Si. Fi.
Inviato: 26/10/2016, 13:11
Tutto cominciò così:
Li comprò mio nonno, papà di mia mamma.
Neanche so il perchè visto che non era amante della fantascienza, al contrario di sua moglie, mia nonna, che invece divorava i romanzi di Urania quando ancora il mercato editoriale era florido e non inquinato da Vampiri più o meno fantasy.
Già, perchè ormai, almeno in Italia Fantasy e Fantascienza sono incredibilmente sinonimi.
Forse anche per colpa della debacle di Editrice Nord e del torto subito da parte della statalissima "Poste Italiane."
Mmmhh... forse sono andato un po' troppo veloce, vero?
Ok, la macchina del tempo mi riporterà all'origine. In questo 3D si può.
Mia mamma, ovviamente, avida lettrice si fece rapire dal mondo della fantascienza e dal fantasy, tanto da essere stata una delle prime fan di Guerre Stellari alla fine degli anni '70 e che mi portò a vedere tutti gli altri episodi.
Penso di essere stato un dei tanti bimbi desiderosi di avere un Rankor nella cuccia in giardino.
Per altro imparai a disegnare (bene) copiando proprio i mostri di Alex Raymond (Nomen Omen).
Mia madre appunto a cavallo di fine anni 80 e primi 90 (se la memoria non mi inganna), divenne assidua lettrice del club editoriale Editrice Nord, che ogni 3 mesi inviava a casa uno splendido catalogo in carta ruvida RIGOROSAMENTE in bianco e nero dove venivano presentati i vari romanzi e cicli letterari (ragionati!) della fantascienza che raggiungeva la terra tricolore e le anteprime mondiali che per la maggior parte provenivano dalla floridissima America.
Mi sembra che Editrice Nord nacque dalle ceneri della Gloriosissima Urania, gelosissimo ricordo di tutti noi vecchi appassionati.
Editrice Nord che vendendo solo per corrispondenza fu costretta a chiudere i battenti per colpa delle Poste Italiane che aumentarono mostruosamente i costi di spedizione tagliando le gambe a questa bellissima realtà di nicchia.(E qui ci starebbe bene un'imprecazione)
Ma perchè avvicinarsi alla fantascienza?
Intanto perchè significa proprio ciò che è, ovvero SCIENZA si, ma fantastica, ovvero un'esplosione esponenziale di dove la fantasia scientifica riesce a spingere in avanti nel tempo delle illazioni possibili.
Leggete Verne ed il suo sottomarino elettrico per averne un'idea più precisa.
Quindi i fantascientifici non sono altro che amanti delle possibilità dell'evoluzione gnoseologica applicata alla tecnologia.
Fantascienza?
Fino ad un certo punto.
Edgar Rice Burroughs vi dice niente?
Forse no, fino a quando nel 1912 non pubblicò il personaggio di TARZAN, come usava allora a puntate su una rivista dell'epoca.
Bene, pochi sanno che è stato un prolifico autore di Fantascienza da me amato alla follia e pubblicò contemporaneamente al Signore delle scimmie il ciclo di JOHN CARTER di MARTE e 20 anni dopo il ciclo di CARSON di VENERE.
Neanche da dire che li ho divorati entrambi.
Nel 2012 la Disney fece uscire la trasposizione letteraria di John Carter di Marte, film molto bello (per gli appassionati) che riscosse, ovviamente, un pessimo successo e racconta dell'incredibile storia di un Capitano eroe della guerra di secessione americana che addormentatosi dentro una grotta si risveglia sul pianeta rosso.
Ovviamente non la crosta rocciosa che conosciamo noi, ma un floridissimo pianeta abitato da personaggi incredibili che dota il nostro beniamino di una fantasica o meglio dire, fantascientifica capacità.
L'idea di Borroughs è geniale: cosa succederebbe se un essere umano, abituato alla gravità del proprio pianeta, finisse su un mondo con densità inferiore?
Beh, sarebbe apparentemente dotato di una forza incredibile che gli permetterebbe di spostarsi compiendo balzi sorprendenti.
Ecco, questa semplice idea venne ripresa nel 1933 da due illustratori, Jerry Siegel (ri Nomen Omen) e Joe Shuster che crearono il supereroe Superman, appunto, infante nato sul pianeta Kripton dotato di una densità e quindi attrazione gravitazionale superiori al pianeta Terra che permise, all'inizio della sua vita fumettistica, all'antipaticissimo eroe in calzamaglia rosso-blu (per me!) di avere una forza sovrumana e la capacità di salti incredibili.
Già, perchè in origine, Clark Kent, non era capace di volare, ma solo di zompare!!
Da ciò, un geniale professore di Fisica americano, James Kakalios, nel 2007 pubblicò "LA FISICA DEI SUPEREROI" testo di fiscica 1 che spiega la scienza agli studenti analizzando seriamente le capacità dei nostri beniamini.
Nello specifico risale anche alla massa del pianeta Kripton partendo dalla quantità di forza necessaria a Superman per saltare da terra alla sommità di un grattacielo di svariati piani, relazionandola alle capacità umane.
Il conto è molto meno complesso di quello che immaginiate.
E così via per tutti i vari personaggi dei fumetti. (Più avanti se mi ricordo vi svelerò pure il perchè di questa necessità tutta Americana di avere Supereroi incredibili.)
Alla luce di questo, pensate ancora che la SCIENZA non possa, in fondo, essere un po' FANTA?
Chiaramente il testo di Kakalios è consigliatissimo anche agli svogliati di matematica che potrebbero scoprire... un mondo!
