Verro, alternatore e batteria al quadrato...

Come anticipato tempo addietro, vi presento la mia soluzione.
Le idee sono farina del mio sacco, la realizzazione è opera della Payustech che ha affrontato e risolto tutte le problematiche presentatesi.
VERRO POSTERIORE
Nel TD5 l’unico posto per poterlo installare è nel cassone con la culla amovibile.
Questa però è nata per il pick up dove basta semplicemente rimuovere la spondina per montarla (rulliera e/o bocca per il tessile devono sporgere oltre la sagoma per poter lavorare anche di lato senza interferire), nella SW bisogna forare il portellone.
L’idea di avere un foro sempre aperto oppure una protuberanza per coprire la sporgenza non mi piaceva per niente.
Ho quindi pensato ad un sistema basculante.
Nella posizione di riposo, il verro resta all’interno, il foro sul portellone è quindi tappato con un coperchio sagomato ad hoc e stagno.
Nella posizione di lavoro, basta semplicemente rimuovere il tappo, disimpegnare due fermi di sicurezza a molla e far scorrere verso l’esterno la culla, gli stessi fermi di sicurezza, una volta raggiunta la posizione di lavoro scattano e bloccano tutto il complesso.
Per garantire un corretto fissaggio, le piastre fisse porta culla, oltre ad essere imbullonate superiormente al telaio, presentato anche due staffe verticali per avere un ulteriore punto di scarico dello sforzo, specialmente nel caso di tiri fortemente angolati verso l’alto o verso il basso.
I cavi di alimentazione (a sgancio rapido con connettore Anderson), l’attacco del cavo del telecomando e lo sdoppiamento dello stesso al cruscotto, sono protetti da un carter apposito.
ALTERNATORE E BATTERIA AUSILIARI
Anche in questo caso ho seguito la mia idea di sempre: poter disporre di un secondo impianto totalmente indipendente per gestire solo i verricelli (più eventuali altre utenze), con la possibilità di poter bypassare l’impianto originale in caso di bisogno.
L’alternatore, visti gli spazi ridotti, è stato il componente che ha creato maggiori difficoltà.
Sono stati provati vari modelli, ognuno dei quali presentava inconvenienti differenti.
Alla fine, dopo svariate prove, la Payustech è riuscita, realizzando una staffa specifica e modificando l’attacco del manicotto del radiatore, a montare un alternatore maggiorato che, se non ricordo male, è da 200A.
La seconda batteria ho deciso di installarla dove in origine vi è la scatola filtro aria, sia per non dover spostare i compressori di aria e dei blocchi da sotto al vano batteria, sia per centrare un minimo il peso e non aggiungerne ulteriormente sul lato sinistro.
Anche in questo caso è stato realizzato un portabatteria dedicato (con asole e misure per poter montare e bloccare diverse marche e tipologie di batterie) ancorato al bulkhead.
Da un lato presenta due staccabatteria per poter bypassare l’impianto originale (alternatore e batteria) nel caso uno di questi due si guasti, permettendo così di poter utilizzare il Land.
All’interno, di lato alla scatola fusibili sul tunnel, son presenti altri due staccabatteria per i verricelli.
Il lavoro non è ancora ultimato, è infatti in fase di studio e realizzazione una consolle centrale (sulla falsariga di quella del buon Jerry) dove, oltre alle utenze già presenti, verranno installati due voltmetri per monitorare separatamente gli impianti e ripetuti i comandi del verricello posteriore, una volta installata la aggiungerò alla discussione.
THAT’S ALL FOLKS!
Le idee sono farina del mio sacco, la realizzazione è opera della Payustech che ha affrontato e risolto tutte le problematiche presentatesi.
VERRO POSTERIORE
Nel TD5 l’unico posto per poterlo installare è nel cassone con la culla amovibile.
Questa però è nata per il pick up dove basta semplicemente rimuovere la spondina per montarla (rulliera e/o bocca per il tessile devono sporgere oltre la sagoma per poter lavorare anche di lato senza interferire), nella SW bisogna forare il portellone.
L’idea di avere un foro sempre aperto oppure una protuberanza per coprire la sporgenza non mi piaceva per niente.
Ho quindi pensato ad un sistema basculante.
Nella posizione di riposo, il verro resta all’interno, il foro sul portellone è quindi tappato con un coperchio sagomato ad hoc e stagno.
Nella posizione di lavoro, basta semplicemente rimuovere il tappo, disimpegnare due fermi di sicurezza a molla e far scorrere verso l’esterno la culla, gli stessi fermi di sicurezza, una volta raggiunta la posizione di lavoro scattano e bloccano tutto il complesso.
Per garantire un corretto fissaggio, le piastre fisse porta culla, oltre ad essere imbullonate superiormente al telaio, presentato anche due staffe verticali per avere un ulteriore punto di scarico dello sforzo, specialmente nel caso di tiri fortemente angolati verso l’alto o verso il basso.
I cavi di alimentazione (a sgancio rapido con connettore Anderson), l’attacco del cavo del telecomando e lo sdoppiamento dello stesso al cruscotto, sono protetti da un carter apposito.
ALTERNATORE E BATTERIA AUSILIARI
Anche in questo caso ho seguito la mia idea di sempre: poter disporre di un secondo impianto totalmente indipendente per gestire solo i verricelli (più eventuali altre utenze), con la possibilità di poter bypassare l’impianto originale in caso di bisogno.
L’alternatore, visti gli spazi ridotti, è stato il componente che ha creato maggiori difficoltà.
Sono stati provati vari modelli, ognuno dei quali presentava inconvenienti differenti.
Alla fine, dopo svariate prove, la Payustech è riuscita, realizzando una staffa specifica e modificando l’attacco del manicotto del radiatore, a montare un alternatore maggiorato che, se non ricordo male, è da 200A.
La seconda batteria ho deciso di installarla dove in origine vi è la scatola filtro aria, sia per non dover spostare i compressori di aria e dei blocchi da sotto al vano batteria, sia per centrare un minimo il peso e non aggiungerne ulteriormente sul lato sinistro.
Anche in questo caso è stato realizzato un portabatteria dedicato (con asole e misure per poter montare e bloccare diverse marche e tipologie di batterie) ancorato al bulkhead.
Da un lato presenta due staccabatteria per poter bypassare l’impianto originale (alternatore e batteria) nel caso uno di questi due si guasti, permettendo così di poter utilizzare il Land.
All’interno, di lato alla scatola fusibili sul tunnel, son presenti altri due staccabatteria per i verricelli.
Il lavoro non è ancora ultimato, è infatti in fase di studio e realizzazione una consolle centrale (sulla falsariga di quella del buon Jerry) dove, oltre alle utenze già presenti, verranno installati due voltmetri per monitorare separatamente gli impianti e ripetuti i comandi del verricello posteriore, una volta installata la aggiungerò alla discussione.
THAT’S ALL FOLKS!