antroy ha scritto:Mha, ti diro che qua le scuole professionali hanno datobilbloro contributo alla formazione di vari giovani che ora sono degli abili artigiani o tecnici, certo ti insegnano le basi poi naturalmente solo l esperienza lavorativa ti affina.... comunque ste svuole oramai le hanno chiuse e se da un lato son finiti i magna magna, adesso i giovani si attaccano al tram..
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Eh ma è quello secondo me, ti insegnano le basi, e basta, e pure male. Noi nel biennio a indirizzo comune abbiamo imparato a fare la pasta all'amatriciana, la crostata di frutta, il cazzo di consommè con i crostini che non se lo incula nemmeno mio nonno, la vellutata, la besciamella... mi sembra tutto. Mai visto pesce, eppure Otranto non mi risulta sia lontanissima dal mare. Mai stato con i professori (alcuni erano ignoranti come bestie, c'è da dire. Uno di economia aziendale, entrava in classe e diceva a noi di quinto: "ho dimenticato le sigarette, qui ci sono le chiavi della macchina, chi me le va a comprare?") a fare la spesa al mercato, o in un oleificio, una grossa pasticceria, una cioccolateria.
Il cosiddetto "stage", l'esperienza sul campo, funzionava così: un albergo, generalmente uno di categoria media ma ormai un po' decaduto, si metteva d'accordo con la scuola, prendeva un po' di soldi, ci facevano andare la mattina e ovviamente in cucina sala bar il personale non ci voleva proprio vedere. Ci cacciavano. Capirai, era un cuoco e un aiuto cuoco e avrebbero dovuto istruire 30 ragazzini scalmanati. E li posso capire.
Passavamo la giornata a farci le canne e a guardare la televisione nella sala d'attesa. Era l'anno che Schumacher arrivò in Ferrari, 1996? Non ricordo.
S.