DeadLanders.it

esiste la forte probabilita' che il malessere si trasformi in rivolta strumentalizzata e cavalcata.

si, questo è verosimile...

mah acer.. le rivoluzioni non si fanno a pancia piena, al massimo riesce qualche girotondo.
per scendere in piazza a farsi sparare bisogna che ci sia un malessere tanto forte e tanto diffuso da far scattare una molla che ti costringa a rischiare il tutto per tutto. Qui non si parla di un manipolo di addestrati che compie una missione. Questa e' gente in ciabatte che si fa pestare.
Certo puo essere spinta da infiltrati, ma nessun infiltrato puo' scatenare una manifestazione popolare del genere se non c'e gia' presente una tensione fortissima. Dunque il motore e' questo malessere, piu che religioso lo direi di pancia vuota.
Dietro c'e' senz'altro qualcuno che gioca la sua partita.Ne siamo comunque,volenti o nolenti , tutti coinvolti .E' anche la nostra partita, per ora giocata ai margini, ma piu in la' chissa'?.

un aspetto non secondario è dovuto al fatto (parlo della Tunisia, della quale ho notizie dirette e in tempo reale, grazie ad un amico che è là per lavoro) che durante i disordini del mese scorso sono state assaltate le prigioni e tutti i detenuti messi in libertà; in questo momento in Tunisia circolano circa 9.000 detenuti (anzi ex detenuti...) che sparano e saccheggiano...

da un punto di vista tattico e' una mossa da manuale. In questo modo ottieni che la gente ,invece di scendere in piazza , sta a casa a difendere il poco che ha.

....e si aumenta il casino....

Anche io sono convinto che il malessere è fondamentalmente sociale, come ho scritto all'inizio del thread. Riguarda tutto il maghreb ma anche i paesi più a est, in generale i paesi poveri del mediterraneo. Non mi pare che nessuno si sia preoccupato di infiltrazioni religiose per gli sconti in Grecia.
Ovviamente c'è sempre qualcuno che cerca di trarre vantaggio da situazioni come queste, ma sono abbastanza convinto che non c'è una organizzazione sovra nazionale dietro a tutto questo. E' il quadro economico che ha costretto i paesi ricchi a fermarsi e ripredere fiato ed invece ha costretto in ginocchio i paesi più poveri.
Una cosa ho notato fino ad ora. Non ci sono armi. La gente manifesta, protesta, presidia, blocca strade ma non ci sono stati attacchi armati alle sedi istituzionali ne ai luoghi simbolo sia laici che religiosi.
Se dietro a tutto ciò ci fosse un disegno preordinato credo che a questo punto qualche pistolettata ci sarebbe stata, se non altro per accelerare la transizione che più è lenta più è incerta.

comunque che ci sia fame e' dimostrato anche dal fatto che i paesi arabi stanno cominciando a dare la caccia al grano e pagano prezzi sempre piu alti (tanto che le quotazioni stanno volando)..

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=AahrYX6C

Mah, sul marocco hai ragione che c'è molto cambiamento, che l'attuale re stà dando un forte impulso allo sviluppo edilizio, dei trasporti e anche a importanti cambiamenti sociali (primo fra tutti il nuovo, ormai ha due anni, statuto di famiglia). Però è anche evidente che la classe politica è fortemente corrotta, così come chi dovrebbe far rispettare la legalità. Come giustamente osserva Yeah la forbice sociale è molto ampia e si stà allargando sempre più. In questo momento i ricchi si stanno arrichendo sempre più mentre chi non riesce a mettere da parte i soldi per pagare il pasto dei giorni di festa non ha oggettivamente prospettive. Contemporaneamente si sta diffondendo il bisogno di beni che hanno costi quasi europei mentre gli stipendi rimangono sempre di livello marocchino. Il costo dei beni di sopravvivenza per ora non è aumentato ma, complice anche la montagna di soldi "facili" che portano certi emigranti, il costo delle case è quasi uguale che da noi, e non parlo delle grandi città dove esiste effettivamente una massiccia edificazione statale ma di zone rurali con forte emigrazione.
Insomma l'equilibrio è molto precario. La mancanza di prospettive unita all'aumento del costo della vita è una miccia pronta a prendere fuoco e la corruzione dello stato non migliora la situazione.
Ultima considerazione....in Tunisa le sommosse sono iniziate dopo il gesto eclatante di un ambulante che si è dato fuoco. In Egitto ci sono stati episodi simili all'inizio del casino. In algeria non so perchè non se ne parla più e anche in Libia non se ne parla ma la tensione è forte. In Marocco ci sono già stati diversi tentativi di persone di darsi fuoco per protesta ma sono stati salvati da poliziotti in borghese che mi dicono essere molto presenti ultimamente nel paese.
Non si può certo escludere nulla e le contaminazioni sono certamente un rischio reale ma non credo che la motivazione di fondo in questo momento sia quella religiosa. Mi pare che ci siano sufficenti motivi di tensione sociale laica.

beh..un viaggiatore è anche questo no?cioe secondo voi il buon cirani usava alpitour?

Ah Giba, quanto alla tua ultima frase non credo assolutamente che ci sia uno ben che minimo disegno espansionistico dell'islam nella forte emigrazione dai paesi del Maghreb. Tra l'altro a livello di immigrazione i numeri sono anche molto alti da paesi di fede cristiana. Certo è innegabile che la nostra società sta cambiando. Le contaminazioni sono molte, in alcune zone anche molto marcate ma credo che un cambiamento se ci sarà sarà il frutto dell'integrazione di queste nuove culture nella nostra. Anche in questo caso ci sono situazioni in cui certe scelte appaiono pilotate da poteri forti e talvolta occulti ma questo è inevitabile e la cultura più forte ha sempre vinto su quella più debole, da che mondo è mondo......