dato che leggo nei post che il nostro atteggiamento sembra spesso piu indirizzato verso lo scherno e la burla, voglio ora smitizzare questa errata convinzione e colgo occasione quindi per aprire questo angoletto dove i vari sapienti del nostro sito possono fare sfoggio di cul tura ed allietarci con la lettura delle loro opere, siano da essi scritte o preferite
nb in via del tutto eccezionale a questo tread potrà partecipare anche Yeah
orbene inizio io con la prima prosa :
T'amo pio bove; e mite un sentimento
Di vigore e di pace al cor m'infondi,
O che solenne come un monumento
Tu guardi i campi liberi e fecondi,
O che al giogo inchinandoti contento
L'agil opra de l'uom grave secondi:
Ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento
Giro dè pazienti occhi rispondi.
E del grave occhio glauco entro l'austera
Dolcezza si rispecchia ampio e quieto
Il divino del pian silenzio verde.
l'angolo della cul tura
Moderatore: Fondatori
29 messaggi
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i principi fondamentali del vivere comune si son persi per strada .... anche per questo faccio off-road
http://blog.libero.it/acer250 |
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....dopo mesi di attesa finalmente l'attacco. Il sergente Ottolenghi si lanciò contro l'odiato nemico austriaco gridando all'unisono con gli altri "AVANTI SAVOIA". Quando i suoi occhi videro il giovane volto nemico capi....si girò e colpì in piena fronte il suo Ufficiale Superiore con la Beretta d'ordinanza. (E. Lusso, un anno sull'altipiano)
.....con orrore vide di aver abbattuto una femmina, senti il piccolo camoscio avvicinarsi, lo prese in braccio e lo condusse alla sua sposa che stava allattando il dodicesimo suo figlio. Da allora 'Mosca il bracconiere ebbe quattordici figli. (G. Ferron, ho visto piangere gli animali) .....finalmente dopo 18 ore di spaventosi pericoli nella gelida procella uscimmo dalla tetra parete, oramai esausto innalzai per l'ultima volta il dolce peso della mia compagna.....mai luce fu più bella del sorriso che lei mi dedicò. (E.G. Lammer, fontana di giovinezza) |
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...Bruciava come una qualsiasi strega di Boston, come qualsiasi Hiroscima, come qualsiasi amore, come qualsivoglia amore mai, e io non mi sentivo bene, non mi sentivo affatto bene. Bevvi d'un fiato il secondo bicchiere di vodka, senza neanche sentirne il bruciore. Andai in cucina a versarmene un'altra, portai con me il coltellaccio. Lo gettai nel lavandino. Sulla lama c'era una macchia di sangue. Mi guardai le mani. Guardai, se mi fossi ferito. Le mani di Cristo eran mani bellissime. Guardai le mie mani. Neanche un graffio. Non un taglietto. Neppure una scalfittura. Sentii le lacrime colarmi giù dalle guance, strisciare pesanti come cose insensate senza gambe. Ero pazzo. Dovevo esser pazzo sul serio.
da LA COPERTA (Henry Charles Bukowski) Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
"Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive." |
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complimenti ragazzi è davvero un piacere leggervi
i principi fondamentali del vivere comune si son persi per strada .... anche per questo faccio off-road
http://blog.libero.it/acer250 |
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URKA!!!! ma vi danno il voto alla fine??? Neanche alla maturità ero in grado di queste cose!!!
C.G.M.003- capra geneticamente modificata esemplare n.003
Sopra alla panda il maiale la sfonda e canta...sotto la panda il maiale scoppia e crepa PANZONECOGLIONE n.p.p.d.c. fans club! In ogni posto...ce un coglione!...e in Altri..molto più di uno!!!!! |
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......una volta assegnato il giusto gioco assiale, tenendo fermo il dado di registrazione, serrare a 65 Nm il controdado da 52mm (manuale land Rover)......provare per credere (aiazzone)
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« Quella notte sul K2, tra il 30 e il 31 luglio 1954, io dovevo morire. Il fatto che sia invece sopravvissuto è dipeso soltanto da me… »
Nulla di quello che ha fatto Walter Bonatti è importante in assoluto, ma le sue salite dopo cinquant’anni sono ancora là a dimostrare il suo carattere unico. Sempre incazzato con il mondo Bonatti ha cercato di fuggire dalla vita “normale” aprendo alcune delle vie più estreme di sempre che ancora oggi vantano poche ripetizioni. Il Gasherbum IV con l’amico Carlo Mauri, la solitaria invernale sulla parete Nord del Cervino, il capolavoro in sei giorni con la scalata in solitaria del pilastro sud-ovest del Petit Dru e l’esplorazione delle terre più lontane. “Nella mia vita di scalatore ho sempre obbedito alle emozioni, all’impulso creativo e contemplativo. Ma fu soprattutto praticando l’alpinismo solitario che ho potuto entrare in sintonia con la Grande Natura, e ancora più a fondo ho potuto intuire i miei perchè e i miei limiti”. Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassu'.E' proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.
