Viaggio negli Urali

Sto programmando un viaggio negli Urali Centrali e Settentrionali, da effettuare tra Giugno e Luglio del prossimo anno, per una durata di poco più di un mese e una lunghezza complessiva intorno ai 12.000 km.
C’è qualcuno tra voi interessato ad unirsi a me in quest’avventura?
A cavallo tra due mondi (Europa e Asia), la catena degli Urali si estende per quasi 2.500 km, dalle steppe del Kazakistan al Mare artico di Kara.
Questo immenso spartiacque tra Russia Europea e Siberia ha un’elevazione media di appena 600 metri, il che ha consentito lo sviluppo di un’infinita ripetizione di foreste di pini e betulle che hanno colonizzato l’intero territorio: è la taiga. Molti di noi hanno già avuto occasione di vedere questi luoghi attraverso le indimenticabili immagini de “Il Dottor Zivago”.
Le zone settentrionali sono le più selvagge e spopolate, ed ho verificato che è possibile raggiungere luoghi incontaminati e panoramici, percorrendo strade sterrate, piste forestali fangose e vecchie strade abbandonate. A questa parte fuoristradistica del viaggio vorrei dedicare un’intera settimana.
I lunghi trasferimenti per raggiungere e tornare dagli Urali toccheranno molti Stati dell’ex blocco sovietico e costituiranno essi stessi una straordinaria occasione turistica. Basta citare Mosca, Kazan, Samara, Kiev, Budapest.
Tra le curiosità che penso di visitare negli Urali c’è il museo militare di Izhevsk, dedicato al celebre fucile mitragliatore Kalashnikov AK47, e l’”Area M” nella quale si sono verificati numerosi avvistamenti di UFO.
Non mancheranno neppure le occasioni per visite a siti tristemente celebri, come il Gulag-36 di Perm, o il luogo del massacro dei Romanov, a Ekaterinburg.
Per il viaggio io userò il mio vecchio Defender 110 (300 tdi), che è già attrezzato per questo tipo di avventure.
Se qualcuno vuol venire con me, lo rassicuro che non c’è bisogno di un allestimento estremo o performante. Bisogna però avere quel che serve per il fango e per i guadi (verricello o tirfor, snorkel, gomme adeguate, catene)
I pernottamenti ed i pasti saranno quasi sempre “al campo”, perciò ogni macchina dovrà essere attrezzata per dormire e mangiare.
Mi piacerebbe avere i vostri commenti sul viaggio e sono a disposizione per altri dettagli.
Ciao
Giovanni
C’è qualcuno tra voi interessato ad unirsi a me in quest’avventura?
A cavallo tra due mondi (Europa e Asia), la catena degli Urali si estende per quasi 2.500 km, dalle steppe del Kazakistan al Mare artico di Kara.
Questo immenso spartiacque tra Russia Europea e Siberia ha un’elevazione media di appena 600 metri, il che ha consentito lo sviluppo di un’infinita ripetizione di foreste di pini e betulle che hanno colonizzato l’intero territorio: è la taiga. Molti di noi hanno già avuto occasione di vedere questi luoghi attraverso le indimenticabili immagini de “Il Dottor Zivago”.
Le zone settentrionali sono le più selvagge e spopolate, ed ho verificato che è possibile raggiungere luoghi incontaminati e panoramici, percorrendo strade sterrate, piste forestali fangose e vecchie strade abbandonate. A questa parte fuoristradistica del viaggio vorrei dedicare un’intera settimana.
I lunghi trasferimenti per raggiungere e tornare dagli Urali toccheranno molti Stati dell’ex blocco sovietico e costituiranno essi stessi una straordinaria occasione turistica. Basta citare Mosca, Kazan, Samara, Kiev, Budapest.
Tra le curiosità che penso di visitare negli Urali c’è il museo militare di Izhevsk, dedicato al celebre fucile mitragliatore Kalashnikov AK47, e l’”Area M” nella quale si sono verificati numerosi avvistamenti di UFO.
Non mancheranno neppure le occasioni per visite a siti tristemente celebri, come il Gulag-36 di Perm, o il luogo del massacro dei Romanov, a Ekaterinburg.
Per il viaggio io userò il mio vecchio Defender 110 (300 tdi), che è già attrezzato per questo tipo di avventure.
Se qualcuno vuol venire con me, lo rassicuro che non c’è bisogno di un allestimento estremo o performante. Bisogna però avere quel che serve per il fango e per i guadi (verricello o tirfor, snorkel, gomme adeguate, catene)
I pernottamenti ed i pasti saranno quasi sempre “al campo”, perciò ogni macchina dovrà essere attrezzata per dormire e mangiare.
Mi piacerebbe avere i vostri commenti sul viaggio e sono a disposizione per altri dettagli.
Ciao
Giovanni