Sulla percezione del Tempo.

4 chiacchiere tra amici

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DeadLander
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MessaggioInviato: 23/12/2011, 9:39
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MessaggioInviato: 23/12/2011, 10:26
...purtroppo non è in mie mani ma ebbi il piacere di avere il diario di mia nonna (morta di parto quando ebbe mia madre nel 1937 credo già in età avanzata per quei tempi). Ebbene nel diario c'erano dei passi che acora ricordo: " ... oggi mio padre è andato in viaggio, è andato sul ponto di Pieris a veder passare i soldati diretti al fronte contro gli austriaci..." da notare che da casa al ponte ci saranno si e no una dozzina di km!!!
"...oggi ho visto per la prima volta un aereo, ma non so se era italiano o austriaco..." se solo trovassi quel diario!!! Mi ricordo che quando mia madre lo ebbe tra le mani (non lo aveva mai visto prima) aveva le lacrime, non avendo mai conosciuto la sua vera madre.

Oggi abbiamo 'sti cosi che chiamano pc, ci scriviamo, ci mandiamo teneramente a fanculo, organizziamo..spariamo cazzate, ma poi??? non abbiamo il piacere di vivere assieme. Vi conosco da quel che scrivete, dal vostro mezzo, dalla vostra goliardia..ma non so, non ci si vede non si beve assieme, praticamente non si condivide il "Tempo" se non in maniera virtuale! e di certo non va meglio sul lavoro dove tutto è controllato dei tempi di produzione e dalle scadenze ecc...ma del nostro tempo che resta?
Almeno quando vado per boschi un pò mi ritrovo..e poi c'è sempre il momento della sosta, fuori il vino,il pane e salame e via...

Ora arriverà 'sto 2012, un altra tacca sul calcio della pistola, ancora un po di capelli grigi, ma mi auguro di avere quel Tempo per incontrarvi!
ragazzi.. 4 quarti in LA, e attenti al bridge! one, two,three,four!
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MessaggioInviato: 23/12/2011, 10:53
aggiungo una piccola riflessione, venutami in mente grazie allo spunto dell'ottimo McDan:

mcdan ha scritto:Oggi abbiamo 'sti cosi che chiamano pc, ci scriviamo


una volta si scriveva su pezzi di carta, con un liquido più o meno scuro chiamato inchiostro.

la carta ha alcuni difettucci: brucia molto facilmente, marcisce, è soggetta all'attacco di muffe e batteri, mentre l'inchiostro al sole tende a sbiadire.
nonostante ciò, a distanza di secoli, leggiamo ancora i codici miniati, i documenti vergati di pugno dai risorgimentali, i papiri egizi e i manoscritti degli Esseni di Qumran.

provate ora ad immaginare di avere tra le mani un importantissimo dicumento, risalente al 1989 in copia unica e contenuto all'interno di un floppy disc da 5"1/4 (quelli vecchi, grandi e mollicci, per intenderci); poniamo che ce l'abbiate a disposizione per non più di due ore: sareste in grado di leggerlo in tempo utile?
a meno di una clamorosa botta di culo, secondo me, no...

e non parliamo della quantità di nastri magnetici, floppy disc, cd e dvd che dopo pochi anni non sono più leggibili perchè smagnetizzati o rigati...

