Re: The DL Society Short Stories Collection
Inviato: 02/11/2016, 11:10
Le date non sono mai state il mio forte.
Spesso il mio compleanno me lo ricordano gli altri esattamente come gli anni che compio, quindi l'entrata in possesso della mia UAZ si perde nelle nebbie della memoria.
Autocarro, classico verdone militare, telonata grigio scuro e panchetta 3 posti anteriore.
Aveva tutti i difetti possibili e li amavo indistintamente.
Ovviamente era stata rialzata centinando le balestre prima e aggiungendo un foglio dopo, quindi avevo fatto fare dal compianto Paolo 4 ammo Scola su misura, una bella idroguida ZF, roll bar completo OMP ovviamente DOPO essermela messa per cappello con Lele e tutta tagliata nei parafanghi per renderla più cattiva.
All'epoca era diventata talmente "bella" da aver avuto proposte d'acquisto.
Solo recentemente ne ho viste di ancora più accattivanti.
Quando mi sono sposato l'avevo ancora, abitavo a Busalla dove lavoro e Sandra giù a Genova.
Assunta part-time avevo la possibilità, le Domeniche ed i Lunedì di accompagnarla a lavorare.
Uno di questi giorni, successivo ad una grandinata e comunque piovoso, la portai "giù" come mio solito, se non che il telone ormai vecchio a quella grandinata non resistette proprio.
Colabrodo è l'idea che più si avvicina a descriverlo.
E fu così che mi ritrovai a guidare sulla A7 alla volta di Genova Aeroporto, sotto un acquazzone NOVEMBRINO vestiti con K-Way perchè pioveva in macchina, mentre nascosto dal cappuccio osservavo i tergicristalli mossi dalla MACCHINA PER LA POLENTA (il motorino del tergi a vista sopra il parabrezza era stato rinominato così per la somiglianza del suo meccanismo) e sentivo opprimente lo sguardo irabondo di mia moglie senza neppure guardarla.
L'atmosfera era irreale; avendo avuto problemi col tubo di scarico che per le vibrazioni si rompeva sistematicamente, decisi Salomonicamente di fissarlo direttamente sotto al cassone con un collarino d'acciaio.
Quindi questo scaldava il pavimento e di conseguenza la moquette fradicia d'acqua che faceva innalzare una nebbia inquietante nel vano di carico.
L'odore ne sottolineava la presenza...
Beh, in questo frangente sentii il tono perentorio di Sandra che come la voce del Creatore il giorno del Giudizio disse:
"Cambiamo macchina!"
Questo fu l'unico e unidirezionale scambio di battute di tutto il tragitto.
Il lunedì successivo decisi di andare a Sarzana da "Luni Motors" a cercare un 300 90 usato.
Non so perchè proprio li, in fondo neanche avevo telefonato per conoscerne la disponibilità, ricordo solo che prima di partire ascoltai
Insomma, quando arrivai trovai "solo" un TD5 bianco, omologato 7 posti con 25.000 chilometri e 2 anni, cambiato dal primo proprietario perchè per girare nelle cave di Carrara a portare operai necessitava di un 110 con più sedute.
Infatti per quanto pulita continuò ad uscire polvere di marmo per alcuni anni a seguire.
Spesso il mio compleanno me lo ricordano gli altri esattamente come gli anni che compio, quindi l'entrata in possesso della mia UAZ si perde nelle nebbie della memoria.
Autocarro, classico verdone militare, telonata grigio scuro e panchetta 3 posti anteriore.
Aveva tutti i difetti possibili e li amavo indistintamente.
Ovviamente era stata rialzata centinando le balestre prima e aggiungendo un foglio dopo, quindi avevo fatto fare dal compianto Paolo 4 ammo Scola su misura, una bella idroguida ZF, roll bar completo OMP ovviamente DOPO essermela messa per cappello con Lele e tutta tagliata nei parafanghi per renderla più cattiva.
All'epoca era diventata talmente "bella" da aver avuto proposte d'acquisto.
Solo recentemente ne ho viste di ancora più accattivanti.
Quando mi sono sposato l'avevo ancora, abitavo a Busalla dove lavoro e Sandra giù a Genova.
Assunta part-time avevo la possibilità, le Domeniche ed i Lunedì di accompagnarla a lavorare.
Uno di questi giorni, successivo ad una grandinata e comunque piovoso, la portai "giù" come mio solito, se non che il telone ormai vecchio a quella grandinata non resistette proprio.
Colabrodo è l'idea che più si avvicina a descriverlo.
E fu così che mi ritrovai a guidare sulla A7 alla volta di Genova Aeroporto, sotto un acquazzone NOVEMBRINO vestiti con K-Way perchè pioveva in macchina, mentre nascosto dal cappuccio osservavo i tergicristalli mossi dalla MACCHINA PER LA POLENTA (il motorino del tergi a vista sopra il parabrezza era stato rinominato così per la somiglianza del suo meccanismo) e sentivo opprimente lo sguardo irabondo di mia moglie senza neppure guardarla.
L'atmosfera era irreale; avendo avuto problemi col tubo di scarico che per le vibrazioni si rompeva sistematicamente, decisi Salomonicamente di fissarlo direttamente sotto al cassone con un collarino d'acciaio.
Quindi questo scaldava il pavimento e di conseguenza la moquette fradicia d'acqua che faceva innalzare una nebbia inquietante nel vano di carico.
L'odore ne sottolineava la presenza...
Beh, in questo frangente sentii il tono perentorio di Sandra che come la voce del Creatore il giorno del Giudizio disse:
"Cambiamo macchina!"
Questo fu l'unico e unidirezionale scambio di battute di tutto il tragitto.
Il lunedì successivo decisi di andare a Sarzana da "Luni Motors" a cercare un 300 90 usato.
Non so perchè proprio li, in fondo neanche avevo telefonato per conoscerne la disponibilità, ricordo solo che prima di partire ascoltai
Insomma, quando arrivai trovai "solo" un TD5 bianco, omologato 7 posti con 25.000 chilometri e 2 anni, cambiato dal primo proprietario perchè per girare nelle cave di Carrara a portare operai necessitava di un 110 con più sedute.
Infatti per quanto pulita continuò ad uscire polvere di marmo per alcuni anni a seguire.