The DL Society Short Stories Collection

4 chiacchiere tra amici

Moderatore: Fondatori

Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 30/10/2016, 12:03
Progetto raccolta materiale autobiografico a tema LR e tutto ciò che per voi vi pertiene, sketches frammenti quello che avete sottomano, pubblichiamo tutto qui e vediamo che ne viene fuori.

Dopo pranzo vorrei postare qualcosa io.

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Avatar utente
Ciucciaranelle al mentolo
Messaggi: 15013
Iscritto il: 08/05/2010, 11:28
Località: Cogliate
Regione:
Lombardia
MessaggioInviato: 30/10/2016, 14:55
Allora attendo... ma a che ora mangi?


Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
"Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive."
Avatar utente
Confratello
Messaggi: 7674
Iscritto il: 19/07/2010, 10:21
Località: V.
Regione:
Piemonturia o Ligurionte, fate voi...
MessaggioInviato: 30/10/2016, 16:30
È ancora al limoncino...
SUPERIUS SUPERIS INFERIUS INFERIS

«Me ne strafotto»
Avatar utente
DeadLander
Messaggi: 601
Iscritto il: 19/04/2014, 11:59

Regione:
vicenza
MessaggioInviato: 30/10/2016, 16:46
Stacchi un po o fai tutt'uno con la cena?

tiberio
Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 30/10/2016, 19:49
No raga' è che un mio caro amico dopo pranzo è venuto è mi ha portato questa ganja special incrocio tra semi di una pianta brasiliana e altre piante da semi albanesi, noi la chiamiamo "il trans".

Sono preso con quello e con la serie High Maintenance che sinceramente mi sta flashando di brutto.

Metto qualche fotina su Growing.

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 01/11/2016, 12:24
Struwwelpeter ha scritto:No raga' è che un mio caro amico dopo pranzo è venuto è mi ha portato questa ganja special incrocio tra semi di una pianta brasiliana e altre piante da semi albanesi, noi la chiamiamo "il trans".

Sono preso con quello e con la serie High Maintenance che sinceramente mi sta flashando di brutto.

Metto qualche fotina su Growing.

S.


La ganja non era niente di che.

