in Italia professori tecnici e politici evidentemente e disastrosamente ancora non hanno capito quello che è hanno provocato ed è puntualmente accaduto, il ciclo si svolge in sette fasi:
1 fase In Europa le nazioni piu deboli (vedi Spagna Grecia Italia) Paese accettano l’unione monetaria, e liberalizzano i movimenti di capitale.
2 fase subito affluiscono i capitali esteri, che trovano conveniente investire in un Paese dove i tassi di interesse sono più alti, ma non esiste il rischio di cambio.
3fase per un breve periodo Il flusso di liquidità fa crescere consumi e investimenti, quindi crescono Pil e in seconda fase un briciolo di occupazione.
4 fase - ovviamente è palese che un paese debole e indebitato non può reggere a una moneta di valore e di pregio, solo i politici non riescono a capire certe cose ed è inutile che noi corriamo dietro un euro troppo forte per noi, quindi aumentano anche l’inflazione e il debito privato, inoltre si creano bolle azionarie e immobiliari.
5 fase - La differenza dei tassi di inflazione in ogni paese con un sistema euro di tassi fissi provoca un sbilanciamento con conseguente deficit della bilancia commerciale, conseguentemente si rende necessario il continuo afflusso di nuovi capitali, e diventa evidente che un cambio di tasso fisso fra tutti i paesii UE non è più credibile, ciò crea panico tra gli investitori stranieri, che arrestano i finanziamenti.
6 fase Avvertito il pericolo la Banca Centrale europea inizia a “difendere” il cambio cercando di attirare capitali alzando i tassi di interesse però queste politiche lanciano segnali negativi ai mercati che ritengono sempre meno sicuri gli asset di quel paese, qualcuno la chiama semplicemente crisi degli spread, ma si tratta sempre della stessa cosa-Inizia la crisi: si innesca un circolo vizioso tra calo del Pil e aumento del debito pubblico. Il governo taglia la spesa pubblica e/o aumenta le tasse, aggravando la recessione.
7 e ultima fase – Ora non è più possibile per mancanza di liquidità attuare sui mercati valutari vendendo valuta estera e comprando quella nazionale e finanziando continuamente le banche, siamo quindi alla fine del ciclo dove vi è una “rottura” del cambio ormai insostenibile. Le conseguenze di questa rottura non sono però prevedibil ma l’Italia è costretta ad abbandonare il cambio fisso e a svalutare.
Abbiamo avuto tutti i passaggi dalla 1 alla 6 fase, e ora deve arrivare inevitabilmente la settima.
Buon Anno a tutti
