MOTOREPassiamo all'impianto di raffreddamento, altro punto focale di un' auto pensata per un uso africano "continuo": da giugno ad ottobre di giorno la temperatura è elevatissima, tutti i motori soffrono e se per un viagio all'anno lo stress può essere sopportato, non è lo steso per un uso intensivo.
Per questo sono state apportate modifiche importanti all' impianto originale.
primo passo, aumento della massa radiante del radiatore: quello del TD5 in alluminio è ampio quanto il fronte anteriore dell'auto, ma ha massa radiante spessa 40mm, non è ampliabile e, cosa per me assolutamente non sufficientemente sicura, ha le parti di chiusura laterali in plastica..........si può deformare, la guarnizione può nel tempo lasciarsi andare (mi è successo con il radiatorino del riscaldamento........):
http://i47.tinypic.com/muwd4h.jpgQuelli dei TDi non hanno il fronte totalmente a massa radiante, per via dell'intercooler posto sul lato:
http://i48.tinypic.com/4r7sra.jpghttp://i47.tinypic.com/2lc5nk3.jpgl'unico telaio adatto è quello del Land Td: senza intercooler, largo quanto il fronte anteriore ed in grado d accogliere una massa radiante di 60mm contro i 40 dei radiatori originali. Un incremento del 50%...............questo il risultato, massa in rame:
http://i50.tinypic.com/2s6v8rp.jpgPer ridurre problematiche di eventuali perdite sul circuito e per guadagnare spazio nel vano motore, è stato eliminato tutto il circuito di riscaldamento dell'abitacolo, che usa l'acqua di raffreddamento direzionata in un altro apposito radiatorino: ora dal motore sono presenti solo due tubi, uno in uscita verso il radiatore ed uno in entrata dal radiatore.
L'impianto di riscaldamento è garantito da un webasto Air Top 2000S, installato sulla paratia divisoria vano motore/abitacolo e che utlizza le bocchette originali: vantaggi notevoli, può andare ad auto spenta in totale autonomia, per il tempo voluto, fornisce aria calda dopo solo 60 secondi mentre il sistema originale prevede 10 minuti di aria fredda, poi altri 10 di aria umida ed, infine, arriva quella calda.........ma non proprio sufficiente per tutto l'abitacolo. I consumi di carburante sono irrisori, 200cc all'ora al massimo riscaldamento.
innesto in alluminio per tubo e staffa sostegno:
http://i45.tinypic.com/17fou1.jpgweba installato
http://i48.tinypic.com/2ed43yd.jpghttp://i45.tinypic.com/230ao0.jpgTorniamo al circuito di raffreddamento: sul tubo inferiore, quello in uscita dal radiatore è stato inserito un manicotto con termostato:
http://i47.tinypic.com/2nickgm.jpgServe ad azionare, in automatico, le due ventole elettriche supplementari e si attiva quando la temperatura dell'acqua di ritorno raffredata dal radiatore raggiunge 82°C. E' raro che succeda ma il caso tipico può essere un lungo piattone sabbioso (Oued), fatto in destete con sabbia liquida, dove si procede forzatamente lentamente ma con il motore sotto tiro.
Inoltre in caso di necessità le due ventole supplementari si pssono azionare anche manualmente dall' abitacolo con un pulsante posto su cruscotto.
Il raffredamento primario è comunque garantito da classico ventolone su giunto viscoso, ho scelto quello del Range 3.9 seconda serie con 12 pale anzichè 7: non esiste nessuna ventola elettrica di dimensioni analoghe in grado di fornire la massa d'aria data da ventolone meccanico.
http://i50.tinypic.com/33e1si0.jpg