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 01/11/2016, 13:14
#1

Quella mattina l'umidità della notte appena trascorsa rendeva il pelo del loro grande cane bianco appiccicoso e puzzolente. Il cane non sembrava curarsene mentre continuava a spingere col muso e col grosso tartufo nero contro la sua coscia.
L. pareva non essersene accorto, oppure può essere che scegliesse volontariamente di ignorare le attenzioni dell'animale. Comunque, i suoi pensieri in quel momento erano lontani mille chilometri.
Qualcosa di strano quella mattina, subito dopo che lei se n'era andata, lo rendeva inquieto. All'inizio era riuscito piuttosto bene a far finta di niente, dandosi da fare con quelle piccole attività quotidiane particolarmente impegnative e gratificanti come pulire la macchinetta del caffè, passare lo straccio, sbattere i tappeti.
La ripetizione continua di quei gesti lo aveva reso particolarmente metodico e rapido per cui non passò molto tempo che quell'inquietudine tornò a farsi risentire, netta e tagliente questa volta. Poche decine di minuti dopo L. s'era ritrovato seduto al tavolo della cucina vuoto e perfettamente pulito e sgombro e tutt'attorno era perfettamente ordinato e la casa era silenziosa e si potevano sentire gli uccelli e gli insetti impollinatori fuori spassarsela un mondo al sole e, più in lontananza, rumore di mezzi agricoli, "una motosega o forse un grosso decespugliatore" pensò, e poi automobili che sfrecciavano sulla strada bagnata. Si sentiva il bagnato sollevarsi sotto le ruote con quel suono scrosciante come sotto una doccia.
Era stato allora che il cane, dalla sua posizione addossata all'angolo inferiore della porta d'ingresso s'era fatto lentamente avanti, supplichevole quasi implorasse attenzione, ma L. sembrava non avvedersene. Il flusso dei pensieri era troppo rapido per lasciargli percezioni sensoriali diverse dal forte prurito che a tratti gli sconvolgeva la punta del cranio.
In sequenza molto rapida la memoria gli buttò sul tavolo tutti i fatti principali della sua vita da tre anni prima a quel momento, nel silenzio apparente della cucina, 08:33 AM. Il grosso cane lercio aveva tutte le caratteristiche per rientrare a pieno titolo tra uno di questi.
Ma L. non pensò affatto a lui nonostante gli avesse voluto più bene che a se stesso, nonostante avesse fatto il diavolo in quattro per portarselo a casa quando una mattina insieme a Claudia erano nel parco e cercavano qualcuno che gli desse un po' di formaggio da mangiare perché si erano persi a guardare gli enormi pini e avevano trovato una famiglia di pastori dell'Est con una cagna bianca e i cuccioli. Lui aveva insistito un po' e alla fine la moglie del pastore aveva ceduto, "vai a stare con chi ti vorrà bene!" aveva affermato.
Si incideva la corteccia di enormi colossi di 70 e passa metri e con qualche sistema artigianale si raccoglieva l'essenza che poi si rivendeva ai lavoratori chimici per farne solventi. Glielo avevano raccontato a L. certi paesani e Claudia come al solito non era stata a sentire ma L. glielo stava spiegando in macchina sulla strada del ritorno, e glielo avrebbe spiegato ancora dopo, anche se lei di nuovo avrebbe solo fatto finta di sentire per far piacere a lui, ma non perché lo amava, ma solo perché tra loro era già finita da un pezzo e quel viaggio nel parco le stava cominciando a stare sullo stomaco e così lui che era così ostinatamente stupido e codardo, stupido ma soprattutto codardo a portarla fin lì quando la cosa si sarebbe potuta risolvere in 5 minuti. Invece le toccava fare il teatrino. Era stato in quei giorni che L. aveva deciso che sarebbe cambiato per sempre, ma non era la prima volta che lo diceva così la cosa non lo entusiasmò affatto. Claudia prese a dire come non fosse una buona idea avere un animale in giro per casa e di pensare alle spese e alle scomodità e rinunce che avrebbe comportato, primo tra tutti i loro viaggi. L. ricordò come in quell'istante lei gli fosse apparsa spietata e gretta. Gotta be cruel to be kind, gli venne da dire e gli girò lo stomaco.
Quando finalmente ce l'ebbe fatta a scrollarsi di dosso quel torpore rancoroso molto più che malinconico, L. aveva perso la cognizione di quanto tempo fosse passato, ma era poco in realtà. Guardò in direzione della trave del camino, tra una grossa conchiglia presa a Cuba e una scatoletta africana di legno, scorse le cifre 08:37. Tornò a guardare la scatoletta, un curioso contenitore intarsiato ad elefanti e rinoceronti con piccoli ghirigori di finto oro. Fece per alzarsi e senti il formicolio alle gambe, poi forzò ancora e passò dell'altro tempo e poi si ritrovò con la scatoletta in mano ed era di nuovo seduto al tavolo da quattro soldi nella piccola cucina pulita e silenziosa.
Poche erano le cose che importavano veramente a L. e tra queste il tempo non figurava. L. lo riteneva una preoccupazione volgare e indegna al pari del denaro, intuiva bene il legame malefico tra i due. Continuò a lasciare che fossero gli altri a preoccuparsene e dopo aver aperto la scatoletta, con tutta l'efficienza e cura di cui era capace a quell'ora della giornata, si preparò una sigaretta e se ne stette lì a gustarsela. Il tempo per L. era quella parte della vita che era moralmente obbligatorio dedicare alle proprie occupazioni preferite e tra queste ce n'erano alcune pubbliche e lecite e altre più o meno illecite e forse anche indegne e per questo segrete, ma ai suoi occhi le ultime erano sicuramente le più meritevoli. Di certo erano l'unica cosa che gli interessasse fare in quel momento.

