Re: Cosa mi passa per la testa
Inviato: 09/02/2016, 15:23
a me piacerebbe riprendere a suonare la figa come un tempo....
Il Forum della Setta dei Landroveristi Estinti
https://www.deadlanders.it/forum/
Dani4x4 ha scritto:tutto questo è un ottimo anticoncezionale...
Guybrush Treepwood ha scritto:E' un pò che non scrivo, e questo succede perché è un momento particolare della mia vita. Cambiamenti al lavoro, Luca che fra pochi mesi va a scuola e sta cambiando di ora in ora, una bimba in arrivo... Insomma tante cose belle allo stesso tempo. Questo mi ha fatto riflettere. Dal 2009 in poi ogni mio singolo pensiero è stato dedicato a 2,5 Tonnellate di ferro e alluminio, e ogni volta che ho dovuto distrarmi per necessità tipo respirare, dormire o lavorare, è stato come sottrarre tempo prezioso al processo creativo che doveva alla fine materializzarsi nel mio 110 ideale. Per anni l'unico desiderio che sinceramente ho provato (pulsioni sessuali a parte...) è stato quello di infilarmi sotto al Defender e trasformarlo in quel sogno che stava (e ancora sta), nella mia testa di minchia. Al massimo come alternativa concepivo il mettere alla prova il frutto delle mie elucubrazioni e del fiume di soldi che ci ho buttato dentro. Ma la notte di Natale ho avuto un'illuminazione: la verità è che sono come un tossico, il cui unico pensiero è come reperire altri soldi per procurarmi la mia droga, sempre di più, e questo stava limitando fortemente la mia capacità di apprezzare e godere tutto il resto. A nulla erano serviti palliativi come il modellismo o la mountain bike. Quindi ho deciso che era il momento di prendere una pausa. Per la prima volta dal 2009 mi sono imposto di non toccare il Defender per l'intera durata delle vacanze di Natale (quest'anno tre settimane). E così ho scoperto quanto a volte possa essere bello passare del tempo libero con la mia famiglia. Ma sono pur sempre un drogato, quindi mi serviva il metadone, una nuova sfida... Ed è qui che è tornata a far parte della mia vita la mia altra grande passione: la musica. Tolti 15 anni di polvere dalla mia Gibson SG, ho richiamato gli amici coi quali tanti anni fa facevamo scempio della nostra dignità nei peggiori bar del varesotto suonando Metallica, Marylin Manson e perfino qualche nostro pezzo. Il fuoco sotto la cenere è divampato in una luminosa fiamma e gli dei del rock sono tornati arroganti a guidare il nostro ego. Ora passo le mie serate in casa a studiare musica, i piovosi pomeriggi festivi in camera con Luca a suonare, e un paio di sere al mese in sala prove col gruppo.
Finalmente leggo con piacere il forum, un bel pezzo vero e non montato ad arte per solo spirito goliardico
bravo Andrea, inizio a ritrovare il ragazzo che ho conosciuto e che mi piaceva un sacco frequentare
Le tue parole si sposano esattamente con la stessa sensazione che ebbi quando presi la decisione di vendere il Def...
piacere che leggo questo pensiero
chissà che magari troviamo anche il tempo di vederci?
Ciao
Il Def è sempre li, ma è tornato ad avere l'importanza che gli spetta, quella di uno svago, non il fine ultimo di ogni minuto della mia giornata. Mi diverto come un matto a fare la rock star, ho più tempo per la famiglia, risparmio un sacco di soldi e sono molto, molto più in pace con la mia coscienza.
birba ha scritto:tranquillo tra poco tutti questi "fremiti" ti passano
ti dedico il punto 10
1. Il pannolino puo essere cambiato per tre ragioni:
a) perché lo dice la mamma;
b) perché lo dice la suocera;
c) perché il bimbo ha cagato.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la
presenza della merda. Di solito accade così. La mamma prende in braccio
il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina:
- E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino? Cosa ha fatto
l'angioletto?
Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di
destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice:
- Che schifo! - e chiama la tata.
Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.
2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio
è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose
sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui
appoggiare il bambino. Far star fermo il bambino su quel piano e come
far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale
non distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi
sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi
giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si
allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua.
Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.
3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente
quello che Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della verità.
Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre.
La zaffata è impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un
intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti
dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'è
niente da fare!
O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio,
mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di
yogurt. Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che
vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo
doppia panna. Se guardate e più difficile. Ma senza guardare? Io con
questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso
quando apro uno yogurt sento odor di merda.
4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo
su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine
profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le
salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il
blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a
cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa di
stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se non vi cade, riuscirà
comunque a spargere un po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con
le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso
pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino
e richiudetelo.
A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota
coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica.
5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per
terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando
il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la
presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi
passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno
immediatamente giu verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e
da li spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete
traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate alla Pasta di
Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e
del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne
distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc.
A quel punto avete praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipì.
6. Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un
istintivo salto indietro. Errore! La trota, finalmente libera, si butta
giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.
7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito
c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire
il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è stato
studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude.
Si, ma quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così
è troppo stretto, così è troppo largo. Si puo arrivare anche ad una
ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad
intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione,
cioè inizia a gridare come un martire.
Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.
8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e
provare a rivestire il bambino. E' questo il momento dei poussoir.
Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse:
- Partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri
figli con i poussoir!
Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo,
mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente
in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.
9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete
praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco:
il culetto si arrossirà. Pensate ai bambini in Africa e concludete:
si arrossirà, e che sarà mai! Quindi prendete il bambino e lo
riconsegnate alla mamma. Lei chiederà:
- L'hai messo il borotalco?
Voi direte:
- Sì! - con convinzione.
10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un
pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis.
Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente
buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore è convinto di
avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando
l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere
single, giovane, cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino
a consultare il settore "Decappottabili" su Gente&Motori. Altri
telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù.
Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi,
tragicamente, ritornano.
In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti
sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.
Guybrush Treepwood ha scritto:La tua ironia sulle mie doti di musicista scivola sul piano inclinato della mia indifferenza senza provocare attrito alcuno Infatti non ho abbandonato, ho drasticamente ridotto. Ma per riuscire a farlo all'inizio ho dovuto staccare la spina completamente. Adesso credo di aver trovato un equilibrio più congruo. Penso fra l'altro che andrò a Levone con Luca, e sará divertente.