Una giornata dedicata a Walter Bonatti, mito dell'alpinismo e figura di riferimento per la scienza e la storia della montagna. L'iniziativa organizzata dall'Università dell'Insubria e dalla sezione varesina del Cai è in programma mercoledì 29 febbraio. Prevede due momenti di incontro: il primo, dalle 15.30 alle 19.00, nell'aula magna di via Ravasi (in videoconferenza presso la sede di Como dell'Università dell'Insubria, Chiostro di Sant’Abbondio, via S. Abbondio 12, Como), il secondo, sempre in aula magna dalle 20.45 alle 22.30.
La giornata vuole essere un ricordo del grande alpinista scomparso il 13 settembre del 2011, a cui l'ateneo conferì la laurea specialistica honoris causa in Scienze Ambientali nel marzo 2005. Nel convegno pomeridiano la figura di Bonatti sarà trattata da studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari, non solo nella sua veste più nota di grande alpinista, ma anche in quella di esploratore e di uomo di cultura, scrittore e divulgatore dei valori della montagna. Inoltre, anche al fine di evidenziare i rapporti tra Bonatti e le ricerche scientifiche in area montana, saranno affrontate alcune tematiche a carattere soprattutto medico e ambientale, che si affiancheranno ai contributi storici, alle riflessioni e ai ricordi di chi ha condiviso con Bonatti esperienze e interessi. Nell'incontro serale, un dibattito / tavola rotonda tra alcuni esponenti dell'alpinismo contemporaneo ripercorrerà le esperienze direttamente vissute nel 'mondo' del grande alpinista
esploratore.
Walter Bonatti nasce a Bergamo nel 1930 e muove i primi passi nell’alpinismo sin da giovanissimo. Nella sua vita scala le più importanti cime delle Alpi, delle Ande e dell’Himalaya e partecipa, a soli 23 anni, alla prima spedizione italiana su K2. Nel 1965, dopo l'impresa del Cervino, salito in solitaria invernale, che gli vale la Medaglia d'oro al Valore atletico della Presidenza della Repubblica, a soli 35 anni, Bonatti si ritira dall'alpinismo estremo e inizia a dedicarsi all’esplorazione delle regioni più impervie del pianeta, come fotogiornalista del settimanale "Epoca". I suoi viaggi, spesso avventurosi, lo conducono sul Kilimangiaro, sul fiume Orinoco, sulle sorgenti del Rio delle Amazzoni, a Capo Horn, in Patagonia, in Nuova Guinea, in Antartide e in molte altre affascinanti località. Con i suoi reportages e i suoi fortunatissimi libri, Walter Bonatti ha portato a conoscenza di molti esperienze e sensazioni uniche ed irripetibili. Nel
2005 l’Università dell’Insubria gli ha conferito la laurea specialistica honoris causa in Scienze Ambientali. Dopo una breve malattia, è mancato nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2011, all'età di 81 anni.
Il programma:
I lavori del convegno saranno aperti dal professor Carlo Dossi, ordinario di Chimica Analitica presso la Facoltà di Scienze (sede di Como) dell'Università dell'Insubria e presidente del corso di laurea in "Scienze dell'Ambiente e della Natura", nonché alpinista e studioso dell'ambiente montano.
Seguiranno i saluti del Magnifico Rettore dell’Università dell’Insubria, professor Renzo Dionigi, del presidente della sezione varesina del Club Alpino Italiano, Luigi Zanetti, del Presidente del gruppo alpinistico “Ragni di Lecco”, Daniele Bernasconi e dalla compagna di Walter Bonatti,
Rossana Podestà.
A partire dalle 16.40, sei relatori si confronteranno sulla poliedrica figura di Walter Bonatti attraverso i seguenti interventi:
Hermann Brugger
“Ai limiti del corpo umano: la storia della sopravvivenza al freddo.”