[...]

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 01/11/2016, 13:28
Struwwelpeter ha scritto:#1

Quella mattina l'umidità della notte appena trascorsa rendeva il pelo del loro grande cane bianco appiccicoso e puzzolente. Il cane non sembrava curarsene mentre continuava a spingere col muso e col grosso tartufo nero contro la sua coscia.
L. pareva non essersene accorto, oppure può essere che scegliesse volontariamente di ignorare le attenzioni dell'animale. Comunque, i suoi pensieri in quel momento erano lontani mille chilometri.
Qualcosa di strano quella mattina, subito dopo che lei se n'era andata, lo rendeva inquieto. All'inizio era riuscito piuttosto bene a far finta di niente, dandosi da fare con quelle piccole attività quotidiane particolarmente impegnative e gratificanti come pulire la macchinetta del caffè, passare lo straccio, sbattere i tappeti.
La ripetizione continua di quei gesti lo aveva reso particolarmente metodico e rapido per cui non passò molto tempo che quell'inquietudine tornò a farsi risentire, netta e tagliente questa volta. Poche decine di minuti dopo L. s'era ritrovato seduto al tavolo della cucina vuoto e perfettamente pulito e sgombro e tutt'attorno era perfettamente ordinato e la casa era silenziosa e si potevano sentire gli uccelli e gli insetti impollinatori fuori spassarsela un mondo al sole e, più in lontananza, rumore di mezzi agricoli, "una motosega o forse un grosso decespugliatore" pensò, e poi automobili che sfrecciavano sulla strada bagnata. Si sentiva il bagnato sollevarsi sotto le ruote con quel suono scrosciante come sotto una doccia.
Era stato allora che il cane, dalla sua posizione addossata all'angolo inferiore della porta d'ingresso s'era fatto lentamente avanti, supplichevole quasi implorasse attenzione, ma L. sembrava non avvedersene. Il flusso dei pensieri era troppo rapido per lasciargli percezioni sensoriali diverse dal forte prurito che a tratti gli sconvolgeva la punta del cranio.
In sequenza molto rapida la memoria gli buttò sul tavolo tutti i fatti principali della sua vita da tre anni prima a quel momento, nel silenzio apparente della cucina, 08:33 AM. Il grosso cane lercio aveva tutte le caratteristiche per rientrare a pieno titolo tra uno di questi.
Ma L. non pensò affatto a lui nonostante gli avesse voluto più bene che a se stesso, nonostante avesse fatto il diavolo in quattro per portarselo a casa quando una mattina insieme a Claudia erano nel parco e cercavano qualcuno che gli desse un po' di formaggio da mangiare perché si erano persi a guardare gli enormi pini e avevano trovato una famiglia di pastori dell'Est con una cagna bianca e i cuccioli. Lui aveva insistito un po' e alla fine la moglie del pastore aveva ceduto, "vai a stare con chi ti vorrà bene!" aveva affermato.
Si incideva la corteccia di enormi colossi di 70 e passa metri e con qualche sistema artigianale si raccoglieva l'essenza che poi si rivendeva ai lavoratori chimici per farne solventi. Glielo avevano raccontato a L. certi paesani e Claudia come al solito non era stata a sentire ma L. glielo stava spiegando in macchina sulla strada del ritorno, e glielo avrebbe spiegato ancora dopo, anche se lei di nuovo avrebbe solo fatto finta di sentire per far piacere a lui, ma non perché lo amava, ma solo perché tra loro era già finita da un pezzo e quel viaggio nel parco le stava cominciando a stare sullo stomaco e così lui che era così ostinatamente stupido e codardo, stupido ma soprattutto codardo a portarla fin lì quando la cosa si sarebbe potuta risolvere in 5 minuti. Invece le toccava fare il teatrino. Era stato in quei giorni che L. aveva deciso che sarebbe cambiato per sempre, ma non era la prima volta che lo diceva così la cosa non lo entusiasmò affatto. Claudia prese a dire come non fosse una buona idea avere un animale in giro per casa e di pensare alle spese e alle scomodità e rinunce che avrebbe comportato, primo tra tutti i loro viaggi. L. ricordò come in quell'istante lei gli fosse apparsa spietata e gretta. Gotta be cruel to be kind, gli venne da dire e gli girò lo stomaco.
Quando finalmente ce l'ebbe fatta a scrollarsi di dosso quel torpore rancoroso molto più che malinconico, L. aveva perso la cognizione di quanto tempo fosse passato, ma era poco in realtà. Guardò in direzione della trave del camino, tra una grossa conchiglia presa a Cuba e una scatoletta africana di legno, scorse le cifre 08:37. Tornò a guardare la scatoletta, un curioso contenitore intarsiato ad elefanti e rinoceronti con piccoli ghirigori di finto oro. Fece per alzarsi e senti il formicolio alle gambe, poi forzò ancora e passò dell'altro tempo e poi si ritrovò con la scatoletta in mano ed era di nuovo seduto al tavolo da quattro soldi nella piccola cucina pulita e silenziosa.
Poche erano le cose che importavano veramente a L. e tra queste il tempo non figurava. L. lo riteneva una preoccupazione volgare e indegna al pari del denaro, intuiva bene il legame malefico tra i due. Continuò a lasciare che fossero gli altri a preoccuparsene e dopo aver aperto la scatoletta, con tutta l'efficienza e cura di cui era capace a quell'ora della giornata, si preparò una sigaretta e se ne stette lì a gustarsela. Il tempo per L. era quella parte della vita che era moralmente obbligatorio dedicare alle proprie occupazioni preferite e tra queste ce n'erano alcune pubbliche e lecite e altre più o meno illecite e forse anche indegne e per questo segrete, ma ai suoi occhi le ultime erano sicuramente le più meritevoli. Di certo erano l'unica cosa che gli interessasse fare in quel momento.