parafrasando un noto cantautore italiano, tal Raffaele Riefoli, "cosa resterà di questi anni '80? ( e '90 e 2.000?)".
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MessaggioInviato: 23/12/2011, 11:08
Giorgio la tua riflessione è corretta ma in realtà poco cambia dal passato. Non sappiamo quanti documenti siano adati distrutti nei secoli. Non tutto quello che ci è pervenuto è stato immediatamente decifrabile o magari non lo è ancora. Pensa solo alla botta di culo di aver trovato un oggetto che ha si valore documentale ma ancor più strumentale come la Stele di Rosetta. Senza quello non sapremmo quasi nulla degli Egizi e dei popoli ad essi contemporanei o predecessori. Chi avrebbe saputo tradurre una tavoletta sumera? Oggi sarebbero ancora solo inutili pezzi di argilla con tante righette.....
Il fatto di poter leggere un disco magnetico o una scheda perforata utilizzata nei calcolatori è solo una trasposizione moderna dello stesso problema.
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MessaggioInviato: 23/12/2011, 11:15
mcdan ha scritto:...purtroppo non è in mie mani ma ebbi il piacere di avere il diario di mia nonna (morta di parto quando ebbe mia madre nel 1937 credo già in età avanzata per quei tempi). Ebbene nel diario c'erano dei passi che acora ricordo: " ... oggi mio padre è andato in viaggio, è andato sul ponto di Pieris a veder passare i soldati diretti al fronte contro gli austriaci..." da notare che da casa al ponte ci saranno si e no una dozzina di km!!!
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Ciucciaranelle al mentolo
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MessaggioInviato: 23/12/2011, 12:56
Con tutto l'affetto, la riconoscenza, la nostalgia e l'amore che provo per i tempi andati, la storia e le piccole grandi persone che l'hanno fatta, io sono comunque contento di vivere nel mio tempo, con tutte le sue frenesie, distorsioni e, perche' no, le sue enormi conquiste.
In fondo, penso al nonno di Giorgio, o alla nonna di McDan, e a quello che avrebbero scritto su queste pagine se avessero potuto descrivere cio' che vedevano allora, pensando ai tempi dei loro nonni... Non sarebbe stato molto diverso da cio' che ha scritto Giorgio dopotutto.
Penso al mio tempo, e cio' che credo di valore immenso, rispetto alla vita che hanno fatto i miei nonni e bisnonni, e' la possibilita' di scegliere chi e cosa essere. Forse abbiamo perso l'ingenuita', e sicuramente la conoscenza del mondo e l'accorciamento drammatico delle distanze ci ha tolto quel senso di ignoto e di stupore che loro avevano per tutto cio' che distava anche poche decine di km, ma io posso decidere per me stesso, posso vedere il mondo coi miei occhi, mi e' stata data la possibilita' di capire. Questa e' l'eredita' che ci hanno lasciato, la loro grande conquista, perche' noi non compissimo gli errori delle loro generazioni, massacri come la Grande Guerra, l'olocauso o la bomba di Hiroshima.
Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
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MessaggioInviato: 23/12/2011, 13:37
La Vita è la più antica di tutte le cose viventi; così come la Bellezza possedeva le ali prima ancora che il bello nascesse sulla terra, e così come il vero era vero prima ancora che venisse espresso.

La Vita canta nei nostri silenzi, e sogna nel nostro sonno. Anche quando restiamo sconfitti ed umiliati, la Vita sta alta sul suo trono. E quando siamo tristi, la Vita sorride sul nostro giorno, ed è libera anche mentre trasciniamo le nostre catene.

Spesso diamo alla Vita nomi amari, ma solo quando noi stessi siamo nell’amarezza e nell’oscurità. E la giudichiamo vuota ed infruttuosa, ma solo quando l’anima va vagando per luoghi desolati e il cuore si inebria di compiacenza verso sé stesso.

La Vita è profonda e alta e distante; e benché soltanto la vostra visione più vasta possa appena raggiungerne la base, nondimeno essa è vicina; e benchè soltanto il respiro del vostro cuore possa raggiungere il suo cuore, l’ombra della vostra ombra incrocia il suo viso, e l’eco del vostro grido più flebile diventa primavera e autunno nel suo petto.

La Vita è nascosta e velata, così come è nascosto e velato il vostro io più profondo. Ma quando la Vita parla, tutti i venti divengono parole; e quando parla di nuovo, allora si trasformano in parole anche i sorrisi sulle vostre labbra e le lacrime sui vostri occhi.

Quando la Vita canta, i sordi odono e sono creduti, e quando si avvicina i ciechi la guardano meravigliati e la seguono con stupore e sbalordimento.

K. Gibran

come sempre le cose più semplici sono le più difficili..basterebbe un pò di equilibrio in ogni cosa

vi bacio : Love :
La vita è breve… Perdona in fretta, bacia lentamente, ama davvero, ridi sempre di gusto… E non pentirti mai di qualsiasi cosa ti abbia fatto sorridere, oppure piangere. S. Bambaren