Continua...
Li comprò mio nonno, papà di mia mamma.
Neanche so il perchè visto che non era amante della fantascienza, al contrario di sua moglie, mia nonna, che invece divorava i romanzi di Urania quando ancora il mercato editoriale era florido e non inquinato da Vampiri più o meno fantasy.
Già, perchè ormai, almeno in Italia Fantasy e Fantascienza sono incredibilmente sinonimi.
Forse anche per colpa della debacle di Editrice Nord e del torto subito da parte della statalissima "Poste Italiane."
Mmmhh... forse sono andato un po' troppo veloce, vero?
Ok, la macchina del tempo mi riporterà all'origine. In questo 3D si può.
Mia mamma, ovviamente, avida lettrice si fece rapire dal mondo della fantascienza e dal fantasy, tanto da essere stata una delle prime fan di Guerre Stellari alla fine degli anni '70 e che mi portò a vedere tutti gli altri episodi.
Penso di essere stato un dei tanti bimbi desiderosi di avere un Rankor nella cuccia in giardino.
Per altro imparai a disegnare (bene) copiando proprio i mostri di Alex Raymond (Nomen Omen).
Mia madre appunto a cavallo di fine anni 80 e primi 90 (se la memoria non mi inganna), divenne assidua lettrice del club editoriale Editrice Nord, che ogni 3 mesi inviava a casa uno splendido catalogo in carta ruvida RIGOROSAMENTE in bianco e nero dove venivano presentati i vari romanzi e cicli letterari (ragionati!) della fantascienza che raggiungeva la terra tricolore e le anteprime mondiali che per la maggior parte provenivano dalla floridissima America.
Mi sembra che Editrice Nord nacque dalle ceneri della Gloriosissima Urania, gelosissimo ricordo di tutti noi vecchi appassionati.
Editrice Nord che vendendo solo per corrispondenza fu costretta a chiudere i battenti per colpa delle Poste Italiane che aumentarono mostruosamente i costi di spedizione tagliando le gambe a questa bellissima realtà di nicchia.(E qui ci starebbe bene un'imprecazione)
Ma perchè avvicinarsi alla fantascienza?
Intanto perchè significa proprio ciò che è, ovvero SCIENZA si, ma fantastica, ovvero un'esplosione esponenziale di dove la fantasia scientifica riesce a spingere in avanti nel tempo delle illazioni possibili.
Leggete Verne ed il suo sottomarino elettrico per averne un'idea più precisa.
Quindi i fantascientifici non sono altro che amanti delle possibilità dell'evoluzione gnoseologica applicata alla tecnologia.
Fantascienza?
Fino ad un certo punto.
Edgar Rice Burroughs vi dice niente?
Forse no, fino a quando nel 1912 non pubblicò il personaggio di TARZAN, come usava allora a puntate su una rivista dell'epoca.
Bene, pochi sanno che è stato un prolifico autore di Fantascienza da me amato alla follia e pubblicò contemporaneamente al Signore delle scimmie il ciclo di JOHN CARTER di MARTE e 20 anni dopo il ciclo di CARSON di VENERE.
Neanche da dire che li ho divorati entrambi.
Nel 2012 la Disney fece uscire la trasposizione letteraria di John Carter di Marte, film molto bello (per gli appassionati) che riscosse, ovviamente, un pessimo successo e racconta dell'incredibile storia di un Capitano eroe della guerra di secessione americana che addormentatosi dentro una grotta si risveglia sul pianeta rosso.
Ovviamente non la crosta rocciosa che conosciamo noi, ma un floridissimo pianeta abitato da personaggi incredibili che dota il nostro beniamino di una fantasica o meglio dire, fantascientifica capacità.
L'idea di Borroughs è geniale: cosa succederebbe se un essere umano, abituato alla gravità del proprio pianeta, finisse su un mondo con densità inferiore?
Beh, sarebbe apparentemente dotato di una forza incredibile che gli permetterebbe di spostarsi compiendo balzi sorprendenti.
Ecco, questa semplice idea venne ripresa nel 1933 da due illustratori, Jerry Siegel (ri Nomen Omen) e Joe Shuster che crearono il supereroe Superman, appunto, infante nato sul pianeta Kripton dotato di una densità e quindi attrazione gravitazionale superiori al pianeta Terra che permise, all'inizio della sua vita fumettistica, all'antipaticissimo eroe in calzamaglia rosso-blu (per me!) di avere una forza sovrumana e la capacità di salti incredibili.
Già, perchè in origine, Clark Kent, non era capace di volare, ma solo di zompare!!
Da ciò, un geniale professore di Fisica americano, James Kakalios, nel 2007 pubblicò "LA FISICA DEI SUPEREROI" testo di fiscica 1 che spiega la scienza agli studenti analizzando seriamente le capacità dei nostri beniamini.
Nello specifico risale anche alla massa del pianeta Kripton partendo dalla quantità di forza necessaria a Superman per saltare da terra alla sommità di un grattacielo di svariati piani, relazionandola alle capacità umane.
Il conto è molto meno complesso di quello che immaginiate.
E così via per tutti i vari personaggi dei fumetti. (Più avanti se mi ricordo vi svelerò pure il perchè di questa necessità tutta Americana di avere Supereroi incredibili.)
Alla luce di questo, pensate ancora che la SCIENZA non possa, in fondo, essere un po' FANTA?
Chiaramente il testo di Kakalios è consigliatissimo anche agli svogliati di matematica che potrebbero scoprire... un mondo!
Continua...