Sino alla metà dello scorso anno si lavorava 80 ore al giorno per una ditta del vicentino che produceva macchinari per concerie e le esportava in tutto il mondo, specie in India e Cina....tanto che mi ero convinto ci fosse oramai un impianto per ogni pelle di mucca. Smile.
Poi più nulla sino ad alcuni mesi fa quando la nostra fornitura è ripresa a pieno ritmo.
Oggi ho scoperto che la ditta vicentina è stata acquistata da una ditta brasiliana.
Bene, ho pensato, finalmente un territorio depredato delle sue ricchezze dai Conquistadores prima e dalle multinazionali del legno poi, si prende una rivincita.
Chiacchierando col mio padrone ho scoperto che gran parte dei capitali e delle garanzie bancarie vengono da fondi europei.
Cazzo, mi son detto, pago le tasse con le quali mi pagano lo stipendio?????
Assurda questa economia globalizzata!
Poi il pensiero mi si è approfondito: tanto varrebbe che mi dessero un sussidio per starmene all'ombra dio una quercia immerso in ozio!
Ma il mio sarebbe un ozio greco, leggerei, contemplerei.....penserei.
E questo, assieme al comunismo, è il cancro peggiore per questo capitalismo globalizzato.
E, ancora, se il fallimento del comunismo ha lasciato uno strascico di miseria in alcune classi sociali
l'inevitabile implosione di questo capitalismo lascerà una miseria intellettiva globalizzata.

…..mi brucia l'animo pensarci

caro..io ti dico..dovè caduto il comunismo il capitalismo ora la fa da predone..altro che...
brutto vivere in un mondo dove il ricco diventa piu ricco se il povero diventa piu povero..vabbe..
la globalizzazione è un cancro..non sapete che felice che ero in sardegna quando al supermercato non trovavo cose che normalmente a milano lasticano gli scaffali..mi manca la paesanita e la semplicitita della vita..

individualmente la soluzione esiste.....un taglio a tutto e porti famiglia a vivere negli abbandonati paesino montani o appenninici, vivi d'orto e ciò che sai fare con le mani. Amici lo hanno fatto, son felici....li vado a trovare....ma è una scelta che non condivido appieno e che non riesco a fare. Mi par un gesto per certi versi egoistico.
Vorrei ancora lottare per un mondo migliore ben sapendo che è utopico......la sola certezza è la miseria umana che lascerà nei più......questo mi brucia....di un fuoco cattivo...rassegnato. Anche riuscendo a fare come loro mi brucerebbe...perchè...perchè....essenzialmente sono un MONA

BCCCRL ha scritto:individualmente la soluzione esiste.....un taglio a tutto e porti famiglia a vivere negli abbandonati paesino montani o appenninici, vivi d'orto e ciò che sai fare con le mani. Amici lo hanno fatto, son felici....li vado a trovare....ma è una scelta che non condivido appieno e che non riesco a fare. Mi par un gesto per certi versi egoistico.
Vorrei ancora lottare per un mondo migliore ben sapendo che è utopico......la sola certezza è la miseria umana che lascerà nei più......questo mi brucia....di un fuoco cattivo...rassegnato. Anche riuscendo a fare come loro mi brucerebbe...perchè...perchè....essenzialmente sono un MONA

idem...

sono vicino ai vostri pensieri...ma scusatemi la parentesi... 80 ore al giorno mi sembra una riduzione in schiavitù bella e buona..

Gabriele85 ha scritto:sono vicino ai vostri pensieri...ma scusatemi la parentesi... 80 ore al giorno mi sembra una riduzione in schiavitù bella e buona..

cazzo..quasi impossibile?

10 operai che lavorano 8 ore sono, per l'azienda, 80 ore di lavoro.

Mi vien un pensiero; se si moltiplicano 10 chili per 8 metri si ottengono 80 chilogrammetri.
Se moltiplico 10 persone per 8 ore ottengo 80 ore.....e le persone????????
matematica capitalistica????

anch'io ogni tanto mi faccio in 8 per l'azienda..ma me ne hanno sempre pagate soo 8... pirla io

BCCCRL ha scritto:individualmente la soluzione esiste.....un taglio a tutto e porti famiglia a vivere negli abbandonati paesino montani o appenninici, vivi d'orto e ciò che sai fare con le mani. Amici lo hanno fatto, son felici....li vado a trovare....ma è una scelta che non condivido appieno e che non riesco a fare. Mi par un gesto per certi versi egoistico.
Vorrei ancora lottare per un mondo migliore ben sapendo che è utopico......la sola certezza è la miseria umana che lascerà nei più......questo mi brucia....di un fuoco cattivo...rassegnato. Anche riuscendo a fare come loro mi brucerebbe...perchè...perchè....essenzialmente sono un MONA

Una scelta onesta e coraggiosa,dal mio punto di vista niente affatto egoista.Smettere di essere complici e vittime di un sistema economico sadico e perverso è il gesto piu utile che si possa fare.Se piu gente lo facesse si avrebbe un collasso rigeneratore,si toccherebbe il fondo e si dovrebbe ripartire in maniera piu oculata.Ci sarebbero ovviamente danni e "vittime",anche se senza violenza alcuna,ma è un male necessario purtroppo.
Se i tuoi amici credono di esser contadini,dì loro che si sbagliano...sono rivoluzionari!