Ciao, Simona
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Anch'io come Gt sono contento di vivere nel mio tempo, ci mancherebbe, non fosse altro perchè sennò a quest'ora sarei già defunto, altro che daedlander. Il discorso di Giorgio credo essere più relativo alla soddisfazione, chiamiamola pure felicità di cui i nostri avi potevano godere rispetto a noi.
Le emozioni non si misurano con la tecnologia, magari loro erano ben più soddisfatti e appagati dopo i tre giorni della raccolta della canapa (e non riuscivano a spiegarselo :lol: ) o dopo aver assistito a uno spettacolo teatrale in piazza cogli attori che recitavano su palcoscenici fatti di assi e barili, piuttosto di quanto possiamo esserlo noi dopo una vacanza nei mari del sud o dopo aver visto l'ultimo eccezionale film in cartellone.
Difficile poterlo dire, certo è che qualche dubbio mi viene.
Riguardo al fatto che oggi puoi essere ciò che vuoi nutro invece seri dubbi, il discorso vale se sei nato in un paese occidentale e spesso se hai una tranquilla situazione economica alle spalle e questo valeva anche allora.
«Sta perdendo il suo tempo ragazzo. Juanito sa solo scoreggiare mentre gli altri ridono e aspirano il tanfo. Come vede, l'organizzazione sociale dell'ospizio non differisce molto da quella del mondo esterno.»
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avete mai provato con l'estasy? :lol: :lol:
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MessaggioInviato: 23/12/2011, 14:55
Tobyamos ha scritto:avete mai provato con l'estasy? :lol: :lol:

si ma è troppo frenetica, meglio la maria!
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Anch'io sono felice di vivere adesso con la lavatrice, lavastoviglie, micro-onde, ferro da stiro, il defender, la pilliola, internet, ecc. Una volta quelle come me le bruciavano in piazza : zip :
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Mandy ha scritto:Anch'io sono felice di vivere adesso con la lavatrice, lavastoviglie, micro-onde, ferro da stiro, il defender, la pilliola, internet, ecc. Una volta quelle come me le bruciavano in piazza : zip :

Angela, è che la benzina costa un botto..... :icon-lol: :icon-lol: :icon-lol:
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MessaggioInviato: 24/12/2011, 0:59
Mandy ha scritto:Anch'io sono felice di vivere adesso con (...), il defender


e che differenza c'è tra il defender e le prime auto che vedeva in circolazione mio nonno?

:icon-lol: :icon-lol: :icon-lol:
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MessaggioInviato: 25/12/2011, 10:34
zurg ha scritto:Riguardo al fatto che oggi puoi essere ciò che vuoi nutro invece seri dubbi, il discorso vale se sei nato in un paese occidentale e spesso se hai una tranquilla situazione economica alle spalle e questo valeva anche allora.


Io mi riferivo ovviamente a noi rispetto ai nostri avi e nella nostra parte del mondo, noi possiamo scegliere, e non e' una questione economica ma culturale. Noi abbiamo un'istruzione, e ci e' stata data la possibilita' di capire, questa e' la chiave della nostra liberta'. Sembra scontato, ma non lo e'. Per i miei nonni, nati in una povera fattoria del veneto negli anni 20, che hanno fatto la seconda elementare (per lo piu' facendo i mestieri a casa della maestra o lavorando nei campi), esisteva solo quella alternativa. Sono nati e cresciuti col concetto che quello erano, e quello sarebbero stati perche' era cosi' e basta. Le domande non se le facevano nemmeno. La loro vita era grama, ma allo stesso tempo semplice perche' in gran parte priva di tutte quelle alternative e inquietudini generate dalla conoscenza. Se la strada si faceva piu' ripida, si tirava piu' forte il carro. Se c'era meno da mangiare, stringere la cintura. Il premio? Un bicchiere di vino all'osteria, e un giorno una bara di pino. Fine della storia. E quella condizione mentale non e' cambiata molto nemmeno quando sono emigrati in Lombardia, anziche' i campi hanno trovato le fabbriche, ma stesso destino.
Voglio dire, Zurg, che io probabilmente non potro' mai essere Briatore o Bill Gates, per motivi diversi, ma la mia conoscenza e comprensione del mondo sono infinitamente superiori a quelle dei miei nonni, ed in parte anche dei miei genitori. Io, se lo voglio, posso evitare di essere "istituzionalizzato", posso decidere di non essere uno dei tanti ingranaggi di un meccanismo creato da altri. Oppure decidere di esserlo, ma consapevolmente.
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MessaggioInviato: 25/12/2011, 11:43
diciamo che ora la "forbice" di quelli che hanno coscienza delle cose e del mondo si è allargata....
perchè anche nell'800 c'erano persone che si rendevano conto di cosa c'era "al di la" della propria situazione, penso a Cafiero, Proudhon, Bakunin, Rimbaud etc etc...


p.s. se ti tingi ancora i capelli come nella foto hai buone possibilità di diventare briatore : Chessygrin : : Chessygrin :
___surrealismo unica via___
"Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango... Ma quelli che non amano nè il cane, nè il fango... Quelli no... Non si possono lavare." Jacques Prevert
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