[...]

S.


Questo potrebbe essere un inizio per una short story nel solco di Raymond Carver, bisogna vedere come svilupparla.

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Avatar utente
Escort
Messaggi: 6962
Iscritto il: 19/08/2013, 8:14
MessaggioInviato: 01/11/2016, 19:46
:-)
Ultima modifica di andrearally il 19/08/2013, 08:14, modificato 8:14 volte in totale.
Avatar utente
Confratello
Messaggi: 7674
Iscritto il: 19/07/2010, 10:21
Località: V.
Regione:
Piemonturia o Ligurionte, fate voi...
MessaggioInviato: 01/11/2016, 19:58
Mmmhh...

Mi hanno ricordato che ci avevo già provato :

viewtopic.php?f=45&t=7531

No.

Non funziona.
SUPERIUS SUPERIS INFERIUS INFERIS

«Me ne strafotto»
Avatar utente
Escort
Messaggi: 6962
Iscritto il: 19/08/2013, 8:14
MessaggioInviato: 01/11/2016, 20:06
chi te lo ha ricordato?
avrebbe funzionato nella rubricam
Ultima modifica di andrearally il 19/08/2013, 08:14, modificato 8:14 volte in totale.
Avatar utente
Confratello
Messaggi: 7674
Iscritto il: 19/07/2010, 10:21
Località: V.
Regione:
Piemonturia o Ligurionte, fate voi...
MessaggioInviato: 01/11/2016, 20:11
Bus...?
SUPERIUS SUPERIS INFERIUS INFERIS

