sono piuttosto stupito dalle risposte di acer, pepe e smilzo... oggi è la data della morte del Che.
e per quanto riguarda la faccenda dei due "famosi" orologi, (famosi solo fra coloro che non vogliono ammettere la grandezza dell'uomo in questione...) riporto delle belle e interessanti parole trovate in rete (che mi trovano d'accordo).
Trovo difficile rispondere ad alcune sciocchezze che ho letto in questo post, ma trovo impossibile non farlo.
Parlare senza conoscere la storia (come hanno fatto alcuni) sostenendo poi pure di conoscerla è davvero difficile da non commentare.
Riguardo all’orologio di Ernesto Guevara era un Rolex GMT (con ghiera nera) regalatogli da suo padre quando lui si laureò in medicina, il Che infatti era un medico di famiglia Argentina benestante, tutt’altro che un “proletario”. L’altro invece era sempre un GMT ma con ghiera bicolore regalatogli da Fidel Castro dopo la vittoria di Santa Clara. Vi ricordo che in quegli anni per altro un Rolex era si un buon orologio ma non aveva ne l’aurea ne il costo che ha ora, era un semplice buon orologio robusto, tutt’altro che uno status symbol.
Dopo la morte del Che gli orologi scomparvero e malgrado mille leggende di certezze non ve n’è alcuna.
La curiosità riguardo al perché dei due orologi pare spiegarsi nel fatto che uno dei due orologi segnava sempre l’ora di Cuba (probabilmente per nostalgia) mentre l’altro l’ora del luogo in cui si trovava (per chi non lo sapesse vi ricordo che dopo la vittoria di Cuba, Guevara incominciò a girare per il mondo; Stati uniti, Russia, Africa, Messico e purtroppo per lui in fine Bolivia).
Non posso poi esimermi da un accenno politico.
Non sarebbe necessario essere un comunista (io non lo sono) per sapere che l’ideale socialista per il quale ha combattuto Che Guevara non è certo “povertà per tutti” quindi lui come tutti quelli che condividono quel tipo di ideologia non ha mai demonizzato la ricchezza ne gli oggetti di pregio che la determinano, ciò che demonizzava erano chi se li permetteva sfruttando altre persone o rubando a loro. Diritti uguali e stesse opportunità per tutti, questo è il principio. Poi chi avrà maggior merito avrà giustamente più di altri. Molti che ancora oggi danno del “comunista incoerente” a qualunque progressista sfoggi un certo benessere, sarebbe meglio si studiasse un po’ cosa significhino questi ideali invece di ascoltare e ripetere biecamente quello che sentono dire da altri. L’importante è conoscere ciò di cui si parla poi ovviamente ognuno è libero di essere d’accordo o meno ma almeno che sia certi di sapere con cosa non si è d’accordo!