Little Bastard ha scritto:Il discorso "più semplice è una cosa, meno cose ha, meno facilmente andrà a rompersi" è principalmente vero, se in un dispositivo io utilizzo 10 ingranaggi per farlo funzionare ed in un altro capace di svolgere la stessa funzione ne utilizzo 3, il primo è più complicato ed ha 10 possibili punti di rottura (denti degli ingranaggi e relativi perni di rotazione) rispetto al secondo che ne ha solo 3.
Allo stesso tempo però se quello da 3 è realizzato con materiali meno resistenti avrà più possibilità di rompersi dell'altro pur essendo più semplice.
alla faccia di chi dice che non hai voglia di spiegare le cose, quello che non ne ha voglia sono io con chi mi sta sul cazzo probabilmente, anche se taeniura sarebbe neutro, non avevo ne simpatia ne antipatia infatti, comunque..così forse oltre a Pepe che ha letto sotto i baffi dei miei quote, ha capito qualcun altro.
Little Bastard ha scritto:Quanto riportato da Tae però tendeva a sottolineare che Andrea non può affermare falsa la prima affermazione (Una semplicità costruttiva andrà di pari passo con minor probabilità di guasti. ) e poi affermare vera la seconda (Si sa, più semplice è una cosa, meno cose ha, meno facilmente andrà a rompersi.), perché seppur scritte in maniera differente entrambe le affermazioni di Tae esprimono lo stesso concetto.
) La semplicità costruttiva di un assemblaggio di cose ,Andrea, come hai già detto tu, non include necessariamente una minor -probabilità- di guasti.
) Mentre statisticamente una ‘cosa’ semplice perchè assemblaggio di un
minor numero di ‘cose’ ha meno probabilità di guasti a livello statistico derivanti dal calcolo complesso delle probabilità dei guasti delle singole 'cose' e di come esse interagiscono tra loro.
sono due concetti differenti