poi ho pensato a mio nonno materno.
nacque nel 1895 e morì nel 1985.
a neanche 14 anni gli venne amputato il braccio destro (e NON era mancino!) sopra al gomito, perchè la cinghia di trasmissione di una trebbiatrice glielo impigliò (le prime di queste macchine funzionavano grazie a lunghissime cinghie di cuoio: delle trappole micidiali); nonostante ciò, mio nonno ha lavorato fino alla pensione, andava regolarmente a caccia (ed era imbattibile a centrare i beccaccini), coltivava l'orto, andava in bicicletta e non potè prenderer la patente dell'auto solo perchè all'epoca a chi mancava un arto, la patente non la davano e basta.
nella sua vita, tra miliardi di altre cose, vide: l'invenzione dell'automobile, delle ferrovie, della radio, dell'aeroplano, del dirigibile, del telefono, della televisione, della macchina da scrivere, dei razzi spaziali, dell'energia atomica, del computer;
assistette alle esplorazioni polari, alle due guerre mondiali, alla guerra in corea e in vietnam, alla nascita del socialismo, del comunismo, del capitalismo e del nazi-fascismo, al 68, al 77, al sequestro moro, allo sbarco sulla luna e alle prime missioni dello shuttle;
pianse per la morte di tito e di alfredino rampi;
fu contento quando la nazionale vinse i mondiali di calcio dell'82;
era sempre molto d'accordo su quanto diceva Sandro Pertini.
poi ho pensato che in fin dei conti, nonostante si sia perso la caduta del muro di berlino (che aveva comunque previsto...), l'avvento di internet e dei cellulari, dell'iphone, ipad, itunes, ipod e imac... tutto sommato, abbia avuto una vita molto più interessante di quanto potrò avere io.
beh. forse è ora di andare a dormire...