Hermann Brugger è professore associato alla Medizinische Universität di Innsbruck e direttore dell’Istituto per la Medicina di Emergenza in Montagna dell’EURAC - Accademia Europea di Bolzano. E' autore di numerosi saggi scientifici e co-curatore della rivista High Altitude Medicine and Biology. E'
medico d’emergenza, specializzato in salvataggi in montagna. I suoi principali ambiti di interesse sono le conseguenze di incidenti provocati da slavine, ipotermia e assideramento di cui è massimo esperto a livello internazionale. Insegna anche presso l'Università di Padova e al master internazionale di 2° livello in "Medicina di Montagna". attivato nell'a.a. 2011-12 dall'Università
dell'Insubria.
Carlo Caccia
“Walter Bonatti alpinista”
Carlo Caccia è giornalista e alpinista, lavora per i periodici Alp, Rivista della
Montagna e Orobie, per i quali cura regolarmente alcune rubriche. Collabora
inoltre con l'American Alpine Journal, prestigiosa pubblicazione annuale
dell'American Alpine Club. Ha pubblicato Dilettante per professione (2003) e,
con Roberto Mantovani, Omaggio alla Montagna (2008). Ha collaborato con il
"Cervino Cinemountain International Festival" e collabora con il Trento
FilmFestival, la più importante rassegna di cinema di montagna.
Silvia Metzeltin
“Walter Bonatti esploratore”
Silvia Metzeltin è geologa, scrittrice, giornalista ed alpinista di grande esperienza internazionale. Ha scritto diversi volumi tra cui si segnalano Geologia per alpinisti (1986), Patagonia, terra magica per viaggiatori e alpinisti (con Gino Buscaini, 1998), Polvere nelle scarpe, storie di Patagonia (2002) e El macizo del San Lorenzo (2005). Attualmente è docente a contratto di Storia e risorse della montagna presso il corso di laurea in Analisi e gestione delle risorse naturali all'Università dell'Insubria.
Ezio Vaccari
“Walter Bonatti nella storia della montagna"
Ezio Vaccari è ordinario di Storia della Scienza e delle Tecniche presso la
Facoltà di Scienze (sede di Varese) dell'Università dell'Insubria, dove è anche
docente di Storia e risorse della montagna presso il corso di laurea in Analisi e
gestione delle risorse naturali. Si occupa di storia delle scienze della Terra con
particolare attenzione all'ambiente montano ed è autore di oltre 90
pubblicazioni, tra cui alcuni studi sulla 'classificazione' delle montagne nel
Settecento e la storia delle ricerche geologiche e naturalistiche in area alpina.
Roberta Bettinetti
“Le scienze dell’ambiente e della natura e Walter Bonatti”
Roberta Bettinetti è ricercatrice di Ecologia presso la Facoltà di Scienze (sede
di Como) dell’Università dell’Insubria. Si occupa di biolimnologia,
ecotossicologia, ecologia delle acque interne (anche in area alpina e prealpina) e
ambienti remoti. E' segretario del corso di laurea in "Scienze dell'ambiente e
della natura".
Andrea Pozzi
"Note finali e chisura del convegno"
Andrea Pozzi è associato di Chimica Analitica presso la Facoltà di Scienze
(sede di Como) dell'Università dell'Insubria, dove coordina le attività didattiche
fuori sede per i corsi di area Ambientale e in particolare il corso "Sicurezza in
Montagna". Collabora inoltre con la Scuola di Alpinismo del Club Alpino
Italiano – sezione di Valmadrera.
La serata culturale Walter Bonatti, alpinista uomo, promossa dalla sezione varesina del Club Alpino Italiano, si svilupperà come una tavola rotonda, moderata e coordinata da Silvia Metzeltin, a cui parteciperanno:
Mario Bramanti, membro del Club Alpino Accademico Italiano e
cofondatore, nel 1958, della scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Remo e Renzo Minazzi” di Varese.
Fausto De Stefani, ha scalato le 14 vette della Terra che superano 8000 metri di altitudine; è naturalista, fotografo, esploratore
Marco Albino Ferrari, giornalista, alpinista, autore del volume “Frêney 1961. Un viaggio senza fine" (1996).
Ragni di Lecco, storico gruppo di arrampicatori di cui fece parte Walter
Bonatti.
Matteo Della Bordella, membro del Club Alpino Accademico
Italiano, Ragno di Lecco ed esponente di punta dell’alpinismo moderno definito Trad Climbing
Walter Bonatti
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