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«Quando Narciso morì, lo stagno del suo piacere si mutò da coppa di acque dolci in coppa di lacrime salate, e le Oreadi vennero piangendo dai boschi per cantare allo stagno e consolarlo.
"Ma era bello Narciso?" disse lo stagno. "Chi potrebbe saperlo meglio di te?" risposero le Oreadi. "Ci ignorava sempre ma a te ti cercava sempre, e si sdraiava sulle tue sponde e ti guardava, e nello specchio delle tue acque rispecchiava la sua bellezza". E lo stagno rispose: "Ma io amavo Narciso perché, quando si sdraiava sulle mie sponde e mi guardava, nello specchio dei suoi occhi io vedevo rispecchiata la mia bellezza». ___surrealismo unica via___
"Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango... Ma quelli che non amano nè il cane, nè il fango... Quelli no... Non si possono lavare." Jacques Prevert |
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.....ho sempre cercato di applicare nel piano gli insegnamenti della Montagna, mi han sempre preso per pazzo (W. Bonatti, montagne di una vita)
....come audaci soldati salgono i cimbri i più erti pendii, si coprono l'un l'altro dai sassi che essa scaglia contro di loro, intrepidi, impavidi sui cadaveri dei compagni salgono....al sol scopo di dare a noi erranti montanari la gioia di un'ombra di forcella... (J. Kugy, vita di un alpinista) |
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Carlo per me Bonatti è un riferimento
“L’ancoraggio ha tenuto!. Sono attimi in cui cento pensieri si affacciano alla mente con assoluta chiarezza e si imprimono nell’anima per tutta vita”. Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassu'.E' proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.
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i libri di bonatti me li sono "scolati".. quello di alpinismo: bellissimo.
quello sulle esplorazioni, un po retorico, ma bello anche lui... che personaggio... si nascosto dietro un cartone per avvicinarsi ai varani di komoro... massiccio. (come dicevamo a naja eheheh) ___surrealismo unica via___
"Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango... Ma quelli che non amano nè il cane, nè il fango... Quelli no... Non si possono lavare." Jacques Prevert |
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A Campobasso
c'era un uomo basso basso, che cacava sopra un sasso... ...non avendo carta addosso si pulì col dito grosso e per farla più pulita si lecco tutte le dita. robert frisoski capotennico rettore
socio Al |
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Oh Vate, conoscerti e' un onore, esserti amico un privilegio!
Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
"Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive." |
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Se qualcosa può andare storto, lo farà
Murphy Parole sante.... C.G.M. 001 CAPRA GENETICAMENTE MODIFICATA
Esemplare numero 001 09.11.2012 Bannato da Africaland 18.04.2014 Ribannato da Africaland 31.05.2014 Bannato per sempre da Africaland |
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"Signore e signori,
so che molti supercritici, dopo essersi divertiti a sentirmi, vanno poi dicendo: “Sì, ma in fondo egli dice un mondo di stupidaggini”. Ebbene, signori, basta. Oggi vi dirò delle cose profonde, filosofiche, scientifiche, dense di pensiero, di dottrina e di cultura. Bello è d’intorno il rapido cadere delle morte energie che non han fine. Bello è nel cuore il lento soggiacere delle passioni mentre imbianca il crine. E qualcosa sen va senza che mai faccia ritorno al vivere fatale: volgiti indietro e la miseria udrai, la miseria che piange in sulle scale. Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia mentr’ella altrui saluta che al vederla così bene vestuta quindici lire le si posson dare. Va per i cieli densi un nembo scuro è dell’anima mia che le va dietro o durezza di un tempo meno duro o durezza… di più lasciamo stare, su per le calli, torturando i calli, le valli, gli avalli e le con valli, rammento te, mazza di san Giuseppe, quando, lettrice mia, quando vedrai pape satan pape satan aleppe. Volgiti indietro e la miseria udrai, la miseria che piange in sulle scale. (singhiozza) Commovente, vero? Rotto questo mio cuore e rotto e frale E rotto e rotto e rotto e rotto e rotto e io me ne strafogo e sopra e sotto, a stracci, a pezzi, a morsi, a cenci a ciocche, a minuzzoli, a pugni, a mani, a sacchi, a faglie, a sfoglie, a polverini, a nocchie, a secchi, a