche a noi qui in Italia sembrano più che sensate le motivazioni che portano a questo ritardo, non voluta da nessuno, e abbiamo deciso di rispettare le decisioni locali senza interferire anche perché è da tempo che collaboriamo con il villaggio (costruzione di un pozzo e del mulino per la macina del miglio) e si sono sempre dimostrati responsabili e affidabili.
So che è tanto tempo, ma diversamente non si può fare a meno di non spendere cifre allucinanti per ogni volta noleggiare un 4x4 decente (e chi ci è stato lo sa la fatica che si fa a trovarlo) e rischiare di sprecare materiale ed energie perché magari piove a dirotto su mattoni freschi, ma non sono dei modi di procedere corretti nel rispetto delle loro tempistiche e nell’immagine etica che si darebbe (il bianco sprecone che con i soldi può)
Per qualsiasi chiarimento ovviamente basta chiedere!!