Brugo ha scritto:

BCCCRL ha scritto:individualmente la soluzione esiste.....un taglio a tutto e porti famiglia a vivere negli abbandonati paesino montani o appenninici, vivi d'orto e ciò che sai fare con le mani. Amici lo hanno fatto, son felici....li vado a trovare....ma è una scelta che non condivido appieno e che non riesco a fare. Mi par un gesto per certi versi egoistico.
Vorrei ancora lottare per un mondo migliore ben sapendo che è utopico......la sola certezza è la miseria umana che lascerà nei più......questo mi brucia....di un fuoco cattivo...rassegnato. Anche riuscendo a fare come loro mi brucerebbe...perchè...perchè....essenzialmente sono un MONA

Una scelta onesta e coraggiosa,dal mio punto di vista niente affatto egoista.Smettere di essere complici e vittime di un sistema economico sadico e perverso è il gesto piu utile che si possa fare.Se piu gente lo facesse si avrebbe un collasso rigeneratore,si toccherebbe il fondo e si dovrebbe ripartire in maniera piu oculata.Ci sarebbero ovviamente danni e "vittime",anche se senza violenza alcuna,ma è un male necessario purtroppo.
Se i tuoi amici credono di esser contadini,dì loro che si sbagliano...sono rivoluzionari!

bella Brugo, questa mi piace proprio!

senza voler far politica ne di dx ne di sx, il fatto è che in Italia abbiamo un capitalismo completamente distorto, dove trane alcune rare eccezioni mostra il peggio di se, qui da noi non ci sono molti grandi imprenditori che investono nell'impresa, ma sempre e solo nel capitale, e questo sarebbe ancora poco se non fosse che il piu delle volte è capitale pubblico che poi si tramuta inesorabilmente in perdite, e privato che magicamente dopo fusioni, trasformazioni e cessioni diventa etremamente remunerato, l'Italia è un paese strano e per certi troppi versi pessimo

hai descritto bene, da par tuo, l'Italia Acer. Ma ti sei dimenticato che essa è fatta da italiani....che sia una loro volontà la situazione?....e se no, quale la soluzione? quella dei miei amici "contadini o rivoluzioanari che han mollato tutto e risolto per se stessi il problema smettendo di lottare per cambiar le cose? quella della maggioranza degli italiani che han smesso di credere nella politica e votano a naso tappato chi pare essere in grado di riempirgli il piatto senza accorgere che lo fanno col futuro di questo paese?
Viviamo un momento di merda che sta trasformando il "bel paese" in un posto di merda, e quello che mi fa rabbia è che tutti lo ammettano e lo capiscano ma.....nessuno organizzi gli stronzi per far saltar la fogna!
Vero, ci han costretto a pensar solo a noi stessi, ci han costretto ad alzarci al mattino per dannarci sino a sera per procurar la cena....e questo tutti i giorni per l'eternità. Prima lo facevamo vestiti di pelli correndo dietro a bestie che potevano mangiarci.....ora lo facciamo coi "suv" coi sedili di pelle..... non capendo che ci stiamo mangiando la nostra anima. Non si legge, non si studia, non si pensa, non ci si aggrega, non si discute, non si agisce......non......sò

Quoto in pieno tutti perchè non ho più parole per questa schifezza di vita.Ribelliamoci!!!!!!!!