sacchi, a spicchi e spicche e pacche, a quadri, a cubi, a tondi, a perle, a fiori le donne, i cavalier, gli armi l’amori. Nel mezzo del cammin di nostra vita arma la poppa e salpa verso il mondo là dove chiederai a lei: E’ lei quei tal signore che scriveva accanto a me sul tranvai? e quel clamor per cui piangete donne e lacrimate forte ché il re di Creta è condannato a morte. Presso la culla, in dolce atto d’amore, all’ombra dei cipressi e dentro l’urne se mi scappa chi mai la fece donna ma chi lo sa. Amor che a nullo amato amar perdona se tu le mani ormai ti sei lavate ti consegno il mio cuor dentro a una biscia floscia s’inguscia nella grascia ambascia all’uscio dell’angoscia cresce ed esce ripasce e poscia pasce e pesce piglia quella biscia che il cuor crede biscione. Tutto di verde mi voglio vestire, Turi é partuto e sola ti ha lassato. Quando Rosina scende giù dal monte a Marechiaro ci sta una finestra dove ognuno ci fa una fermatina ci lascia qualche cosa e se ne va. E se ne va per la via vagabonda Allegra o moribonda, lesta o cogitabonda O bionda bella bionda sei come l’onda!" Ettore Petrolini «Sta perdendo il suo tempo ragazzo. Juanito sa solo scoreggiare mentre gli altri ridono e aspirano il tanfo. Come vede, l'organizzazione sociale dell'ospizio non differisce molto da quella del mondo esterno.»
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Quand'ero piccolo tutti mi scherzavano
per le dimensioni del mio pene, ed io non stavo bene. Soffrivo le pene per colpa del pene, ma piu' il problema non si pone: si' perche' il pene mi da' il pane, son diventato un grande attore e benche' schiavo dell'amore, mi son comprato una moto. E ora son schiavo della moto, non faccio piu' moto, infatti vado solo in moto ma ora son diventato un mito: ho rilanciato il film muto perche' sono muto, e se vedrete il filmato sicuramente converrete con noi che questa e' verita'. John Holmes, una vita per il cinema, John Holmes, una vita per la moto. John Holmes, una vita per il cinema, John Holmes, una vita per la moto. Trenta centimetri di dimensione artistica. Su di cio' la critica e' concorde nel ritenermi sudicio. Perche' non hanno capito, non parlo perche' son rapito, e poi in faccia non son mai inquadrato pero' dal pubblico son venerato, e ora sono diventato un mito: ho rilanciato il film muto perche' sono muto, e se fossi stato ceco avrei lanciato il film ceco, e se fossi stato m avrei lanciato il film m. Dicon che faccio film penosi perche' lavoro col pene. E insomma il pene mi da' il pane, il pene mi da' si' la moto, ma la moto non da' pene perche' funziona bene. Si' si' la moto non da' pene perche' funziona bene. John Holmes, una vita per il cinema, John Holmes, una vita per la moto. John Holmes, una vita per il cinema, John Holmes, una vita per la moto. Elio e le Storie Tese |
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Finché la bocca prende e il culo rende,
fanculo le medicine e chi le vende! |
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Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
Pablo Neruda EX ZOCCOLADURA
NuovaESCORT nulla è quel che sembra |
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..........il lungo addio
sarebbe toccato a lui, quale capofila, dirigere il branco verso la rivoluzione, di idee e cose, di atteggiamenti e di persone....presto il vecchio sarebbe stato spazzato via. l'addetto al vettovagliamento tobyamos dei conti mascetti si accodò quale secondo....il cammello faticò a riconoscerlo, i suoi capelli si erano stranamente allungati verso l'alto...dei tempi giovanili resisteva solo il colore ma la domanda allora ed ora è sempre stata la stessa....ti tingi i capelli???? il manutentore dei mezzi di locomozione gegione di pontenure garantiva che da oggi con dispositivi simil ventolini applicati alle parti basse dei cammelli avrebbero garantito una migliore areazione e di conseguenza una resistenza maggiore alla fatica mantenendo comunque una buona areodinamicità a seguire si presentò lo sciamano brega, uomo di musica e centri sociali, allora denominati caravan....serragli, non era ancora così maestosamente coperto di tatuaggi, qualche parte allora intonsa rimarcava un pallore quasi cadaverico......mai si sarebbe abbronzato dietro di lui l'addetto alle spese rag. birba dei birbis di busto arsizio antico casato che allora aveva perso potere ma che manteneva intatta una dignità seppur lievemente appassita buon ultimo per circostanze ancora oggi misteriose lo