«Me ne strafotto»
Avatar utente
Ciucciaranelle al mentolo
Messaggi: 15013
Iscritto il: 08/05/2010, 11:28
Località: Cogliate
Regione:
Lombardia
MessaggioInviato: 01/11/2016, 21:55
Bellissimo, profondo, e soprattutto reale.
Quando parti, non portare con te un idiota. Ne troverai sicuramente uno sul posto.
"Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive."
Avatar utente
DeadLander
Messaggi: 506
Iscritto il: 19/01/2014, 11:12
Località: Sassari
Regione:
Sardegna
MessaggioInviato: 01/11/2016, 21:59
Gia'.....
Eppure sei attirato no?
Dio c'è,ma ci odia "Freak" Antoni
Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 02/11/2016, 1:36
Magari cose scritte a 4-8-12 mani no ma se ognuno contribuisce con un pezzo di proprio pugno può venirne qualcosa di bello.

L'unica regola secondo me è che ogni partecipante scriva di cose che conosce molto bene di prima mano, quindi ogni sketch dovrebbe essere molto autobiografico. Altrimenti si vede che bluffi e non si crea la magia necessaria, secondo me.

Essere quanto più onesti con il minor numero di parole possibile.

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Avatar utente
Confratello
Messaggi: 7674
Iscritto il: 19/07/2010, 10:21
Località: V.
Regione:
Piemonturia o Ligurionte, fate voi...
MessaggioInviato: 02/11/2016, 7:12
O beh...
Per essere onesto e stringato di parola me ne basta una : coglione.
SUPERIUS SUPERIS INFERIUS INFERIS

«Me ne strafotto»
Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 02/11/2016, 9:00
Jerry ha scritto:O beh...
Per essere onesto e stringato di parola me ne basta una : coglione.


A qualcuno la storia non è piaciuta... :obscene-buttred:

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Avatar utente
Confratello
Messaggi: 7674
Iscritto il: 19/07/2010, 10:21
Località: V.
Regione:
Piemonturia o Ligurionte, fate voi...
MessaggioInviato: 02/11/2016, 9:48
Ero autobiografico... ;)
SUPERIUS SUPERIS INFERIUS INFERIS

«Me ne strafotto»
Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 02/11/2016, 9:51
Jerry ha scritto:Ero autobiografico... ;)


Sì infatti anche nel mio caso purtroppo! :D

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Avatar utente
Escort
Messaggi: 1479
Iscritto il: 15/02/2013, 7:59
MessaggioInviato: 02/11/2016, 10:14
Struwwelpeter ha scritto:Magari cose scritte a 4-8-12 mani no ma se ognuno contribuisce con un pezzo di proprio pugno può venirne qualcosa di bello.

L'unica regola secondo me è che ogni partecipante scriva di cose che conosce molto bene di prima mano, quindi ogni sketch dovrebbe essere molto autobiografico. Altrimenti si vede che bluffi e non si crea la magia necessaria, secondo me.

Essere quanto più onesti con il minor numero di parole possibile.

S.


A un certo punto salta fuori il LR del protagonista che comincia a ricordarne la storia di come il mezzo sia giunto a lui con passaggi più o meno autobiografici e almeno un intervento di meccanica descritto in maniera realistica come se fosse uno step-by-step.

Addirittura si potrebbe fare una cosa intertestuale "alla D.F. Wallace" (OK OK slow down here a bit mate...) con proprio schemi presi dal workshop manual e infilati tra la narrazione alla maniera dei collage di Wu Ming, mi seguite?

Tipo "L. prese a smanettare con la girante del motore 300 del suo Defender" e lì gli piazzi lo schema della pompa del gasolio del 300 e la narrazione riprende tipo così: "L. aprì la valigetta Beta e ne tirò fuori la 13 poligonale, lunga e lucida con il manico ben forgiato. La usò per mollare il dado che teneva ancorata la girante alla sede ecc. Sperava così di riuscire a tirar fuori un'altra manciata di cavalli...".

S.
Smooth seas don't make skillful sailors
Prossimo

Torna a Davanti a un buon bicchiere.....

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 6 ospiti

cron