se nel mondo dei viaggi Land si dice partire alla Cirani, nella vita io dico, vivere alla Mauro Corona...
ma non vorrei dare un contributo distorto, pensate veramente di esser capaci a rinunciare a questa vita?
Sono un piccolo e modesto imprenditore del varesotto, ho un negozio di cose superflue, non vendo generi di prima necessità e sono io con il mio lavoro il primo ad esser figlio/schiavo della globalizzazione, e lo vedo tutti i santi giorni e però mi chiedo se sarei capace di vivere all'essenziale, cioè rinunciare, si penso che sia il termine giusto, a questo tipo o tenore di vta: osservo quello che mi sta intorno e vedo mobili e suppellettili all'ultima moda, megaschermi e telefonini ipertecnologici, abbigliamento e scarpe plurifirmate.
Nel mio piccolo do lavoro e permetto una vita dignitosa a 5 famiglie, felicità è vederli nei negozi a riempire carrelli di ogni ben di Dio, vedere i loro figli con la biciceltta nuova, gratificante al massimo.
Il problema amici miei sta alla base della nostra vita, di come ci comportiamo con il prossimo, con quale spirito o ideale viviamo, non sto molto a guardare il profitto, infatti non sarò mai un buon mprenditore commercialmente parlando, lo sarò umanamente, non vado alla carica sfruttando le persone, spremendole come dei limoni, cerco di dare il massimo di cio che sono, con il mio vivere alla leggera, senza dare importanza al Dio denaro, dando un conforto e tanta simpatia a tutti quelli che entrano nel negozio.
Quanto tempo potrei vivere di essenzialità rinunciando a certi piaceri della vita io non so se ne sarei capace.
Il male una volta oscuro ora si vede benissimo, ma questo sistema ci ha ormai schiacciati dentro un buco che si sta allargando sotto i nostri piedi e fa paura e mi terrorizza, i nostri governanti che siano di destra o sinistra ci hanno imposto delle regole che ci riducono ad esser pedine nelle loro mani ci pestano come formiche.
Per non parlare poi della chiesa e del papa, minuscolo xke poi se leggono si montan la testa, questo poi è il male nel senso assoluto del termine, credo in qualcosa oltre la morte, ma dopo aver letto la bibbia ed il vangelo, ho capito che l'ultima cosa che voglio fare e è seguire questi poveretti che dall'alto delle loro bianche vesti ci dicono come dobbiamo comportaci con il prossimo e ci dcono di donare ai poveri, quando basterebbe spogliare di monili e vesti il nostro bel papa, per sfamare tutto il benin e forse anche l'Uganda messa insieme, se quella che ho letto è la parola di Dio, bhe questi l'hanno un po travisata per me.
Io non ci sto a questo sistema, cerco di vivere pensando, cerco i pensare a come vivere, non so se sarò mai capace di fare un passo indietro.
Tutto il resto conta poco, son solo belle parole...

come sei drastico, Remoto90
non volevo dire che tutto è uno schifo, la vita che faccio mi piace e le persone che frequento mi piacciono.
E' quella che fanno e le genti che frequentano chi abbiamo eletto a rappresentarci che contesto.
Mi paiono completamente distaccati dalla realtà, si sono creati un loro ambiente nel quale ci sguazzano, le loro relazioni mi paiono un continuo compromesso al solo scopo di mantenere una posizione di privilegio.
Hanno un diverso senso del denaro, della malattia, del dovere. Al centro del loro essere e delle loro azioni non mi pare ci sia il bene comune, non mi paiono impegnati a che tutti possano godere delle ricchezze che il nostro paese ha. E' belle l'Italia, forse il più bello tra tutti, con le sue montagne, le dolomiti, i laghi grandi e piccini, gli appennini, il mare che la bagna. Le tracce dei popoli che la hanno attraversata, i monumenti e le opere d'arte.
Ma i nostri governanti son riusciti a distruggere le coste, asfaltare e cementificare la pianura veneta, soffocare fiumi, imporre l'esodo a quelli che erano nati nei bei paesini. Abbagliandoli con un star bene che si è rivelata una chimera.
E non mi pare che i loro progetti siano lungimiranti, un recupero di ciò che è rimasto, una tendenza a mantenere ed estendere quelle eccellenze che son rimaste. Mal comune mezzo gaudio mi par il loro motto. ......non voglio essere irriverente verso nessuno, ma mi pare che anziché manu tendere ciò che noi gli abbiamo dato tendino a cambiare ed elaborare senza uno scopo o un effettivo miglioramento.

un pò come prendere un land e farlo diventare un Patrol

.

proprio quello che intendevo, Ragno. Han fatto del superfluo una necessità e, se permetti, ti prendo ad esempio:
la tua fonte di reddito è, come dici, il superfluo e, come dici, usi il tuo reddito per acquistarne!
E' proprio questo il meccanismo perverso nel quale ci han ficcati dentro e nel quale non riusciamo che restarci.
Ma dovremmo aver fiducia nel nostro istinto di adattamento. Un esempio banalissimo: per mere questioni economiche ho dovuto privarmi del defender che avevo....dopo un iniziale sentirne la mancanza, mi son adattato a stare senza. Non stavo poi male, mani meno sporche, piu lirette in tasca e in definitiva con la vetturetta andavo dove andavo col Vyper (intendo dove è permesso andare con un fuoristrada). Giusto per dire che alla bisogna o per scelta, ci si può privare....quello che angoscia è che dovremo privarci noi perchè la nostra classe politico-imprenditoriale non si sazia di potere e di superfluo. Urta il mio istinto dover affondare con la nave quando il capitano se ne è andato da un pezzo.

