Guybrush Treepwood ha scritto:Ben inteso, ció non significa necessariamente che io patteggi per la casalinga che scappa col capotreno, alle volte ci vuole coraggio anche per sacrificare se stessi in nome di altri. Sicuramente mi é simpatico il giovane che lascia i suoi affetti per andare in America, e mi commuove l'impiegato oscuro, perchè sono stupidamente romantico.
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Ma certo, patteggiare per uno o per l'altro sarebbe attribuire a un comportamento il torto e a uno la ragione. Cosa ce ne facciamo di dare queste sue accezioni.
Io parteggio per il tempo che è la risorsa più grande che abbiamo ma a una sola condizione : la condivisione. Chiamiamola come vogliamo, felicità, coraggio, realizZazione, ognuno metta quello che per lui è la felicità e io aggiungeró sempre in fondo che essa sarà nulla se non sarà CONDIVISA.
Il coraggio di rimanere è lo stesso di andare o di tornare se mosso dalla voglia di condividere la nostra vita con qualcuno.
Senza non avremo che scampoli di felicità, di coraggio, di affermazione è di tutto quello che vuoi che sia la tua vita.
E tutti quei momenti in cui ho voluto essere solo, ero in fase di liberazione dalle mie insicurezze.
Tolte quelle (in un utopica riuscita globale) sono tornato a condividere, perché è quello che rende così stratosferico il nostro essere.
E il vecchietto al parco, qualsiasi parola racconti, sarà troppo tardi se è rimasto solo a casa sua.