scrivano del gruppo cui era demandato il procedere con scrittura semplice al racconto delle gesta e delle storie, lasciare un segno di questa presenza per chi poi sarebbe venuto.... al passare di siffatti personaggi, popolazioni locali e non si arresero al silenzio contemplativo mentre lunghi oooohhhh di stupore si levavano in cielo, qualcuno convinto si uni a loro e le file si ingrossarono via via sempre di più per giungere ai caravanserragli dove in silenzio potevano ammirare le storie raccontate ormai pressochè tutto il paese era stato contaminato dall'IDEA, dal pensiero non debole, dalla forza degli uomini e delle cose e dei loro mezzi..... l'avversario ormai in chiara difficoltà numerica ripiegò su se stesso, sconfitto, lacerato da pensieri divisi a metà, qualcuno resisteva ma ormai erano pochi, oltretutto mal equipaggiati e male in arnese il più era fatto l'idea poteva germogliare, ogni giorno dalla terra si apriva un varco e piccoli deadlanders iniziavano a camminare e a seguire le gesta e il pensiero dei sei iniziati.... tutto questo viene raccontato ancora oggi, segni inequivocabilmente nitidi e precisi si trovano dall'africa sahariana all'africa occidentale, dalla siria e giordania, sino alla costa est degli stati uniti questa non è una esaltazione della storia ma l'esaltazione delle nostre idealità, dei nostri sogni, delle nostre paure di allora che si trasformarono in forza padre dammi più vita chiedeva roy...il migliore, il capofila dei replicanti...allora non fu possibile, noi lo abbiamo fatto e un gruppo misero di straccioni prima ma con il cuore pieno di sentimento e riuscito a sopravvivere e proseguire oltre a date e termini prestabiliti pochi avrebbero scommesso su di noi, siamo giunti al momento decisivo....sappiamo dove andare, ora le idee sono chiare e precise....e non vorrei che tutti questi momenti potessere finire miseramente come la fine del sopra citato roy che ha visto cose ma che si è dovuto fermare...era tempo per lui di morire, ma noi non moriremo mai, chi verrà dopo di noi riuscirà a continuare e i giovani del gruppo sono demandati a questo...il saper continuare, il saper rendere in futuro tutto migliore: le nostre vite, il nostro sapere, le nostre letture, financo i nostri sentimenti......e che mai tutto questo possa venire vanificato è semplicemente perchè con tempo un qualcosa resiste, un qualcosa viene avanti sempre e comunque, magari bofonchiando, magari rumoreggiando.....magari fumosi e tossicchianti: I NOSTRI LAND, I NOSTRI MEZZI... che resistono come truppe cammellate trasportanti blocchi di sale dalle saline di Bilma, o come icone di un passato vecchio che ha saputo aggiornarsi ma non modificare l'essenza vera e propria dell'anima, la nostra anima, l'anima dei nostri mezzi e allora al momento del quasi commiato, ritroverò laggiù il mio land che mi aspetta, pronto a ripartire tra sabbia pista e quel poco di asfalto non ci saranno troppe parole, basta aprire la portiera e saper ripartire....e questo appartiene ai nostri mezzi come alle nostre vite...il saper ripartire sempre anche dopo le sconfitte morali, le più cocenti .......la scuola dell'accettazione è una delle più dure ma è la più completa dopo di che non mi resta che salutare TUTTI e proprio TUTTI domani sono impossibilitato ad intervenire, lunedi vigilia di partenza, martedi mi avvicino al sole per arrivare laggiù dove ho lasciato la mia anima..... grazie ancora della serata, ne verranno altre non più frequenti almeno per me.......... in alto il cuore e prendetela così, un edizione notturna quasi mattutina di un qualsiasi... GOOD MORNING LAND!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! guidoni ....la vita è troppo breve per non essere, almeno una volta, africani...... e come sempre nato per rubare rose.....
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Noi che trasformiamo l'insuccesso in una virtù,
perchè questo è un mondo che comunque non meriterebbe le nostre vittorie. Protagonisti dell'attesa, degli appuntamenti mancati, delle scommesse vinte e non riscosse, degli amori rimpianti. Dobbiamo avere con la vita lo stesso distacco di un dio laico, di un eroe gia morto, superiore, disilluso, solo con qualche rimpianto da scrollarsi di dosso. u. eco ___surrealismo unica via___
"Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango... Ma quelli che non amano nè il cane, nè il fango... Quelli no... Non si possono lavare." Jacques Prevert |
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