Il superfluo a volte è indispensabile.Se ogni tanto non ci autogratificassimo con qualche frivolezza sarebbe da spararsi nei coglioni.
Quello che però mi fa incazzare è che ti viene violentemente suggerito come e con cosa gratificarti.
I media ci bombardano di cazzate a un ritmo impressionante,ci viene inculcata una visione del successo personale legata esclusivamente ai beni materiali che possediamo e che ci rappresentano.Per uscire da questa situazione bisogna smettere di esser "target",cercare per quanto possibile di stare fuori da quegli schemi,fasulli e omologanti,in cui la società ci inserisce arbitrariamente.
Purtroppo il mercato del lavoro riflette esattamente quello che è il problema nazionale: il consumismo irresponsabile e pilotato,la qualità del prodotto ha smesso da tempo di essere l'obiettivo primario.Si punta alla quantità a basso costo,perchè bisogna vendere piu roba possibile a piu gente possibile e poco importa se il prodotto è scarso.Tanto la gente compra lo stesso magari indebitandosi e risparmiando o non acquistando cose piu importanti ma meno "cool".
D'altro canto chi compra l'ultima minchiata alla moda,quella pubblicizzata dal calciatore famoso (schiattassero tutti!) se ne frega se è una cazzata inutile,se la hanno tutti è figa e allora bisogna averla.Una volgare questione di mercato,domanda e offerta,dovremmo solo renderci conto che la domanda possiamo sceglierla,e se abbiamo un'offerta da proporre facciamo sì che sia valida e onesta anche a discapito dell'eccessivo profitto.
Io sono pessimista in merito,siamo un paese di caproni. Fino a che non si toccherà duramente il fondo non cambierà nulla.

qui il discorso ora si fa certo interessante e nel contempo si allarga a dismisura, scrivo ancora poce righe a "braccio" come mi è consueto, quando feci ragioneria che a quei tempi era tale, si studiavan materie come scienze delle finanze che fra altre cose esplicavano di "bisogni primari" secondari ecc. a quei tempi era facile il poterli distinguere, oggi forse non lo è piu, daltro canto in un economia che si fonda sui servizi e la produzione è logica conseguenza che taluni bisogni abbiano da trasformarsi da secondari in primarise ciò non fosse non esisterebbe un espansione di mercato di lavoro e di ricchezza, nel mondo produttivo il costo del lavoro incide per poco piu del 30% in Italia per una situazione distorta che non sto ora a spiegare il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti è andatro sempre piu scemando, gli italiani sono gente strana troopo presa nel coltivarte il proprio piccolo orto per accorgersi o volere accargersi di quanto accade intorno, in fondo i nostri politici altro non sono che lo specchio di noi sterssi, solo con una visione di molto amplificata, noi siamo il Paese delle lobby, dei cartelli delle tante troppo fregature, e nessunpo si muove per questo, sia la maggiaronza di governo che l'opposizione inseguono solo un disegno che è quello di far soppravivere se stessi, in scienze delle finanze si ribadiva anche la nesessità di una uguglianza di tassazione ove chi piu aveva piu avrebbe dovuto dare, da noi cosi non è che paga è sempre e solo chi nopn puo sfuggire ai balzelli, il fatto di fondo è che manco il senso dello Stato ove questo termine rivesta il senso piu nobile dell'essere "insieme uniti" nella stessa nazione, ora come ora putroppo non vedo spiraglio alcuno di una nuova forma di pensiero, personalmente ritengo ci troviamo in un momento di oscurantismo, in una sorta cioè di periodo di decadimento culturale e spirituale, in questo la storia ci è maestra di vita, peccato che non sappiamo guardarci un attimo alle spalle per avere un visione piu chiara di quello che abbiamo dinanzi

acer250 ha scritto: il fatto di fondo è che manco il senso dello Stato ove questo termine rivesta il senso piu nobile dell'essere "insieme uniti" nella stessa nazione, ora come ora putroppo non vedo spiraglio alcuno di una nuova forma di pensiero, personalmente ritengo ci troviamo in un momento di oscurantismo, in una sorta cioè di periodo di decadimento culturale e spirituale, in questo la storia ci è maestra di vita, peccato che non sappiamo guardarci un attimo alle spalle per avere un visione piu chiara di quello che abbiamo dinanzi